Per la Russia non ci sono dubbi: dietro al bombardamento missilistico che ha ucciso quattro persone su una spiaggia in Crimea, tra cui due bambini, ci sono gli Stati Uniti, i quali dovranno pagarne “le conseguenze”. Mosca ha lanciato un avvertimento formale a Washington, convocando al ministero degli Esteri l’ambasciatrice Lynne Tracy, mentre il Cremlino ha accusato “i governi occidentali” di “uccidere i bambini russi”.
Le forze russe hanno accompagnato i moniti verbali con un bombardamento nella regione di Odessa, vicino dunque alla Crimea, in cui hanno affermato di avere colpito “un grande centro logistico delle forze armate ucraine dove avviene l’immagazzinamento, lo stoccaggio e la ridistribuzione di armi, compresi i missili, consegnate al regime di Kiev dai Paesi occidentali”. Così come occidentali, in particolare americani, sono i missili Atacms che secondo Mosca sono stati impiegati nel raid di domenica, con bombe a grappolo. Gli ucraini si sono limitati a confermare un bombardamento avvenuto oggi su un deposito a Odessa che ha provocato tre feriti, ma senza precisare la natura di questa struttura.
Sempre fonti di Kiev hanno detto che quattro persone sono state uccise e 34 ferite in un attacco russo compiuto con l’impiego di due missili Iskander-M su Pokrovsk, nella regione orientale di Donetsk. Mentre un uomo è rimasto ucciso in un bombardamento nella località di Stepanivka, nella regione meridionale di Kherson. La Russia ha detto all’ambasciatrice Tracy che giudica gli Stati Uniti equamente responsabili con l’Ucraina per il raid sulla Crimea di domenica, con un bilancio di quattro morti – tra cui un bambino di due anni e una bambina di nove – e oltre 150 feriti.
Quindi “seguirà sicuramente una risposta”. Secondo Mosca, infatti, il bombardamento è stato compiuto con l’impiego di cinque missili americani Atacms, di cui quattro sono stati abbattuti mentre il quinto, raggiunto dai colpi della difesa aerea, ha lasciato cadere il suo carico di bombe a grappolo sulla spiaggia affollata di bagnanti. Ma soprattutto, riprendendo un’accusa già lanciata dal presidente Vladimir Putin, il ministero degli Esteri ha affermato che gli Atacms possono essere impiegati solo con l’intervento diretto di “specialisti Usa” che vi inseriscono i dati raccolti dai satelliti americani. Inoltre, in quel momento “un drone da ricognizione americano Global Hawk era in volo nei cieli vicino alla Crimea”.
Per Mosca, insomma, a guidare i vettori verso il bersaglio è stato personale militare statunitense. E il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha invitato i giornalisti a chiedere ai governi occidentali “perché uccidono i bambini russi”. Le autorità di Mosca non hanno detto quale potrebbe essere la rappresaglia contro gli Usa. Ma Putin aveva ipotizzato qualche settimana fa di rispondere all’utilizzo da parte dell’Ucraina di armi occidentali per colpire il territorio russo – quale considera la Crimea, annessa nel 2014 – con l’invio di missili in “regioni del mondo” da dove potrebbero minacciare “obiettivi sensibili” di Paesi Nato.
E dopo la visita a Pyongyang della settimana scorsa non ha escluso di fornire tali armamenti alla Corea del Nord, da dove potrebbero prendere di mira le forze americane nella penisola. A Kiev, intanto il presidente Volodymyr Zelensky ha presentato il nuovo comandante delle guardie di sicurezza, il colonnello Oleksiy Morozov, dopo il licenziamento del predecessore Serhiy Rud in seguito alla denuncia di un complotto per uccidere lo stesso capo dello Stato e alti funzionari governativi di cui erano stati accusati due ufficiali. Zelensky ha esortato Morozov a fare “pulizia rispetto a chiunque scelga di servire l’Ucraina”.