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Cronache

Morto il presunto agente ‘Lupo’, disse che Emanuela Orlandi era viva a Londra

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Sarebbe scomparso più di un mese fa, dopo che aveva già fatto perdere le tracce di sè, per un periodo anche in Tunisia, Luigi Gastrini, presunto ex agente del Sismi conosciuto con il nome in codice “Lupo”. Lo dice Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, che stasera darà il suo parere su un audio inedito della sorella nel corso della trasmissione “Chi l’ha visto”.

“Gastrini – spiega Orlandi – è stato trattato un po’ come sono stati trattati i famosi 5 fogli, fu subito bollato come inattendibile, forse perchè sosteneva di avere delle foto di Emanuela ma voleva dei soldi in cambio o almeno così credo abbia chiesto ad alcune testate”. Gastrini, l’agente “Lupo”, fu ascoltato dal procuratore capo altoatesino, Guido Rispoli, che lo iscrisse nel registro degli indagati nel giugno 2011 ma poi fu infine accusato di calunnia, non avrebbe fatto parte di alcun servizio secondo le verifiche condotte dalle forze dell’ordine. “Lui diceva che faceva parte di un gruppo coperto presente al presunto sequestro il 22 giugno 1983 – ricorda Orlandi – e fu lui a dire che Emanuela sarebbe stata portata a Londra, siamo nel 2012, diciamo che risale a lui la prima avvisaglia sulla pista di Londra, ho cercato di contattarlo di recente ma ho saputo che è morto”.

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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