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Morti e danni, ma il piano sul clima non c’è ancora

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Il riscaldamento globale fa sempre più vittime e disastri in Italia, ma il paese continua ad aspettare un piano per adattarsi al clima che cambia. E’ dal 2018 che al Ministero dell’Ambiente c’è una bozza di Piano di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc). Ma per anni è rimasta ferma lì, come se non fosse una priorità. E’ stata la tragedia di Casamicciola nel novembre scorso a dare una scossa al governo e far ripartire l’iter del provvedimento. Che però, al momento non è ancora stato approvato. Dopo il disastro in Romagna, in molti (a partire da Wwf e Legambiente) hanno chiesto al governo l’immediato varo del Pnacc. La frequenza e l’intensità sempre maggiore delle alluvioni sono una conseguenza diretta del riscaldamento globale: più caldo fa, più c’è evaporazione, più vapore acqueo c’è nell’atmosfera, più le piogge sono intense.

Quindi, per l’Italia diventa necessario avere un piano per fronteggiare gli effetti del clima cambiato, diventato tropicale. Il nostro Paese oggi ha solo una Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, entrata in vigore nel giugno 2015. Ma è solo un documento di principio. La Strategia riporta le conoscenze disponibili sui cambiamenti climatici, le azioni da adottare e gli attori che devono adottarle. Per attuare tutto questo, serve un Piano che stabilisca la governance per gli interventi, l’allocazione dei fondi e il monitoraggio e la valutazione delle azioni. Una bozza di Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici era stata preparata dal ministero dell’Ambiente nel 2018, ma poi si era arenata.

Dopo la frana di Casamicciola a Ischia il 26 novembre dell’anno scorso, che aveva fatto 12 morti, il governo Meloni ha dato un’accelerata al dossier. Il 16 febbraio scorso una bozza aggiornata del Piano è stata pubblicata sul sito del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, per una consultazione pubblica di 45 giorni. Finita quella, il Pnacc attende la Vas (Valutazione ambientale strategica) da parte della Commissione apposita del Ministero. Quindi, dovrà essere adottato con un decreto del ministro, Gilberto Pichetto. Ma cos’è l’adattamento al cambiamento climatico? E’ l’insieme delle azioni per prevenire o ridurre i danni causati dall’innalzamento delle temperature, dovuto all’effetto serra di origine umana.

Ad esempio, contro eventi come l’alluvione in Romagna, serve combattere il dissesto idrogeologico e rafforzare la protezione civile. Altre misure di adattamento sono sistemi idrici efficienti contro la siccità: in Italia servirebbe ridurre le perdite degli acquedotti e fare nuovi invasi per raccogliere l’acqua piovana. In campo agricolo, occorrono coltivazioni resistenti al calore e in grado di fermare la desertificazione. Nel campo della salute, servono strutture sanitarie in grado di prevenire e curare gli effetti delle ondate di calore e delle malattie infettive favorite dal caldo. Ma per il direttore scientifico dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, l’ex ministro Enrico Giovannini, il Pnacc non basta. Serve una vera e propria legge per clima, come quelle già adottate in altri paesi europei, per coordinare tutte le azioni di mitigazione (cioè riduzione delle emissioni) e di adattamento.

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Scippa un orologio da 110 mila euro a Napoli: arrestato dai Carabinieri

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Avrebbe rapinato un turista messicano del suo prezioso orologio: i suoi Carabinieri della Compagnia di Napoli Centro hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di un giovane di 21 anni, sospettato di una rapina aggravata. Il reato è avvenuto nei famosi Quartieri Spagnoli, a poca distanza dall’iconico murales dedicato a Diego Armando Maradona, uno dei simboli di Napoli.

Il giovane è accusato di aver strappato dal polso di un turista messicano un orologio di lusso, un Patek Philippe del valore di circa 110mila euro. Secondo le ricostruzioni investigative, l’accusato, agendo con estrema rapidità, avrebbe afferrato il braccio della vittima per sfilargli l’orologio e poi sarebbe fuggito a bordo di uno scooter, condotto da un complice ancora non identificato.

L’operazione è stata portata a termine grazie all’attento lavoro dei Militari del Nucleo Operativo di Napoli Centro, coordinati dalla Procura partenopea. Le indagini sono state facilitate dall’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area e dalle testimonianze della vittima e di alcuni testimoni oculari.

Il 21enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre le indagini proseguono per identificare e rintracciare il complice. Si sottolinea che il provvedimento eseguito è una misura cautelare adottata durante la fase preliminare dell’inchiesta; pertanto, il giovane è da considerarsi innocente fino a eventuale condanna definitiva.

Questo episodio si inserisce nel contesto di una crescente attenzione per la sicurezza pubblica e la protezione dei visitatori in una delle aree turistiche più frequentate della città.

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Famiglia di spacciatori scoperta dai carabinieri a Sessa Aurunca

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Una famiglia di spacciatori è stata scoperta dai carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca (Caserta), che hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare, disposta dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura, a carico di 5 persone: due sono state arrestate (un 48enne e un 23enne), mentre per gli altri tre (una 42enne e due giovani di 20 e 19 anni) è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Caserta. L’accusa è spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Il provvedimento è giunto al termine di indagini dei carabinieri che si sono protratte dall’inizio dell’anno fino al mese di giugno e che, attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali, video riprese, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati.

I cinque, secondo l’accusa, “in concorso ed accordo tra loro, agevolati dal vincolo familiare che li univa”, avrebbero “organizzato e gestito una fiorente attività di spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e ‘hashish dry'”. Droga che veniva acquistata da fornitori all’ingrosso nel comune di Casavatore (Napoli) e veniva poi rivenduta, “in regime di monopolio”, nelle piazze di spaccio del Casertano di Sessa Aurunca, Cellole e nella località turistica di Baia Domizia. Documentati oltre 150 episodi di spaccio ed identificati numerosi assuntori, che sono stati segnalati all’autorità amministrativa. Rinvenute e sequestrate numerose dosi sostanze stupefacenti, pronte per essere immesse sulle piazze di spaccio.

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Donna trovata morta nel Tarantino, ipotesi omicidio

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Il cadavere di una donna di circa 70 anni è stato trovato riverso in una pozza di sangue all’interno di un’auto parcheggiata nel cortile di una villa sulla litoranea ionico-salentina, nel territorio di Leporano (Taranto). Sul posto sono intervenuti i carabinieri, il pm di turno Salvatore Colella e il medico legale. Si sospetta l’omicidio, ma sono in corso gli accertamenti per comprendere la natura delle ferite e fare piena luce sull’accaduto.

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