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Cronache

Morte tifoso Belardinelli, uno degli arrestati accusa il leader ultras dell’Inter Marco Piovella: lui ha organizzato l’agguato a tifosi del Napoli

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L’inchiesta sugli scontri tra interisti e napoletani del famigerato 26 dicembre in cui è morto il tifoso del Varese Daniele Belardinelli è un susseguirsi di colpi di scena ed e’ destinata a riservarne molti altri, anche quando sarà trovato il conducente di quel mezzo che, nel mezzo degli incidenti, ha travolto Belardinelli, uccidendolo. Nel carcere di San Vittore è successo che uno dei tre ultras interisti, Luca Da Ros, il piu’ giovane, solo 21enne, e’ crollato e ha fatto un nome come uno degli organizzatori dell’assalto: Marco Piovella, già assolto quasi dieci anni fa per il derby in cui rimase tramortito l’allora portiere del Milan Dida e leader di uno dei settori della Curva interista. Quando Da Ros ha fatto il nome del capo, il suo avvocato, Mirko Perlino, che gia’ aveva difeso Piovella in passato, ha dovuto rinunciare al mandato e, con il capo ultras, e’ andato in questura per raccontare la sua versione: “Il mio assistito ha ammesso di aver preso parte agli scontri ma ha declinato responsabilita’ sull’organizzazione”, ha spiegato Perlino dopo l’incontro con gli investigatori. Risultato: Piovella ha potuto lasciare gli uffici di via Fatebenefratelli libero, evitando conseguenze peggiori dell’inevitabile iscrizione nel Registro degli indagati. Francesco Baj, e Simone Tira, entrambi 31 anni, difesi dall’avvocato Antonio Radaelli, hanno invece preferito avvalersi della facolta’ di non rispondere ma hanno fatto dichiarazioni spontanee. “C’eravamo ma nessun contatto con i napoletani”. Dagli interrogatori e dalle indagini emerge un quadro quasi militare del “combattimento” (parole dei pm) tra interisti e napoletani che sono scesi dalla colonna di Van attaccata e hanno reagito. Bastoni, mazze, spranghe, tutto l’arsenale utilizzato dagli ultras dell’Inter, ma anche di Varese e Nizza si trovavano gia’ sul posto quando gli oltre cento assalitori sono arrivati al punto in cui era stato deciso l’agguato. La decisione dei gip di Milano Guido Salvini se mantenere in carcere i tre, come chiesto dai pm Maria Letizia Mannella, Michela Benedetta Bordieri e Rosaria Stagnaro e’ prevista per domani. L’avvocato Alberto Tucci, nuovo difensore di da Ros confida almeno nella concessione dei domiciliari. Si e’ trattato di un piano con ruoli ben definiti e compartimentati, con tanto di autisti che, nei pressi di un pub, avrebbero fatto salire quattro ultras a bordo di ogni auto (altri sarebbero arrivati a piedi) per giungere sul posto dell’assalto. Altri dettagli hanno riguardato il mezzo, ancora non del tutto certo fosse un Suv, che ha invaso la corsia opposta per scappare dopo l’urto e che non avrebbe fatto parte della carovana dei napoletani, per quanto viaggiasse in direzione stadio.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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