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Cultura

Ministero della Cultura, le nomine di Sangiuliano

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Il Consiglio dei Ministri di ieri, ”su proposta del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano”, ha dato il via libera alle nomine che ridisegnano il Mic con il ”conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento per l’amministrazione generale al dottor Paolo D’Angeli, dirigente di prima fascia, il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale alla dottoressa Alfonsina Russo, dirigente di prima fascia e il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento per le attività culturali al dottor Mario Turetta, dirigente di prima fascia”.

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Cultura

Donatella Di Pietrantonio dopo il trionfo al Premio Strega 2024 con “L’età fragile”: sono a mio agio nel mondo letterario

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Non può più sentirsi un’intrusa nel mondo letterario Donatella Di Pietrantonio, che il 4 luglio ha trionfato al Premio Strega 2024 con 189 voti per il suo romanzo L’età fragile (Einaudi). Attraverso il rapporto tra una madre, Lucia, e la figlia ventiduenne Amanda, il romanzo scardina gli stereotipi sugli anni e sulla sicurezza dei piccoli luoghi di provincia, con la pandemia e il lockdown come sfondo.

Già vincitrice del Premio Strega Giovani 2024 e del Premio Campiello nel 2017 con L’arminuta, questa è la quarta volta che Di Pietrantonio partecipa al più ambito riconoscimento letterario italiano. “A me non piace vincere facilmente. Un percorso così lungo alla fine mi gratifica ancora di più. La prima volta non sono entrata in dozzina con il mio primo romanzo Mia madre è un fiume, la seconda non sono entrata in cinquina con Bella mia, poi non ho vinto con Borgo sud e questa volta è andata bene. Sono sempre restia a parlare di me stessa in toni trionfalistici però è stata un’emozione fortissima”, dice Di Pietrantonio il giorno dopo la vittoria.

“Sono molto felice di potermi considerare accolta con pieno diritto nel mondo della letteratura. Sentirsi a casa tra le scrittrici e gli scrittori è molto importante. È una conferma di quella spinta, di quella urgenza che viene da dentro e ti porta a esprimere le tue istanze più profonde con le parole, sulla pagina”, spiega Di Pietrantonio, 62 anni, che finora ha coniugato la scrittura con la sua professione di dentista dei bambini, professione che ha intenzione di lasciare per vivere questa parte della sua vita con maggiore tranquillità.

Per la prima volta in L’età fragile, dedicato a tutte le sopravvissute, la scrittrice ha affrontato la violenza di genere rievocando un fatto di cronaca nera, il delitto del Morrone, in cui furono trucidate due ragazze in escursione sulla Maiella nel 1997. “Con un certo sgomento, mi ritrovo a veder messi in discussione, a volte attaccati, tutti quei diritti e conquiste delle donne che risalgono agli anni Settanta-Ottanta e che io stessa ho dato per acquisiti ormai. Dover ancora battersi per difenderli da una parte è sconvolgente ma dall’altra penso che ci trovi tutte pronte a farlo”, dice Di Pietrantonio.

Quando è uscito L’età fragile, Di Pietrantonio aveva parlato della sua intenzione di lasciare il romanzo per dedicarsi ai racconti. “Il formato dei racconti sia da lettrice che da scrittrice mi è sempre piaciuto molto e mi dispiace che in Italia abbiano così poco seguito. Vedremo che cosa sgorgherà da dentro. È sempre quella la sorpresa”, conferma la scrittrice. Vincitrice del David di Donatello per la miglior sceneggiatura non originale, insieme a Monica Zapelli per il film di Giuseppe Bonito ispirato a L’arminuta, a Di Pietrantonio “piacerebbe tantissimo che L’età fragile diventasse un film”.

L’Abruzzo, terra della scrittrice che vive a Penne, è sempre protagonista dei suoi romanzi. “Uso l’Abruzzo a cui sono profondamente legata, proprio come rappresentante dei luoghi della provincia di cui in qualche modo credo che tutti gli italiani siano figli. Mi interessano quelle dinamiche che si costruiscono nei piccoli luoghi, ma gli Abruzzi potrebbero essere l’Umbria, le valli alpine, qualsiasi altro luogo”, sottolinea Di Pietrantonio.

Alla serata di premiazione è stato grande assente il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “Non conosco le motivazioni dell’assenza del ministro. Certamente per quello che è il più prestigioso premio letterario italiano una presenza del massimo rappresentante istituzionale della cultura sarebbe stata assolutamente auspicabile. Ce la siamo cavata lo stesso”, ha detto la scrittrice.

Come si spiega il grande successo de L’età fragile che ha conquistato anche i giovani? “Quello che posso capire dai tanti incontri con le lettrici e i lettori è che ciascuno ha riconosciuto una parte di sé nei personaggi e nelle storie. Molti giovani si sono riconosciuti in Amanda ma si sono poi calati anche nel punto di vista della madre, Lucia, che è la voce narrante. Un ragazzo mi ha detto con molta commozione: ‘È stata la prima volta che ho capito cosa prova mia madre'”, racconta la scrittrice che ora vuole tornare, anche per un solo giorno, a casa.

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Cronache

Reggia di Caserta ottavo museo più visitato in Italia

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“L’impegno di un museo contemporaneo oggi è far sì che alla crescita del pubblico corrisponda lo svolgimento quotidiano della propria missione museale, intessendo relazioni, sviluppando progettualità, producendo cultura, contribuendo attivamente alla costruzione del Sistema Museale Nazionale. Da tempo lavoriamo per non essere semplicemente uno splendido contenitore da custodire ma un contenuto”. Lo afferma la direttrice della Reggia di Caserta Tiziana Maffei in una nota in cui commenta la performance realizzata nel 2023 dal monumento patrimonio dell’Unesco, risultato tra i primi 10 musei più visitati del Sistema Museale Italiano dai dati ufficiali degli ingressi diffusi ieri dal servizio statistico ministeriale e pubblicati sul sito istituzionale del MiC; in particolare, con un incremento di visite pari a più del 33% rispetto all’anno precedente, la Reggia di Caserta si trova all’8/o posto della Top25 stilata dal ministero della Cultura, con i suoi 934.029 visitatori registrati nel 2023.

“Questi risultati – aggiunge la Maffei – sono per noi importanti anche perché l’incremento di pubblico avviene in una impegnativa fase di rinascita fisica della Reggia. La complessità gestionale dovuta agli innumerevoli cantieri, e la volontà di non precludere mai la fruizione ai visitatori, richiedono una costante attenzione anche contingentando la possibilità di accesso in alcuni momenti. È questa una vera iniezione di fiducia e una giusta gratificazione per tutti coloro che quotidianamente lavorano con passione per valorizzare la Reggia di Caserta”. Al dato ministeriale si devono poi aggiungere i quasi 100.000 accessi dei circa 7.000 abbonati che il Complesso vanvitelliano ha fidelizzato al proprio monumento, e che ha portato a celebrare il transito del milionesimo visitatore lo scorso 21 dicembre.

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Cultura

Di Pietrantonio sbaraglia tutti al Premio Strega 2024

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Donatella Di Pietrantonio vince con largo vantaggio il Premio Strega 2024. Data fin dall’inizio per superfavorita, la scrittrice che aveva già conquistato lo Strega Giovani 2024, ha superato tutti con 189 voti per ‘L’età fragile’ (Einaudi), dedicato alle sopravvissute, in cui attraverso il rapporto tra una madre, Lucia, e la figlia ventiduenne Amanda, ha scardinato gli stereotipi sugli anni e sulla sicurezza dei piccoli luoghi di provincia, con sullo sfondo la pandemia. Nel libro per la prima volta la scrittrice, che non ha mai lasciato la sua professione di dentista dei bambini, ha affrontato anche la violenza di genere rievocando un fatto di cronaca nera accaduto nel 1997 nella sua terra, l’Abruzzo.

“Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati” ha detto emozionata e raggiante in abito Etro nero e rosa con delle decorazioni e al collo una collana con un angioletto portafortuna la scrittrice, alla sua quarta volta allo Strega, (nel 2021 in cinquina con Borgo sud) e già vincitrice del Premio Campiello nel 2017 con l’Arminuta.

Dario Voltolini ha mantenuto il secondo posto, in cui si era piazzato a sorpresa nella prima votazione a Benevento, con 143 voti per ‘Invernale (La nave di Teseo), potente racconto degli ultimi anni di vita del padre. Ed è rimasta al terzo posto con un distacco di 5 voti, Chiara Valerio 138 preferenze, per Chi dice e chi tace (Sellerio), che ci porta a Scauri, suo paese d’origine e ci fa entrare nei sentimenti e pregiudizi e nell’assioma della inconoscibilità dell’altro attraverso la storia di Lea. La serata si è aperta con i sei finalisti saliti sul palco, spostato più vicino alla platea, con dei cartelli in mano che componevano la frase ‘I libri sono in gara, chi li scrive no’ in piena sintonia con lo spirito che ha animato il lungo tour di 20 tappe che li ha visti sempre complici e solidali, divertiti e pronti a scherzare fra loro.

La cerimonia è stata baciata da un tocco di glamour che ha visto la moda alla conquista dello Strega, Chiara Valerio ch eha ricordato Michela Murgia, indossava un completo Dior pantaloni e giacca tutto bianco, Raffaella Romagnolo un vestito lungo nero glitterato Missoni, Dario Voltolini e Paolo Di Paolo avevano un completo classico di Lardini e Tommaso Giartosio un completo blu marine di Gucci. La sestina in corsa, anzichè la consueta cinquina, ha visto arrivare quarta Raffaella Romagnolo con Aggiustare l’universo (Mondadori), 83 voti, quinto Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli), 66 voti, alla sua seconda volta al Premio Strega e sesto Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax), 25 voti.

La diretta televisiva su Rai3 con la doppia conduzione di Geppi Cucciari, che torna per la quarta volta consecutiva e Pino Strabioli, già alla conduzione nel 2016 e nel 2019, è partita alle 23.00 con per la prima volta il ripristino dello scrutinio dal vivo di 100 schede. Meno affollatto del solito il Ninfeo che negli anni è arrivato ad ospitare anche oltre mille ospiti. Circa trecento in meno le persone in questa edizione, tutte sedute su sedie bianche disposte a semicerchio tra i quali il presidente della commissione Cultura della Camera Federico Mollicone, il presidente del Maxxi Alessandro Giuli, Corrado Augias, i vertici delle case editrici e dei Gruppi editoriali.

Tra gli scrittori Francesco Piccolo, la direttrice del Salone del Libro di Torino Annalena Benini, Dacia Maraini, Sandro Veronesi, Teresa Ciabatti, Paolo Giordano. Grandi assenti il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il Commissario Straordinario del Governo per Italia Ospite d’Onore alla Buchmesse di Francoforte, Mauro Mazza. Presente invece il presidente dell’Associazione Italiana Editori Innocenzo Cipolletta.

“Non abbiamo la gioia di ospitare persone del governo” ha detto durante la diretta Geppi Cucciari e rivolgendosi a Mollicone salito sul palco. ha affermato: ‘Una domanda a piacere dica quello che crede’. “Facciamo un grande plauso allo Strega” ha risposto il presidente della commissione Cultura della Camera annunciando “abbiamo approvato ieri il Piano Nazionale della Lettura”. A presiedere il seggio il direttore della Fondazione Bellonci Stefano Petrocchi, al posto della vincitrice della scorsa edizione Ada d’Adamo, morta l’1 aprile 2023, a cui sarebbe spettato il posto come da tradizione. Su 700 votanti hanno espresso le loro preferenze in 644, pari al 92% degli aventi diritto.

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