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Milan si rimette alla prova, Fonseca ‘serve conferma’

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Il Milan dovrà fare a meno di Alvaro Morata nella sfida “pericolosa” contro il Lecce a San Siro. Una gara che non dovrebbe sulla carta preoccupare diventa invece un crocevia importante per i rossoneri. Difficile ipotizzare una presenza in campo di Morata, però, non al meglio per una “contusione che ha portato ad una borsite”, spiega Paulo Fonseca alla vigilia. Il tecnico è rinfrancato dopo la vittoria nel derby ma sa bene che una brutta prestazione potrebbe far svanire l’entusiasmo della piazza rossonera. “È molto importante questa partita. Dobbiamo confermare che siamo in crescita. La vittoria nel derby ha senso se vinciamo col Lecce – ammette l’allenatore – e confermiamo che siamo migliorati.

Dobbiamo recuperare dei punti. Tutto questo è importante per avere motivazione domani. È una partita pericolosa dopo il derby, quando vinci partite importanti dopo è più difficile. E’ un momento che non possiamo sbagliare, dobbiamo vincere”. Ancora una volta il Milan ha un solo risultato utile. Per Fonseca la più grande insidia della partita contro il Lecce è mentale, non tattica o tecnica. Tutto sta nel gestire con equilibrio la vittoria contro l’Inter per poter riproporre il medesimo entusiasmo e la stessa attenzione anche in una partita non di cartello come quella contro il Lecce. “Per me quello che è più difficile da gestire sono le vittorie.

Il giorno prima della partita con l’Inter sapevo che i giocatori erano motivati, pronti mentalmente. Quello che è pericoloso qui è giocare col Lecce. Nella testa dei giocatori non c’è la stessa difficoltà che con l’Inter. Ma dobbiamo fargli capire che dobbiamo giocare allo stesso modo”, spiega Fonseca. Insomma il rischio è di sottovalutare avversario e sfida. La gara di San Siro è così importante per il Milan che l’allenatore non fa calcoli in vista della sfida di Champions martedì contro il Leverkusen. Non farà turnover come si poteva ipotizzare. Potrebbe essere una mossa troppo azzardata.

“Dobbiamo capire i momenti, adesso non è il momento di cambiare troppo. Serve stabilità. In futuro si, abbiamo tante partite e mi piacerebbe fare turnover. Quando saremo la squadra che ho in mente, se sostituiamo due o tre giocatori non cambierà nulla”. Si perché la strada ancora è lunga. Rispetto all’idea di Milan, di squadra, che Fonseca ha in mente, “manca ancora molto”. Anche quel Milan che ha vinto sull’Inter nel derby non è abbastanza. Nella strada verso la squadra ideale di Fonseca, intanto, c’è la vittoria sul Lecce. Senza Morata si potrebbe dover cambiare il 4-2-4 vincente nel derby oppure uno tra Reijnders e Loftus Cheek prenderanno il posto dello spagnolo. Fonseca è sereno anche questa settimana. In conferenza stampa sorride, assicura di non aver letto nulla sul suo futuro con coerenza rispetto a quanto fatto anche nei momenti di crisi. Sono bastati novanta minuti nel derby per trasformarlo da esonerato a idolo.

“Noi latini siamo così – ammette con un sorriso il tecnico – se vinciamo siamo i migliori, se perdiamo…. Il calcio è questo, emozione, momenti di tristezza e gioia. Essere tifosi è essere questo. Non è essere equilibrati. Io devo essere l’opposto, sono l’allenatore e devo essere equilibrato. Ma capisco l’irrazionalità dell’amore dei tifosi, non ho dentro di me nessun sentimento negativo per chi prima non era con me e ora è con me. So che è così”.

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Coppa Italia, manita di un grande Napoli al Palermo

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Il Napoli vola agli ottavi di finale di Coppa Italia. Allo stadio Maradona la squadra di Antonio Conte ha travolto 5-0 il Palermo: avvio all’insegna di Ngonge, autore di una doppietta in cinque minuti (7′ e 12′ del primo tempo). Al 42′ di testa arriva il tris di Juan Jesus. Nella ripresa, cominciata con cinque minuti di ritardo per il lancio di petardi tra le tifoserie, Palermo in dieci per l’espulsione di Vasic, il Napoli dilaga con Neres, a segno al 25′, al 32′ McTominay appena entrato firma il 5-0. Al prossimo turno il Napoli affronterà la Lazio.

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Luna Rossa vince, Ineos risponde:1-1 la finale Vuitton Cup

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La prima sfida vinta con autorevolezza, la seconda persa con un distacco di soli 18 secondi: per Luna Rossa tutto sommato un buon risultato contro gli agguerriti avversari di Ineos Britannia nella prima giornata della finale della Louis Vuitton Cup nelle acque di Barcellona. E nelle condizioni finora più esigenti nel campo di regata, con onde alte oltre un metro e vento teso con raffiche superiori ai 21 nodi. La battaglia finale, che si deciderà al meglio delle 13 regate e dalla quale uscirà lo sfidante del Defender New Zealand nell’atto conclusivo della 37/ma America’s Cup – con in palio l’agognata Coppa delle Guinee – ha mostrato da subito che nessuno farà sconti. Nel Round 1 il Team Prada Pirelli – con i timonieri Checco Bruni e James Spithill. i trimmer Andrea Tesei e Umberto Molineris e i cyclors Bruno Rosetti, Enrico Voltolini.

Emanuele Liuzzi e Cesare Gabbia – ha esibito la sua superiorità, con una partenza esemplare, che l’ha subito portato in vantaggio. Luna Rossa si è presa il lato sinistro, mentre l’AC75 di sir Ben Ainslie e Dylan Fletcher si è messo nella scia . Al primo incrocio il team azzurro aveva già 120 metri di vantaggio, volando a 40 nodi. Durante la seconda bolina, Ineos ha spanciato due volte cadendo dai foil, mentre LunaRossa è stata impeccabile. E ha dominato nei primi quattro lati degli otto della regata, con manovre precise e con un solo brivido per un rischio di spanciata nella seconda bolina, a causa delle onde alte. A metà regata, l’allungo sui britannici di Ineos era di 400 metri e 13 secondi. Gli inglesi hanno inseguito ma restando lontanissimi dal sorpasso. Dopo il quinto gate hanno ridotto lo svantaggio a 300 metri, sfruttando una raffica, ma il Team di Prada Pirelli è rimasto saldo al comando, tagliando la linea del traguardo avanti di 700 metri e 46 secondi su Ineos. Nel ‘Race Village’ sul molo, davanti agli schermi giganti, l’esultanza dei fan italiani e curiosi per la vittoria degli azzurri, mentre Francesco Bruni celebra a fine gara la conquista del primo punto.

“E’ stato davvero complicato a causa delle condizioni del vento e del mare mosso, abbiamo fatto un grande lavoro. Sono orgoglioso del team, abbiamo recuperato anche qualche piccolo errore commesso”. La partenza del secondo match race – dopo la sostituzione dei cyclors Luca Kirwan e Paolo Simion al posto di Liuzzi e Gabbia nel team di Maz Sirena – è stata al limite della regabilità, per il mare sempre più increspato e il vento a 21,5 nodi. Questa volta è stata Ineos Britannia ad andare lievemente in testa, mettendosi sopravento. I due bolidi di carbonio hanno veleggiato sostanzialmente appaiati e, nel testa a testa, la barca degli inglesi è riuscita a conquistare il primo gate con un vantaggio di 7 secondi su Luna Rossa. Ma questa volta sir Ben Aislei era deciso a sbarrare il passo agli avversari. Luna Rossa ha recuperato il ritardo, che al gate 5 era di 10 secondi. Ma, Ineos ha trovato una raffica sfruttandola a fondo e si è ripresa il vantaggio. Al gate 6 è stato chiaro che solo un errore di Ineos avrebbe potuto cambiare l’esito della regata. Un errore che non c’è stato. Dopo l’ultimo lato di poppa gli inglesi sono volati via e hanno passato il traguardo con 18 secondi di vantaggio su LunaRossa.

“Abbiamo scelto una strategia più aggressiva alla partenza e poi abbiamo navigato meglio durante la regata”, il commento di Ben Aislei, sollevato per aver recuperato il punto perduto. Dopo la pausa di riposo domani, si riparte sabato con i due match race della giornata, che si ripeteranno domenica e, poi, l’1, il 2 e il 4 ottobre, fino all’eventuale latch race decisivo il 5 ottobre, in caso di pareggio. E’ sempre più evidente che i britannici non molleranno l’osso e daranno filo da torcere, regata dopo regata, pur di mettere le mani su un trofeo che gli sfugge da 173 anni.

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Calcio: gruppo svedese acquisisce la maggioranza del Siena Fc

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“Abbiamo dato il benvenuto al nuovo gruppo che farà parte della società Siena Fc, ricevendone i rappresentanti in Palazzo Pubblico e portando loro il saluto istituzionale della città e della comunità sportiva”. Così in una nota il sindaco di Siena Nicoletta Fabio, il vicesindaco Michele Capitani e l’assessore allo sport Lorenzo Loré hanno salutato i rappresentanti Jonas Bodin, Fredrik Dahlin e Patrick Englund del raggruppamento svedese che è entrato a far parte della compagine societaria del Siena, squadra di calcio che milita in serie D, acquisendone la maggioranza, durante il breve incontro avvenuto in Comune questa sera.

“Siamo convinti – sostengono – che questo ingresso darà ulteriore solidità e potrà consolidare il progetto iniziato nell’estate 2023 con il Siena Fc, affidato da questa amministrazione al presidente Simone Giacomini, il quale ha saputo costruire in breve tempo una società vincente; lo scorso anno, in occasione della manifestazione di interesse finalizzata alla scelta del soggetto più idoneo a cui affidare il titolo sportivo della Robur, eravamo già entrati in contatto con il gruppo svedese, di cui avevamo apprezzato intenzioni e programmazione, ma dati i tempi strettissimi per la nuova iscrizione al campionato di calcio di Eccellenza non era stato possibile approfondire alcuni passaggi ritenuti fondamentali”. “La Robur deve continuare a essere un patrimonio sportivo, culturale, sociale e storico della città”, conclude la note.

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