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Milan, dopo Pavlovic c’è Emerson Royal. Napoli, attesa per uscita di Osimhen

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Con la Roma che ha praticamente chiuso per Artem DOBVYK e la Juventus che, suo malgrado, saluta Adrien RABIOT, il protagonista del mercato è il Milan. I rossoneri annunciano l’arrivo di Strahinja PAVLOVIC ma stanno per consegnare al nuovo tecnico Paulo Fonseca nuovi tasselli a centrocampo e in attacco. Il Napoli è ancora alle prese con la cessione di Victor OSIMHEN mentre l’Atalanta sta provando a prendere Nico GONZALEZ dalla Fiorentina. Molto attive le ‘piccole’ che vogliono completare le rose a meno di un mese dalla chiusura del calciomercato. La Roma ha inviato Florent Ghisolfi in missione in Spagna per chiudere la trattativa con il Girona per Artem DOBVIK: la iniziale distanza tra richiesta (40 milioni) e offerta (35 milioni), tra bonus e altre clausole è stata ridotta per accontentare tutti. Ma il dirigente giallorosso potrebbe tentare anche un ulteriore blitz in terra iberica: il terzino destro Marc PUBILL, ora all’Almeria, rappresenta la prima alternativa a Raoul BELLANOVA che il Torino non lascia andare via. Le risorse per gli acquisti potrebbero arrivare dalla cessione di Tammy ABRAHAM al Milan: l’attaccante è valutato circa 20 milioni. L’operazione ha il via libera di Fonseca che ha finalmente abbracciato PAVLOVIC: il difensore ha firmato il contratto. In dirittura d’arrivo ci sarebbe anche EMERSON ROYAL che il Tottenham valuta 18 milioni.

Piace ancora Youssouf FOFANA ma la trattativa è difficile. Lascia definitivamente Milanello Daniel MALDINI: l’attaccante 22enne passa al Monza dove ha giocato in prestito la scorsa stagione ma il club rossonero mantiene il diritto del 50% sull’eventuale rivendita. Colpo di Adriano Galliani, che però vede sfumare l’arrivo di KEYLOR NAVAS e deve tornare alla ricerca di un portiere. L’Inter è alle prese con le cessioni: ancora nulla di fatto per il passaggio del giovane Martin SATRIANO al Brest: i dubbi dell’attaccante sulla destinazione bloccano l’operazione da sei milioni. Trattativa chiusa per il passaggio di Lucien AGOUME’ al Siviglia per 5 milioni ed il 50% sulla eventuale rivendita. Si muove l’Atalanta. Confermato il no alla Juventus per la cessione di Teum KOOPMEINERS per cifre inferiori a 80 milioni, i bergamaschi hanno puntato NICO GONZALEZ della Fiorentina avendo il via libera dell’attaccante ex Stoccarda. La viola, intanto, dice addio al romeno Louis MUNTEANU che si è accordato con il Cluj, e corteggia il Venezia per arrivare al centrocampista statunitense TESSMANN.

La Juventus registra l’addio ufficiale di Adrien RABIOT. Il francese ha salutato con un messaggio sui social che ha diviso i tifosi: “Dopo 5 stagioni alla Juventus, 5 anni a Torino, voglio salutarvi e ringraziarvi. Tutti voi che siete stati presenti per me. Il club e tutti gli staff. E voi tifosi, sempre vicini e molto affettuosi! Grazie di tutto Juventus. Arrivederci e buona fortuna”, ha scritto l’ormai ex Juve. Piace sempre Karim ADEYEMI che costa però 50 milioni. Ancora nessuna novità su Federico CHIESA che, qualora non dovesse andare in Premier League, potrebbe andare al Napoli in cambio di Giacomo RASPADORI. In Inghilterra potrebbe finire il giovane Gianluca FRABOTTA che piace al Queens Park Rangers.

Il Napoli festeggia i 55 anni di Antonio Conte nel ritiro di Dimaro: c’è ancora attesa per la cessione di Victor OSIMEHN. Al nigeriano è legato l’arrivo di Romelu LUKAKU. Si stringe per Marco BRESCIANINI dal Frosinone. In uscita Gianluca GAETANO che piace al Cagliari. Molto attivo il Verona. Gli scaligeri, nel giorno della presentazione dell’attaccante colombiano Daniel MOSQUERA hanno messo nel mirino il romanista Eldor SHOMORUDOV che è fuori dai piani di Daniele De Rossi. L’Empoli ha ufficializzato il ritorno dallo Spezia di Szymon ZURKOWSKI e il prestito di COLOMBO dal Milan. L’Udinese si gode l’arrivo a titolo definitivo della stellina spagnola IKER BRAVO (19 anni) dal Bayer Leverkusen. Dal Bayern Monaco arriva, ma a Como, il giovanissimo attaccante Manuel PISANO. Il Torino insiste con l’Union Berlino per arrivare all’ex Inter Robin GOSSENS: per ora otto milioni sembrano non bastare ai tedeschi. Intanto c’è anche un calciatore che va in controtendenza e compra i club. Kylian MBAPPE’ ha ufficializzato l’acquisto del Caen, squadra di Ligue 2, per 15 milioni.

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Milano-Cortina: Sinner, senza volontari l’evento non c’è

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Parte la carica dei volontari per le Olimpiadi 2026 e arriva l’affettuoso abbraccio di Jannik Sinner, nuovo Ambassador del programma ‘Team26’ di Milano-Cortina e volto della campagna di comunicazione ‘I Giochi siamo noi’: “Senza di loro non esiste l’evento, anche nel tennis. Per loro noi siamo idoli e spunti importanti per la loro crescita, ed è giusto far capire che il loro lavoro è importante”. Non sono solo parole quelle del numero uno del tennis ma una riconoscenza data con l’esempio: tutti ricordano l’immagine di Sinner che tiene l’ombrello alla giovane raccattapalle sotto la pioggia di Indian Wells. “La scelta di Sinner è logica – evidenzia Giovanni Malagò, presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortima -. È una persona che è arrivata al tetto del mondo, dal nostro Paese. Siamo tutti orgogliosi che sia italiano. Sinner è una figura che sicuramente dà l’idea di forza di volontà, di unità, di entusiasmo, tutte quelle che sono le caratteristiche dei volontari”.

Saranno circa 18mila i volontari e le volontarie attese per l’evento e da oggi si potranno presentare le candidature on line, solo sul sito milanocortina2026.org: unici requisiti, aver compiuto 18 anni entro l’1 novembre 2025, conoscere l’italiano e/o l’inglese, partecipare agli eventi di selezione e formazione, e garantire una disponibilità minima di nove giorni non consecutivi durante i Giochi. “Questo progetto ha una duplice natura – sottolinea il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi -: da un lato si fa messaggero dei valori dello sport, dall’altro, diventa rappresentazione viva della passione e dell’entusiasmo con i quali gli italiani accoglieranno il mondo intero a braccia aperte”. I volontari saranno coinvolti nei luoghi delle gare e in tutti i siti ufficiali, come, ad esempio, i Villaggi degli atleti, il Main Media Centre, le stazioni ferroviarie e gli aeroporti.

“Le Olimpiadi – rimarca Sinner – per me quest’anno erano l’obiettivo più grande ma purtroppo non sono riuscito ad andarci. Ma restano l’evento più importante per ogni sportivo”. Sinner, un passato da promessa dello sci, non nasconde il desiderio di partecipare in qualche modo: “Io tedoforo per Milano-Cortina 2026? Mi piacerebbe ma sono domande a cui non possiamo ancora rispondere. Lo sport mi ha dato davvero tanto, l’adrenalina che mi ha dato lo sci non l’ho ancora ricevuta da altre cose. Ho una grande connessione con l’inverno. Mi piacerebbe vedere il gigante, la discesa libera ma solo da fuori perché, quando sciavo, ne avevo paura”. Tanto che rifiuta l’invito scherzoso a fare da apripista sulla Stelvio. Intanto. prosegue in scaletta lo stato di avanzamento dei lavori. “Il cronoprogramma è buon punto, partendo dal presupposto che eravamo indietro e stiamo recuperando moltissimo”, il commento soddisfatto di Malagò. “Siamo in anticipo sul villaggio olimpico, abbiamo recuperato sul Pala Santa Giulia e bene in Fiera – rivela il sindaco di Milano, Giuseppe Sala -. Il tema è quello degli extra costi: non è solamente questione di cifre, perché possono non essere estremamente rilevanti, ma, essendo lavori privati, il pubblico non può contribuire a questi costi a meno che troviamo una giustificazione che tenga dal punto di vista legale. Ci stiamo lavorando ma al momento la soluzione non c’è ancora”.

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Americas Cup, Luna Rossa batte American Magic e sfiderà Ineos per accedere alla finale contro New Zealand

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Luna Rossa si è qualificata per la finale della Louis Vuitton Cup, dove affronterà Ineos Britannia.

L’equipaggio italiano del team Prada Pirelli ha ottenuto il punto decisivo contro American Magic nell’ottava regata della semifinale, chiudendo la serie con un punteggio di 5-3. Nonostante un iniziale vantaggio di 4-0, Luna Rossa ha visto un parziale recupero da parte degli statunitensi, che si sono portati sul 4-3, prima della reazione decisiva degli italiani. La finale contro Ineos Britannia si giocherà al meglio delle 13 regate a partire dal 26 settembre, e decreterà chi sfiderà Team New Zealand nell’America’s Cup, che si terrà dal 12 ottobre.

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Attesa per Juve-Napoli, per Conte è un ritorno a casa: nessuno potrà cancellare mia storia

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Ritorno nella sua storia, quella che ha scritto prima in campo e poi in panchina e che “nessuno potrà mai cancellare”. Antonio Conte ha presentato, in conferenza stampa, la sfida che il suo Napoli giocherà contro la Juventus all’Allianz Stadium sabato. Gli azzurri arrivano al match dopo il sorpasso in classifica della settimana scorsa, un +1 che ha caricato l’ambiente partenopeo per quella che è sempre stata e sempre sarà la partita. Prima di ogni ragionamento, però, Conte ha voluto ricordare Totò Schillaci con cui ha condiviso i suoi primi passi proprio alla Juventus: “A soli 59 anni ci viene a mancare una persona che per noi del Sud è stato un emblema, una persona che ce l’aveva fatta. Sono veramente molto rattristato e dispiaciuto – ha detto Conte -. Un pensiero alla famiglia per la perdita di un’ottima persona”.

Schillaci nel cuore, la Juventus nella testa: “La mia storia parla di 13 anni trascorsi alla Juve da calciatore dove sono stato capitano e abbiamo vinto tutto. Ho avuto la possibilità di fare l’allenatore e di aprire un ciclo che è durato 9 nove anni. Faccio parte della storia della Juventus e nessuno me la potrà cancellare”, ha affermato Conte che non ha poi nascosto che per lui “sarà una grande emozione” tornare in uno ‘Stadium’ pieno. La prima volta che il tecnico salentino, infatti era tornato a Torino da allenatore, ai tempi dell’Inter, quando arrivò con lo scudetto appena conquistato sul petto, gli spalti erano vuoti a causa delle restrizioni imposte dal Covid: “Ci saranno i tifosi”, ha aggiunto Conte, che ha poi evidenziato che la partita arriva in una “fase di assestamento per le squadre”. Non un match scudetto, al momento, ma una partita da “tre punti”. Un test da affrontare “in modo serio”.

Per quanto riguarda l’avversario Conte si è detto sicuro: “Siamo su due piani diversi, ma credo che entrambe abbiamo voglia di rivalsa. La Juve non si può accontentare del terzo posto dell’anno scorso, noi dell’anno scorso”. Poi un pensiero su Thiago Motta: “È stato un mio calciatore, è un ragazzo molto serio, bravo – ha affermato Conte -. A Bologna ha fatto benissimo, gli auguro il meglio, ma non nelle partite contro di noi. L’eredità che raccoglie è un’eredità pesante, perché Allegri ha scritto parecchie pagine di storia. Allenare la Juve non è mai banale, perché la richiesta è sempre la vittoria”. Quella vittoria che è il centro del lavoro quotidiano di Conte, un lavoro che quest’anno può proseguire liscio perché non ci sono coppe europee. Un vantaggio? Conte ha analizzato le due facce della medaglia: “Non giocare le coppe dà il vantaggio di poter lavorare di più e quando arrivi in un nuovo club hai bisogno di tempo per lavorare sulle tue idee. Se avessimo dovuto giocare tante partite eravamo fregati – ha affermato Conte -. Lo svantaggio è che la rosa non è competitiva come quella di una squadra costruita per fare le coppe”.

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