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Messico, 11 uomini armati uccisi nello stato di Nueva León: avevano attaccato la polizia

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General Terán, cittadina di 14 mila abitanti nello Stato messicano di Nuevo León, ha vissuto ore di violenze questa mattina. Le prime notizie riportate dai media messicani indicavano che, in seguito ad uno scontro a fuoco, erano stati uccisi una decina di civili armati, ma un rapporto preliminare della Fuerza Civil del Nuevo León ha confermato la morte di 11 persone.

Il responsabile di Pubblica Sicurezza di General Terán, il comandante Felipe Barush, ha descritto così l’accaduto: “Oggi, di prima mattina, verso le quattro e mezza, abbiamo notato la presenza di civili armati che hanno cominciato a sparare contro la facciata del commissariato da un pick-up bianco. Gli agenti sono riusciti a respingere l’attacco e gli aggressori hanno tentato di fuggire ma sono stati uccisi. Stiamo lavorando in coordinamento con la Guardia Nazionale e con l’Esercito”. Le autorità hanno confermato il sequestro di sei furgoni e di un ingente quantitativo di armi mentre una persona è stata arrestata.

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Festa indù in India, 46 morti in 24 ore, 37 erano bimbi

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Almeno 46 persone, tra cui 37 bambini e 7 donne, sono annegate durante la celebrazione di una festa religiosa indù nell’India orientale. Lo hanno affermato i funzionari locali, riferisce la Bbc online. I decessi sono stati confermati in 15 distretti nelle ultime 24 ore. Un funzionario della gestione delle catastrofi ha affermato che le persone sono morte mentre facevano il bagno rituale in fiumi e stagni ingrossati dalle recenti inondazioni.

La festa di tre giorni Jivitputrika celebra ogni anno il benessere dei bambini ed è anche caratterizzata dal digiuno delle madri per loro. I funzionari del Bihar hanno affermato che molte persone hanno ignorato i pericolosi livelli dell’acqua nei fiumi mentre facevano il bagno per celebrare la festa e si teme che il numero complessivo delle vittime possa aumentare ulteriormente. Le autorità statali hanno affermato che le famiglie e i parenti delle vittime riceveranno un risarcimento.

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Un’operazione anti-pedofilia in Sudamerica salva 20 vittime

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Una mega-operazione contro la pedofilia in America Latina ha tratto in salvo 20 vittime e portato all’arresto di 144 persone. Lo rende noto l’Interpol sul suo sito web. L’operazione, denominata Orion International, ha coinvolto forze dell’ordine e inquirenti di Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Paraguay, Perù, Suriname, Uruguay e Venezuela, in coordinamento con l’organizzazione internazionale. I dodici Paesi hanno unito le forze per combattere la produzione, la distribuzione e il possesso di contenuti relativi all’abuso e allo sfruttamento sessuale dei minori su Internet, concentrandosi in particolare sull’identificazione e il salvataggio delle vittime.

Secondo il comunicato, “sono stati arrestati 18 aggressori diretti, mentre 111 persone sono accusate di possesso e distribuzione di contenuti pedo-pornografici e sette persone sono ricercate a livello internazionale per reati sessuali contro i bambini e sono oggetto di allerta rossa dell’Interpol”. Le persone arrestate, per lo più uomini di un’età tra i 14 e gli 86 anni, hanno profili diversi. Tra le professioni: un insegnante, un grafico, una guardia giurata, un meccanico, un musicista, un giornalista, uno psicologo e un tassista.

Tra i casi, in Argentina, l’operazione ha portato all’identificazione e al salvataggio di una vittima di nove anni che era stata abusata per almeno sei. In Cile, un uomo è stato arrestato per aver scambiato contenuti sessuali di minori in vari gruppi di messaggistica. L’arresto ha portato al salvataggio di una ragazzina di 14 anni. L’indagine è stata condotta tra maggio e settembre 2024, sulla base di segnalazioni di investigatori cileni e argentini.

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Idf, missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato

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Gli allarmi anti missile sono scattati poco prima della mezzanotte italiana in tutto il centro di Israele, tra l’altro a Gush Dan, nella pianura di Yehuda e anche nel sud di Sharon, per l’arrivo di un missile lanciato dallo Yemen. Il portavoce dell’Idf ha informato che “il missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato con successo dal sistema Arrow. Le esplosioni sentite dalla popolazione sono state provocate dall’intercettazione”. Circa due settimane fa gli Houthi hanno lanciato un altro missile nel centro del Paese che è stato intercettato “parzialmente”. Finora Israele non ha risposto.

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