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Medusa torna in sala, c’è molta Napoli nelle pellicole: da Genovese a Martone a Salemme

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Due film di Paolo Genovese, Supereroi (a Natale), sui difficili percorsi di coppia, con Alessandro Borghi e Jasmine Trinca, e, l’anno prossimo ‘Il primo giorno della mia vita’, con Toni Servillo, Margherita Buy, Valerio Mastandrea e Sara Serraiocco; Nostalgia di Mario Martone con Pierfrancesco Favino tratto dal romanzo di Ermanno Rea; Tutti a bordo, commedia corale di Luca Miniero e i nuovi progetti ancora in fase di sviluppo di Ficarra & Picone e Aldo Giovanni e Giacomo. Sono fra i titoli del listino Medusa 2021 /2022, intitolato 25+1 per ricordare l’anniversario non festeggiato: “una ripartenza in sala nel segno dei generi a cominciare dalla commedia in diverse gradazioni, dando sempre un ruolo di primo piano al cinema italiano con i suoi autori e guardando alle storie”, spiega l’ad e vicepresidente della societa’ di produzione e distribuzione, Giampaolo Letta. Per riportare le persone nei cinema “servono innanzitutto bei film e belle sale. Poi certo sarebbe molto importante avere gia’ la settimana prossima un allargamento della capienza, come segnale concreto di positivita’, sperando anche di poter tornare appena possibile al 100% – aggiunge -. Noi siamo convinti ci sia la voglia di tornare a vedere il cinema in sala. Oggi nessuno puo’ sapere se siano cambiati i gusti degli spettatori, lo capiremo nelle prossime settimane, ma ci sono i primi timidi segnali positivi”. Ad aprire la stagione, Con tutto il cuore, commedia degli equivoci di Vincenzo Salemme tratta da un suo lavoro teatrale (7 ottobre). Seguono fra gli altri, la coppia Matano – Abatantuono per Una notte da dottore di Guido Chiesa (28 ottobre); le uscite evento per tre giorni, da 18 al 20 ottobre, del nuovo film di Marco Tullio Giordana, Yara sul caso Gambirasio, con Isabella Ragonese e Alessio Boni, poi in arrivo su Netflix, e dal 2 al 4 novembre del film opera con mattatore Claudio Baglioni, ‘In questa storia che e’ la mia’ dal suo ultimo album di inediti, che e’ gia’ stato sulla piattaforma ITsART. Esce come evento anche Trafficante di virus di Costanza Quatriglio (dal 29 novembre al primo dicembre) con Anna Foglietta, liberamente ispirato dal libro di Ilaria Capua che poi approdera’ su Amazon prime Video. il fenomeno social Il milanese Imbruttito arriva al cinema con Mollo tutto e apro un Chiringuito (7 dicembre). La scelta di Supereroi di Genovese come film di Natale “viene dal voler proporre un’offerta diversa da quella ‘classica’ della commedia comica natalizia – sottolinea Letta -. Vogliamo provare a fare una sorta di contro programmazione con una commedia/dramedy sentimentale molto bella e intensa”. Francesco Costabile ha in uscita nel 2022 Una femmina, storia di ribellione alla ‘ndrangheta ispirata dal libro Fimmine ribelli di Lirio Abbate: “E’ un giovane autore in cui crediamo molto, pensiamo a un debutto festivaliero per il film” dice Letta. Brando Quilici torna, dopo Il mio amico Nanuk (2014) con un nuovo adventure/family movie, Io e Mukti, viaggio verso l’Himalaya di un adolescente e un cucciolo di tigre. Tra gli altri titoli, si provano a rimescolare le coppie formate da Claudio Bisio – Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni – Valentina Lodovini in Vicini di casa di Paolo Costella. Fra qualche firma persa da Medusa come Donato Carrisi, il cui nuovo noir, Io sono l’abisso uscira’ con Vision Distribution (“sono le logiche del mercato, ma un po’ dispiace, dopo i primi due film insieme” dice Letta) c’e’ una new entry di prestigio come Mario Martone: “Siamo veramente contenti, e’ un regista che apprezziamo molto da sempre. Questa e’ una storia di amicizia tra due ragazzini in un quartiere difficile di Napoli, che poi si ritrovano con le loro diverse strade, da adulti. E’ un film che ha tutte le caratteristiche per essere presentato a un grande festival”. Unico titolo straniero in listino per ora e’ l’indiano Last Film Show di Pan Nalin: “E’ un film magico, per la famiglia, per i bambini. Una grande storia anche di cinema che ricorda molto Nuovo cinema Paradiso”, con l’innamoramento di un bambino per la settima arte “che lo portera’ a diventare un regista”. Invece per quanto riguarda Checco Zalone, da sempre con i suoi campioni d’incasso di casa a Medusa (l’ultima commedia Tolo Tolo ha debuttato a gennaio 2020), “ha i suoi tempi, e’ ancora troppo presto per parlare di un nuovo film”.

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Università e ospedali plurisecolari su francobolli Italia

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Tre universita’ e cinque ospedali ”storici” italiani compariranno sui francobolli italiani. L’emissione dedicata alle università e’ stata emessa oggi e riguarda le universita’ di Napoli, Trieste e Firenze. La serie dedicata agli ospedali comparira’ invece il 24 novembre prossimo e riguardera’ ospedali di Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze. Le vignette dei francobolli (tutti validi per la posta ordinaria) mostrano per le universita’:

  • -una prospettiva della facciata principale dell’Università degli Studi di Napoli” Federico II” istituita il 5 giugno 1224 dall’Imperatore del Sacro romano Impero;
  • -su uno sfondo che riprende i colori istituzionali del centenario dell’Università degli Studi di Trieste, una rivisitazione del logo dell’anniversario che raffigura, un’illustrazione al tratto, l’edificio centrale dell’Ateneo;
  • -l’ingresso del Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze che, nel 2024, celebra i 100 anni dalla sua fondazione; Per gli ospedali le vignette mostrano;
  • -ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze: il Loggiato di ingresso, progettato da Bernardo Buontalenti nel 1574, in cui è visibile l’affresco “Annunciazione” del XVII secolo attribuito al Pomarancio; -ospedale civile Santi Giovanni e Paolo di Venezia;
  • – il Portego delle Colonne della Scuola Grande di San Marco a Venezia (1485-1495);
  • -Ca’ granda ospedale maggiore policlinico di Milano: la Sala del Capitolo d’estate, edificata nel 1637 su progetto di Francesco Richini, che ospita l’archivio storico;
  • -ospedale di Santo Spirito in Sassia di Roma: le Corsie Sistine risalenti al XV secolo; -ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili di Napoli: la Farmacia storica degli Incurabili con i vasi in maiolica del 1747-1751.

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Giustizia, stretta sulle toghe politicizzate e sui reati informatici: il decreto del governo in arrivo

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La riforma della giustizia torna al centro del dibattito con il nuovo decreto che il governo si appresta a varare lunedì prossimo in Consiglio dei Ministri. Tra le novità principali, spiccano due misure destinate a far discutere: l’introduzione di sanzioni per i magistrati che non rispettano il dovere di astensione in casi di conflitto di interesse e una stretta sui reati informatici e sul dossieraggio illegale.

Sanzioni per le toghe politicizzate

Il decreto introduce una nuova norma che obbliga i magistrati a astenersi dal giudicare su questioni rispetto alle quali si sono già espressi pubblicamente attraverso editoriali, convegni o social network. In caso di violazione, il Consiglio Superiore della Magistratura potrà adottare sanzioni che vanno dall’ammonimento alla censura, fino alla sospensione.

Secondo il ministro della Giustizia Carlo Nordio, questa norma intende tutelare il principio di imparzialità della magistratura, un obiettivo che la maggioranza considera fondamentale per garantire l’equilibrio tra i poteri dello Stato.

La misura ha già suscitato polemiche tra le toghe e riacceso il dibattito sulla presunta politicizzazione della magistratura. L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ha espresso preoccupazione per quella che definisce un’“invasione di campo” da parte del governo.

La questione delle migrazioni e il caso Silvia Albano

La norma sulle toghe politicizzate sembra trarre origine da recenti tensioni tra il governo e alcune sezioni della magistratura, in particolare sui temi legati all’immigrazione. Emblematico il caso della giudice Silvia Albano, che aveva criticato l’accordo tra Italia e Albania sui migranti, trovandosi poi a giudicare direttamente su questa materia.

Albano, presidente di Magistratura Democratica, è stata bersaglio di critiche da parte della maggioranza per la sua posizione pubblica contro il “decreto Paesi sicuri”. La sua decisione di non convalidare il trattenimento di 12 migranti nel centro italiano in Albania ha sollevato ulteriori tensioni.

Stretta sui reati informatici e dossieraggi

Il decreto affronta anche il problema dei reati informatici, introducendo nuove misure per contrastare l’accesso abusivo ai database pubblici. Tra le novità principali:

  • Arresto in flagranza per chi viola sistemi informatici di interesse pubblico, militare o legati alla sicurezza nazionale.
  • Trasferimento delle indagini sui reati di estorsione tramite mezzi informatici alla procura Antimafia, guidata da Giovanni Melillo.

Queste misure arrivano in risposta a recenti scandali legati al dossieraggio illegale, come l’indagine della DDA di Milano sulla “centrale degli spioni” che trafugava dati sensibili da banche dati governative, coinvolgendo figure politiche di primo piano come la premier Giorgia Meloni.

Un antipasto per la riforma delle carriere

Questo decreto rappresenta solo l’inizio di un più ampio progetto di riforma delle carriere di giudici e pm che il governo sta portando avanti in Parlamento. La maggioranza intende ridefinire i rapporti tra i poteri dello Stato, nonostante le inevitabili polemiche con la magistratura.

Secondo il ministro Nordio, l’obiettivo è garantire un sistema giudiziario più equo e trasparente, ma l’ANM e altre voci critiche temono che queste misure possano indebolire l’autonomia delle toghe.

Un Natale caldissimo per la giustizia italiana

Le nuove norme, che toccano temi delicati come la gestione dell’immigrazione, i reati informatici e l’imparzialità dei magistrati, promettono di accendere il dibattito politico e giudiziario. Il governo va avanti, ma il confronto con le toghe e le associazioni di categoria si preannuncia acceso.

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Bocchino: dall’Italia verso un’internazionale conservatrice

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La vittoria elettorale della destra “avviene perché la sinistra prima è stata considerata inaffidabile per paura del comunismo, oggi è considerata inaffidabile perché si prende a cuore temi come l’immigrazione irregolare, che gli italiani non vogliono, o i diritti delle comunità LGBTQI+, che certo devono essere garantiti ma che riguardano comunque una minoranza dell’1,6% della popolazione, e perchè ha abbracciato la globalizzazione selvaggia, che è una cosa che fa paura agli italiani”.

Lo ha detto Italo Bocchino (foto imagoeconomica in evidenza) a margine della presentazione del suo libro “Perchè l’Italia è di destra” a Napoli, a cui hanno assistito anche il capo della procura partenopea Nicola Gratteri e l’ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, mentre sul palco sono intervenuti il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.

“Giorgia Meloni – ha proseguito Bocchino – ha fatto da apripista in Italia, dando vita a una destra che ha stupito, perché tutti si aspettavano una destra neofascista mentre si sono trovati una destra che rappresenta un conservatorismo nazionalpopolare.

E così si resta stupiti anche dal risultato degli Stati Uniti, che un po’ ricalca quel modello, e di quello che accade in alcuni paesi europei e in Sudamerica. Quindi c’è l’ipotesi che nasca nel prossimo decennio un’internazionale conservatrice e che abbia un grandissimo peso nella politica mondiale: in questo contesto, tra i leader sicuramente ci sarà Giorgia Meloni. Immaginiamo il prossimo G7, guardate la foto del prossimo G7: ci sono Scholz e Macron zoppicanti, lo spagnolo che ha problemi in casa, il giapponese che ha problemi in casa, il canadese che ha problemi in casa e due in splendida salute che sono Giorgia Meloni e Trump. Questo è il mondo oggi”.

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