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Cronache

Maxi incendio con morti e feriti ad Ottaviano, i sindaci intimano ai cittadini di chiudersi in casa: rischio diossina

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Colonne di fumo nero in tutta la zona vesuviana. A terra ricade cenere nera. Sono i residui della plastica che brucia. L’Arpac (Agenzia regionale per l’ambiente della Campania) è già sul posto per il monitoraggio dell’aria. La combustione della plastica genera diossina, veleno per i polmoni. Ed è per questo che i sindaci del Nolano e del Vesuviano hanno chiesto a tutti di chiudere porte e finestre.  Il Comune di San Giuseppe Vesuviano, al confine con Ottaviano, invita a evitare ogni spostamento sul territorio che non sia urgente o strettamente indispensabile; non recarsi assolutamente nelle adiacenze del luogo dell’evento e non intralciare i soccorsi; far restare al chiuso bambini ed anziani, prestando particolare attenzione a tutti coloro con patologie respiratorie oltre a tenere ben chiuse porte e finestre.

Anche Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, altra cittadina che confina con Ottaviano, ha invitato i suoi concittadini, in “via precauzionale” a tenere porte e finestre chiuse e a “evitare, se non in caso di estrema necessità, gli spostamenti verso l’esterno, in particolare in direzione Ottaviano”. Stessa raccomandazione anche dall’Amministrazione comunale di Marigliano. Le fiamme sono quasi domate e la colonna di fumo nero e acre che, per circa un paio d’ore, è stata bene visibile anche a chilometri di distanza, ora è diminuita.

 

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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