Collegati con noi

Esteri

Mattarella pressa il premier Conte per riconoscere Juan Guaidò in chiave anti Maduro, il M5S frena il Governo: neutralità

Pubblicato

del

Sergio Mattarella alla fine decide di intervenire, a sorpresa, in occasione della visita al centro Astalli di accoglienza per gli immigrati per sollecitare con vigore una presa di posizione netta del governo italiano sulla vicenda venezuelana. Uno sprone al premier Giuseppe Conte, si ragiona in ambienti parlamentari della maggioranza, ad essere meno attendista, forse meno mediatore e piu’ deciso nell’allineamento con l’Ue in chiave anti-Maduro. Dunque meno incertezze e timidezze nel denunciare la dittatura e chiedere nuove elezioni nel paese sud americano. Mattarella non parla apertamente del riconoscimento da parte dell’Italia del leader dell’opposizione Juan Guaido, stabilito dai ‘grandi d’Europa’, tuttavia il suo invito alla chiarezza si traduce in un pressing sul governo perche’ anche l’Italia si unisca al fronte di chi chiede che a Caracas entri in crisi lo status quo e si torni prima possibile alle urne, nell’ottica del rispetto di una dinamica realmente democratica. Una richiesta decisamente filo-europea che, all’interno dell’esecutivo, viene abbracciata oltre che dal titolare della Farnesina, Enzo Moavero Milanesi (nella foto sotto), anche dalla Lega ‘sovranista’ di Matteo Salvini oggi molto dura con Maduro.

Un appello che in ogni caso spiazza l’Esecutivo e spariglia le carte, alzando anche su questo fronte l’asticella delle tensioni interne alla maggioranza. Tant’e’ che i Cinque Stelle rimangono ancora attestati su una linea molto piu’ prudente di esplicita neutralita’, rivendicata con orgoglio, se non addirittura vicina alle preoccupazioni russe rispetto a un intervento statunitense. Il presidente del Consiglio Stretto tra il richiamo del Colle, la durezza del fronte leghista contro Maduro e la linea piu’ sfumata dei 5 stelle, mantiene per tutta la giornata una posizione di prudenza che, per il momento, fa riferimento a quella dell’Unione europea decisa a chiedere elezioni libere ma senza forzare la mano sulla presenza di Maduro o il riconoscimento di Guaido’. Anche se fonti di maggioranza fanno notare che tra i tanti dossier che fanno registrare tensione all’interno dell’alleanza gialloverde, dalla Tav alle nomine, dal processo sulla Diciotti ai migranti, certamente quello sul Venezuela non e’ il piu’ preoccupante. La pressione del Capo dello stato sul governo diventa l’occasione anche per avviare una forte moral suasion verso tutta l’Europa sul fronte dei migranti. Oltre 2 milioni di venezuelani sono fuggiti dal proprio Paese trovando asilo provvisorio nei Paesi intorno al Venezuela”, ricorda parlando al centro di accoglienza. E l’America Latina, con gli accordi di Quito, con il processo di Quito, ha messo in campo un’azione solidale, concertata, fra i Paesi dell’America Latina. “E’ una scelta di grande importanza, un’iniziativa significativa che e’ anche un richiamo e un insegnamento per l’Unione Europea che non e’ ancora riuscita a elaborare un approccio comune e un programma comune per un fenomeno che e’ globale”, ammonisce il presidente della Repubblica

Advertisement

Esteri

Breton: von der Leyen non mi voleva, gestione dubbia

Pubblicato

del

Il francese Thierry Breton accusa Ursula von der Leyen di aver chiesto a Parigi di sostituire il suo nome nel quadro dei negoziati per la formazione della nuova Commissione Ue. Sviluppi che “testimoniano ulteriormente una governance dubbia” e che lo hanno portato alle dimissioni. “Lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome – per ragioni personali che in nessun caso lei ha discusso con me direttamente – e ha offerto alla Francia, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente. Le sarà ora proposto un altro candidato”, si legge nella lettera di dimissioni di Breton indirizzata a von der Leyen.

Continua a leggere

Esteri

Kiev invita Onu e Croce Rossa nella zona occupata del Kursk

Pubblicato

del

Il nuovo ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andriy Sybiha, ha invitato le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a visitare la porzione della regione russa di Kursk che le truppe di Kiev occupano. “L’Ucraina è pronta a facilitarne il lavoro ed a provare che rispetta il diritto umanitario internazionale” in quel territorio russo, ha scritto Sybiha su X.

Continua a leggere

Esteri

Comore, il presidente Assoumani accoltellato: è fuori pericolo

Pubblicato

del

Il presidente delle Comore, Azali Assoumani, è “fuori pericolo” dopo essere stato ferito venerdì in un attacco con coltello da parte di un poliziotto di 24 anni che è stato trovato morto nella sua cella il giorno dopo. Lo rendono noto le autorità dello Stato africano insulare, citate dai media internazionali. L’attentato è avvenuto intorno alle 14 ora locale a Salimani Itsandra, subito a nord della capitale Moroni. “Il presidente sta bene. Non ha problemi di salute, è fuori pericolo. Gli sono stati dati alcuni punti di sutura”, ha detto ieri sera il ministro dell’Energia comoriano Aboubacar Said Anli in una conferenza stampa. Azali è stato aggredito mentre partecipava a un funerale. Il movente dell’attacco non è stato ancora determinato.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto