Collegati con noi

Politica

Mattarella, Italia faccia molto di più sulle rinnovabili

Pubblicato

del

“L’Italia è molto impegnata sul fronte della transizione ecologica, ma serve intensificare lo sviluppo delle fonti alternative: lo ha gia’ fatto il Portogallo. Ora dobbiamo fare molto di piu’ e il Pnrr va in quella direzione, va attuato in modo rapido”. Sergio Mattarella incalza il governo a favore dell’energia verde nel corso del confronto con alcuni studenti delle scuole “ambasciatrici del Parlamento Europeo”, alQuirinale, a fianco della Presidente della Eurocamera, Roberta Metsola, in visita ufficiale a Roma. Nel corso di un fitto batti e ribatti, il capo dello Stato torna a ribadire la sua posizione sulla lotta al cambio climatico e le conseguenze della guerra in Ucraina, esortando a fare uno “sforzo” perche’ i rincari prodotti dalla crisi energetica “non facciano tornare indietro” l’Italia sullo sviluppo delle energie alternative. Un tema da tempo al centro delle preoccupazioni del governo che, per voce di Giancarlo Giorgetti, invita alla cautela. A suo giudizio svolte repentine avrebbero effetti pesanti sull’intero sistema produttivo: “Le decisioni assunte prima della crisi – osserva il ministro per lo Sviluppo economico – impongono una riflessione circa dinamiche e tempi con cui dovra’ avvenire la marcia verso la decarbonizzazione, altrimenti settori industriali nella vecchia Europa rischiano la chiusura e non riaprono piu'”. Ma Mattarella parla soprattutto del ruolo dell’Italia e dell’Europa di fronte all’invasione russa: definisce “positiva e responsabile” la risposta dell’Unione “messa sotto pressione” e ricorda il sostegno attivo dell’Italia “alla resistenza ucraina”, ma anche la grande solidarieta’ espressa concretamente dal popolo italiano ai tanti profughi giunti nel nostro Paese. Quindi evidenzia lo sforzo enorme sul fronte dell’accoglienza compiuto in questi mesi dalla Polonia: “Ha nel suo terrirorio milioni di ucraini, non si possono lasciare soli questi Paesi di confine”. E lancia un messaggio di ottimismo, citando uno dei padri dell’Europa: “Aveva ragione Monnet quando disse che l’Unione crescera’ attraverso le crisi, situazioni in cui si abbandonano l’inerzia e la pigrizia degli Stati e spingono tutti verso decisioni importanti”. Mattarella si dice favorevole alla politica di allargamento dell’Ue: “Ne aspettiamo altri di Paesi nell’Unione ed e’ bene che entrino”, dice incalzato dalle domande. Ricorda anche la grande rilevanza che devono avere i rapporti tra Unione europea e Africa. “Abbiamo un futuro comune”, dice convinto. Sul tema dell’immigrazione, esorta tutti a prendere atto che il “futuro e’ globale”. “L’ Ue – aggiunge – e’ un’oasi di liberta’ di democrazia e benessere. Questo attrae soprattutto giovani in cerca di futuro”. Pertanto, davanti all’Europa c’e’ una prospettiva di collaborazione. “Guai a pensare il futuro nell’orto di casa propria, e’ un inganno”, ammonisce. Rivolto ai ragazzi spiega che ora tocca a loro far vivere l’ideale europeista: “L’Unione europea siete voi: siete una generazione – sottolinea – nata con l’Unione consolidata, siete persone che condividono valori con i vostri coetanei d’Europa, disposti a viaggiare a spostarvi e che immaginate siano impensabili passaporti, sbarramenti e confini nei paesi europei”. Metsola, in precedenza aveva incontrato i presidenti delle camere, Roberto Fico e Elisabetta Casellati. Quindi, al Colle, in un ottimo italiano lodato anche da Mattarella, ribadisce la sua vicinanza agli ucraini: “Stanno lottando per i valori europei che sono comuni con tutti noi. Ho visto un coraggio molto forte: abbiamo il dovere di aiutarli a vincere, nella speranza che possano entrare nell’Ue, e poi con programmi per la ricostruzione del Paese. E afferma che sul petrolio il compromesso e’ possibile a patto che l’Ue sia unita.

Advertisement

Politica

La versione di Conte: o il M5s resta progressista o avrà un altro leader

Pubblicato

del

“Da oggi a domenica i nostri iscritti potranno votare online e decidere quel che saremo. Abbiamo un obiettivo ambizioso, che culminerà con l’assemblea costituente di sabato e domenica: rigenerarci, scuoterci, dare nuove idee al Movimento. Nessuno lo ha fatto con coraggio e umiltà, come stiamo facendo noi”. Così a Repubblica il leader del M5s Giuseppe Conte (foto Imagoeconomica in evidenza).

“Se dalla costituente dovesse emergere una traiettoria politica opposta a quella portata avanti finora dalla mia leadership – aggiunge – mi farei da parte. Si chiama coerenza. Se questa scelta di campo progressista venisse messa in discussione, il Movimento dovrà trovarsi un altro leader”.

Sull’alleanza col Pd “la mia linea è stata molto chiara. Non ho mai parlato di alleanza organica o strutturata col Pd. Nessun iscritto al M5S aspira a lasciarsi fagocitare, ma la denuncia di questo rischio non può costituire di per sé un programma politico”. “Gli iscritti sono chiamati a decidere e hanno la possibilità di cambiare tante cose. Anche i quesiti sul garante (Grillo, ndr) sono stati decisi dalla base. Io non ho mai inteso alimentare questo scontro. Sono sinceramente dispiaciuto che in questi mesi abbia attaccato il Movimento. Se dovesse venire, potrà partecipare liberamente all’assemblea. Forse la sensazione di isolamento l’avverte chi pontifica dal divano vagheggiando un illusorio ritorno alle origini mentre ha rinunciato da tempo a votare e portare avanti il progetto del Movimento. L’ultimo giapponese rischia di essere lui, ponendosi in contrasto con la comunità”.

Sui risultati elettorali “in un contesto di forte astensionismo, sicuramente è il voto di opinione sui territori, non collegato a strutture di potere e logiche clientelari, ad essere maggiormente penalizzato. Dobbiamo tornare ad ascoltare i bisogni delle comunità locali. E poi c’è la formazione delle liste: dobbiamo sperimentare nuove modalità di reclutamento, senza cadere nelle logiche clientelari che aborriamo”.

Continua a leggere

Politica

Alessandro Piana: “Perdono, ma non dimentico” – La fine di un incubo giudiziario

Pubblicato

del

Alessandro Piana (nella foto in evidenza), esponente della Lega e vicepresidente della Regione Liguria, tira un sospiro di sollievo dopo la conclusione di un’inchiesta giudiziaria che per oltre un anno lo ha visto al centro di pesanti sospetti. Accusato ingiustamente di coinvolgimento in un presunto giro di squillo e party con stupefacenti, Piana è stato ufficialmente escluso dall’elenco dei rinviati a giudizio, mettendo fine a un incubo personale e politico.


Un’accusa infondata che ha segnato una campagna elettorale

Alessandro Piana racconta di aver vissuto un periodo estremamente difficile, aggravato dalla tempistica dell’inchiesta, che ha coinciso con la campagna elettorale.

«L’indagine era chiusa da tempo, ma si è voluto attendere per renderne noto l’esito. Mi sarei aspettato maggiore attenzione, considerato il mio ruolo pubblico. Per mesi sono stato bersaglio di accuse infondate, che sui social si sono trasformate in attacchi personali».

Nonostante il clamore mediatico, Piana ha affrontato con determinazione la situazione, ricevendo il sostegno del partito e del leader regionale della Lega, Edoardo Rixi.


Le accuse e il chiarimento

Piana spiega di essere venuto a conoscenza del suo presunto coinvolgimento attraverso i media, vivendo quello che definisce un “incubo”:

«Ero al lavoro quando ho saputo del mio presunto coinvolgimento. Credevo fosse uno scherzo, invece era terribilmente vero».

L’esponente leghista si è immediatamente messo a disposizione della magistratura, fornendo tutte le prove necessarie per dimostrare la sua estraneità ai fatti:

«Non ero presente dove si sosteneva che fossi. Ero a casa mia, a 150 chilometri di distanza, con testimoni pronti a confermarlo. Non ho mai frequentato certi ambienti, nemmeno da giovane».

Secondo Piana, il suo nome sarebbe stato tirato in ballo per millanteria durante un’intercettazione telefonica che citava genericamente un “vicepresidente della Regione”.


Una vicenda che lascia il segno

Nonostante la sua assoluzione dai sospetti, Piana non nasconde l’amarezza per i danni subiti:

«Ho pagato un prezzo molto salato, gratuito e ingiusto. Per mesi sono stato additato come vizioso. Perdono chi ha sbagliato, ma non dimentico».

Il vicepresidente auspica che casi simili siano gestiti con maggiore rapidità in futuro, per evitare che accuse infondate possano danneggiare ingiustamente la reputazione di figure pubbliche.


Conclusione

La vicenda di Alessandro Piana solleva interrogativi sul delicato equilibrio tra diritto di cronaca e tutela dell’immagine pubblica, in particolare quando si tratta di accuse che si rivelano infondate. Oggi, il vicepresidente della Regione Liguria guarda avanti con serenità, forte del sostegno ricevuto e con la determinazione di proseguire il suo impegno politico senza lasciarsi scoraggiare dagli eventi passati.

Continua a leggere

Politica

Trasporti, De Luca: investito un miliardo per rinnovo parco bus

Pubblicato

del

Millequattrocento autobus nuovi sui 1.800 programmati, per un investimento di quasi un miliardo di euro, sono già in esercizio sulle tratte coperte da Air Campania. Il dato lo fornisce il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che oggi ha inaugurato ad Avellino la nuova sede dell’azienda interamente partecipata dalla Regione, con la consegna di cinque bus elettrici. “Un impegno enorme – ha sottolineato De Luca-: stiamo sostituendo l’intero parco dei mezzi pubblici, non soltanto per il trasporto su gomma, ma anche per quello ferroviario”. Su questo specifico settore, De Luca ha rimarcato lo “sforzo gigantesco” della regione: “Ora – ha aggiunto – attendiamo l’omologazione per la linea Circumvesuviana che collega Napoli a Sorrento per mettere in esercizio il nuovo treno che ci è stato appena consegnato. Su un altro fronte, abbiamo indetto un altro concorso e presto assumeremo 150 giovani”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto