Giornata indimenticabile per il mondo paralimpico azzurro, in un avvio trionfale di medaglie nel nuoto, con un record di partecipanti e un presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita agli atleti, al Villaggio Olimpico. E’ la prima volta che succede, e le parole del Capo dello Stato sono state di quelle da non dimenticare: “La vostra presenza è già un traguardo importante, vi ringrazio di essere qui a rappresentare l’Italia, è importante quello che fate, il vostro è un messaggio al mondo”. Mattarella, che ieri sera ha assistito alla cerimonia di apertura delle Paralimpiadi, da lui definita oggi “splendida”, è stato protagonista di una prima giornata storica, che si è colorata via via sempre più di azzurro.
Accompagnato dal presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, e dall’ambasciatrice d’Italia in Francia, Emanuela D’Alessandro, e dal ministro per lo Sport, Andrea Abodi, il presidente è arrivato attorno a mezzogiorno al Villaggio dei Paralimpici, a Saint-Denis. Subito i saluti, i sorrisi e poi il discorso di Mattarella, che ha voluto sottolineare con una frase l’importanza di questo appuntamento, pari a quella dei Giochi conclusi 20 giorni fa: “questo evento che si celebra ogni 4 anni – ha detto – ha due tempi, quello delle Olimpiadi e quello delle Paralimpiadi.
Nel primo si avvia l’entusiasmo, nel secondo c’è la raccolta, le conclusioni”. “Ogni 4 anni – ha detto il capo dello stato – gli atleti di tutto il mondo offrono momenti all’umanità particolari, preziosi, indispensabili. In questo particolare periodo della storia è di accresciuta importanza per sottolineare quanto sia importante far prevalere la conoscenza, il dialogo, la collaborazione e non la contrapposizione, o addirittura scontri e guerre”. Mattarella ha regalato agli atleti spunti di riflessione profonda, ha ricordato loro che “la competizione non è contro gli altri, ma è fatta anzitutto per superare i limiti che tutti abbiamo, per superare se stessi con nuovi obiettivi. Quelli che vengono chiamati avversari – ha tenuto a sottolineare il capo dello stato – sono quelli che ci aiutano a trovare la spinta per superarci”.
E, in classico stile olimpico, ha ricordato che l’appuntamento da lui dato il 23 settembre al Quirinale, “formalmente per riportare le bandiere che sono state portate qui dai due portabaniera, ma “il vero obiettivo è ringraziare voi – ha continuato – le atlete e gli atleti delle Olimpiadi per quello che hanno fatto in questi due tempi di questo grande evento. Ho chiesto espressamente – ha ricordato – che venissero non solo quelli che hanno vinto, ma coloro che hanno conquistato medaglie ma anche chi è arrivato al quarto posto”. “Questi quarti posti – ha spiegato – rassicurano sul fatto che chi conquista la medaglia non è un’espressione isolata di capacità sportiva, ma il frutto di un movimento sportivo che alimenta una quantità di prestazioni importanti”. E’ stato poi il momento del pranzo con gli atleti, così come era stato con gli atleti olimpici qualche settimana fa.
Nei locali della mensa atleti, Mattarella è stato anche calorosamente salutato dal suo omologo tedesco, il presidente Franz-Walter Steinmeier, che era lì per sostenere i suoi atleti. Il pomeriggio, come da programma, Mattarella l’ha voluto consacrare ad alcune gare degli azzurri, e oggi è stata la giornata del nuoto: è andato con Abodi e Pancalli alla Défense Arena, all’estremità occidentale della banlieue parigina, nel quartiere dei grattacieli e della finanza, per seguire le gare e ha potuto salutare ben 3 medaglie: ha assistito infatti all’argento di Simone Barlaam nei 400 sl S9, e ai bronzi di Vittoria Bianco nei 400 sl S9 e di Francesco Bettella nei 100 dorso S1. “E’ una cosa speciale conquistare una medaglia alle Paralimpiadi con il presidente Mattarella in tribuna”, è stato il commento di un raggiante Barlaam.