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Cronache

Matrimonio al McDonald’s di Avellino, la scelta di una coppia di Montoro diventa virale

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In un’epoca in cui i matrimoni sono spesso sinonimo di sfarzo e lusso, la storia di Michele e Ilary, due giovani di Montoro, in provincia di Avellino, ha sorpreso tutti per la sua originalità e semplicità. La coppia ha infatti deciso di festeggiare il loro grande giorno in un modo decisamente insolito: all’interno di un McDonald’s situato presso l’autostazione di Avellino.

La vicenda risale a qualche giorno fa, ma è nelle ultime ore che ha catturato l’attenzione del pubblico grazie a un video che è diventato virale sui social media. Il filmato, condiviso dalla popolare pagina Facebook “Ci vuole Costanza”, mostra la coppia felice che festeggia tra i tavoli del fast food, circondata dagli amici. Al termine della festa, invece delle tradizionali bomboniere, gli sposi hanno distribuito gadget del McDonald’s, un gesto che ha suscitato molta simpatia tra gli utenti dei social.

Alla domanda sul perché abbiano scelto un luogo così inusuale per festeggiare il matrimonio, Michele e Ilary hanno risposto con semplicità e ironia: «Perché siamo poveri». La loro risposta, accompagnata da sorrisi, ha colpito molti, sottolineando come la felicità e l’amore possano essere celebrati anche senza eccessi.

La notizia ha destato meraviglia e curiosità, al punto da attirare l’attenzione del sindaco di Montoro, Salvatore Carratù, che ha commentato lo scalpore suscitato dalla scelta della coppia. «Mi sono informato dopo aver letto la notizia sui siti online», ha dichiarato Carratù, «e mi è stato riferito che la coppia ha poi riunito familiari e amici in un ristorante». Il sindaco ha anche osservato che non è la prima volta che una coppia decide di celebrare il proprio matrimonio in maniera così originale.

La storia di Michele e Ilary dimostra che non servono location esclusive o spese esorbitanti per rendere speciale un giorno così importante. La loro scelta di festeggiare al McDonald’s è un simbolo di come l’amore e la felicità possano essere trovati nelle piccole cose, e di come la semplicità possa essere una forma di ricchezza in sé.

Mentre il video continua a raccogliere visualizzazioni e condivisioni, la coppia di Montoro ci ricorda che, al di là delle apparenze, ciò che conta davvero è la gioia di condividere momenti indimenticabili con le persone care.

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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