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Cronache

Maria Rosaria Boccia non è docente alla Federico II: l’Ateneo smentisce

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Maria Rosaria Boccia, che sul proprio profilo LinkedIn si presenta come “docente universitario” di Scienze della Comunicazione e Media Digitali presso l’Università Federico II di Napoli, non ha alcun ruolo ufficiale presso l’Ateneo partenopeo. A fare chiarezza è stata la stessa Università in risposta a una richiesta di accesso civico avanzata dall’agenzia di stampa ANSA, che ha confermato l’assenza di qualsiasi collegamento ufficiale tra la Boccia e l’istituzione accademica.

Nel documento ufficiale rilasciato dall’Università si legge chiaramente: “Non risulta alcuna docente o ricercatrice a nome di Maria Rosaria Boccia alle dipendenze dell’Ateneo, né risulta alcuna documentazione attestante lo svolgimento di servizio di assistenza docenti, né, infine, risulta la stipula con l’Ateneo di contratti di docenza.”

Discrepanze con il profilo linkedIn

Secondo quanto riportato sul suo account LinkedIn, la Boccia afferma di essere docente del master in Medicina Esteticaper l’anno accademico 2024/2025. Tuttavia, queste affermazioni sono ora smentite dai fatti, gettando luce su una discrepanza significativa tra quanto dichiarato online e la realtà accademica. L’episodio solleva interrogativi sull’accuratezza delle informazioni presenti sui profili professionali pubblici, specialmente quando si tratta di cariche accademiche o incarichi pubblici.

Una questione di credibilità

In un contesto come quello attuale, in cui l’affidabilità delle informazioni è fondamentale, episodi come questo possono danneggiare la credibilità di chi si presenta in modo non veritiero e complicare ulteriormente il lavoro di chi cerca di fare chiarezza, soprattutto nel mondo dell’informazione. Anche per chi opera nel campo della comunicazione e dei media digitali, la trasparenza rimane un valore imprescindibile.

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Cronache

Fuorigrotta, il corpo di una donna morta da 48 ore lasciato in casa: la denuncia di Borrelli (AVS)

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A Fuorigrotta, il corpo di una donna di 86 anni deceduta due giorni fa rimane prigioniero in casa propria, senza che nessuna istituzione intervenga per rimuoverlo. La donna viveva con due figli affetti da disabilità, anche mentale, e nonostante le segnalazioni ai Carabinieri e agli assistenti sociali, la situazione è rimasta irrisolta.

Secondo un vicino di casa, che ha contattato il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, “i Carabinieri hanno spiegato che, trattandosi di morte naturale, non possono fare nulla. Gli assistenti sociali, invece, hanno richiesto ai figli della defunta di presentare l’Isee per permettere al Comune di intervenire”. Di fronte a queste risposte, i figli si sono barricati in casa, mentre i residenti del rione sono esasperati per il cattivo odore che si sta diffondendo.

Borrelli ha denunciato quello che definisce “il classico scaricabarile della burocrazia”, sottolineando l’urgenza di un intervento. “Abbiamo allertato la ASL affinché intervenga quanto prima per evitare un problema sanitario. Lavorare nella pubblica amministrazione significa impegnarsi per la collettività, non scaricare responsabilità su un altro ufficio”, ha dichiarato il deputato, criticando duramente sia i Carabinieri che gli assistenti sociali per la gestione della vicenda.

Borrelli ha inoltre coinvolto il consigliere municipale Salvatore Orga affinché la situazione venga monitorata da vicino, auspicando una risoluzione rapida e rispettosa per evitare ulteriori disagi e sofferenze per la comunità locale.

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Cronache

Auto finisce in fossato e contro un muro, due morti

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Una donna e un uomo sono morti in un incidente avvenuto alle ore 6:30 a Camposampiero (Padova), in cui la loro automobile è finita fuori strada in un canale di scolo, schiantandosi contro un muretto di cemento di un passaggio pedonale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento volontario di Borgoricco (Padova), che hanno messo in sicurezza l’auto ed estratto la coppia dall’abitacolo. Nonostante i soccorsi sanitari, il medico del Suem ha dovuto dichiarare la morte della donna, di 46 anni, e dell’uomo di 43. I carabinieri hanno deviato il traffico ed eseguito i rilievi del sinistro.

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Cronache

Dia sequestra beni per 12 milioni a commercialista Messina

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Beni per un valore complessivo di 12 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia a un noto commercialista di Messina. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del tribunale; il professionista è stato coinvolto in numerosi procedimenti penali per truffa finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, reati fiscali, riciclaggio e autoriciclaggio, ed è stato sottoposto anche alla sorveglianza speciale per due anni con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

Secondo le indagini, coordinate dalla Dda di Messina, il commercialista avrebbe “da sempre strumentalizzato la sua attività professionale per la costituzione di un sistema truffaldino fondato sull’utilizzo di schemi societari non corrispondenti al dato reale, attraverso il quale egli ha rivolto a suo vantaggio consistenti contributi di natura pubblica”, tra cui gli incentivi previsti a favore delle attività produttive delle aree depresse, “così realizzando un imponente arricchimento personale”. Il provvedimento di confisca riguarda 9 imprese, operanti nel campo dell’assistenza fiscale, dell’assistenza agli anziani ed in quello immobiliare, 7 appartamenti, un fabbricato e 17 terreni nelle province di Messina e Palermo, nonché decine di rapporti finanziari.

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