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Cronache

Marano di Napoli, arrestato Pasquale Cesaro: broker del narcotraffico latitante da oltre un anno

I Carabinieri hanno catturato Pasquale Cesaro, noto broker del narcotraffico internazionale e latitante da oltre un anno. L’arresto è avvenuto durante un blitz notturno in una villa a Marano di Napoli, dopo un tentativo di fuga finito con un infortunio.

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È terminata la latitanza di Pasquale Cesaro, 52 anni, broker del narcotraffico internazionale e figura chiave nel rifornimento di cocaina dal Sud America alla provincia di Napoli. Latitante dal 1 luglio 2023, Cesaro è stato catturato questa notte dai Carabinieri in una villa nella campagna di Marano di Napoli, durante un’operazione condotta dal nucleo investigativo di Castello di Cisterna e dal ROS di Napoli, sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia.

Il blitz è scattato alle 3 del mattino, quando 40 carabinieri hanno circondato la villetta in via De Filippo, agendo con grande discrezione e avanzando a fari spenti. All’interno della residenza, Cesaro era in compagnia di un 43enne e due donne, intenti a fumare attorno a un narghilè. Quando i militari hanno fatto irruzione, Cesaro ha tentato di fuggire scavalcando una recinzione, ma si è ferito gravemente a una gamba. Nonostante l’infortunio, ha cercato di dileguarsi nella campagna circostante, ma è stato rapidamente bloccato dai carabinieri che avevano già circondato la zona.

Per Cesaro, ritenuto vicino al clan “Nuvoletta – Orlando – Polverino”, si sono immediatamente aperte le porte del carcere di Secondigliano, dove dovrà scontare una condanna a 16 anni e 8 mesi per traffico internazionale di stupefacenti.

Anche il 43enne che era con lui è stato arrestato con l’accusa di aver sostenuto la latitanza del narcotrafficante, mentre le due donne presenti sono state denunciate a piede libero per lo stesso reato.

L’operazione segna un importante successo per le forze dell’ordine nella lotta contro il narcotraffico e conferma l’efficacia delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che non hanno mai smesso di monitorare i movimenti e la rete di contatti di Cesaro, fino alla sua cattura.

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Pozzuoli, investe bimbo 3 anni sulle strisce e scappa: caccia al pirata della strada

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Un bambino di 3 anni è stato investito da uno scooter ieri sera a Pozzuoli (Napoli) mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali insieme al padre, in via Miliscola. La persona a bordo dello scooter non si è fermata per prestare soccorso proseguendo la sua marcia. Il bimbo è stato prima portato all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, poi è stato trasferito all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove è ricoverato in prognosi riservata ma non in pericolo di vita. Sono in corso indagini da parte dei Carabinieri che stanno ricostruendo l’accaduto.

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Sindaco di Napoli ordina sgombero parziale ‘Vele’ di Scampia

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Alcuni occupanti degli appartamenti della Vela Gialla e della Vela Rossa, nel quartiere napoletano di Scampia, dovranno lasciare ‘ad horas’ le loro case. Lo ha stabilito il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che nel pomeriggio di oggi ha firmato due distinte ordinanze nelle quali sono indicati gli alloggi da liberare. Sarebbero una cinquantina gli alloggi a rischio. La decisione è stata assunta per motivi di sicurezza, “a causa dei rischi che minacciano la pubblica e privata incolumità”. Queste due Vele, come quella Celeste, interessata dal crollo delle passarelle avvenuto a luglio scorso, sono di proprietà del Comune di Napoli. La Vela celeste è già stata completamente liberata. Negli anni passati si è proceduto all’abbattimento di altre Vele e al loro posto sono stati realizzati edifici più moderni.

La situazione del degrado delle ‘Vele’ è stata oggetto di un vertice in prefettura che si è tenuto nei giorni scorsi. E dal vertice era emersa la necessià di procedere in tempi brevi con l’avvio di un piano di progressivo sgombero. L’attenzione su questi edifici – che sorgono nel quartiere detto anche ex ‘167’, dal nome di una legge che favorì l’edilizia popolare – è tornata attuale dopo il disastro del luglio scorso, quando nella Vela Celeste è crollato uno dei percorsi di collegamento che vanno dal corridio centrale agli appartamenti causando la morte di tre persone ed il ferimento di altre, tra cui anche dei bambini.

Per gli abitanti della Vela Celeste che hanno dovuto lasciare le loro case il Comune ha previsto l’elargizione di un contribuito per l’autonoma sistemazione. Ma gli abitanti lamentano il fatto che pur avendo il bonus non riescono a trovare case in affitto perchè, in tantissimi casi, impossibilitati a fornire delle garanzie (come un contratto di lavoro) ai locatori. La zona è interessata da un piano di riqualificazione urbanistica, finanziato con i fondi del Pnnr.

Delle ultime tre vele rimaste, ben due – la gialla e la rossa, interessate dall’ordinanza di sgombero parziale di oggi – dovrebbero essere abbattute per far spazio a nuovi e più confortevoli edifici di edilizia popolare. Ed è proprio la Vela Celeste, quella interessata dal crollo, che resterà in piedi e che sarà sede di servizi pubblici. Il progetto prevede anche la realizzazione di spazi destinati all’agricoltura urbana (orti e frutteti sociali), un parco pubblico, una fattoria con finalità ludiche e didattiche, un mercato di prossimità, un complesso scolastico con scuola dell’infanzia per 120 bambini e un asilo nido per 50-60, un centro civico con funzioni sociali e culturali. Per anni le Vele sono state il simbolo della Napoli di Gomorra, delle piazze di spaccio. Ma le Vele di Scampia sono poi diventate – almeno nelle intenzioni – emblema del riscatto della città, della rivincita di un quartiere e della sua gente che si è impegnata senza mai rispamarsi.

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In vendita la tenuta toscana a Varramista che fu Agnelli-Piaggio

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In vendita la tenuta che fu della famiglia Agnelli-Piaggio tra Firenze e il mare: 400 ettari nel comune di Montopoli Valdarno, che hanno visto soggiornare personaggi famosi e intellettuali di ogni epoca. La tenuta di Varramista, spiega Lionard Luxury Real Estate, che cura la vendita gravita attorno alla villa padronale del XV secolo, per lungo tempo residenza della famiglia Agnelli-Piaggio. La proprietà comprende numerosi casali, di cui quattro completamente ristrutturati e tre dotati ciascuno di piscina privata, due cantine vinicole, una cappella privata, una limonaia, alloggi per il personale e numerosi altri annessi e rustici, per una superficie interna totale di oltre 14.500 metri quadrati.

La villa, racconta l’agenzia che non fornisce alcuna indicazione sul prezzo, ha un giardino all’italiana e fu progettata da Bartolomeo Ammannati, celebre scultore e architetto della corte medicea che lavorò alla trasformazione di Palazzo Pitti e alla realizzazione della Fontana del Nettuno in Piazza della Signoria a Firenze, la villa fu completata nel 1589, come ricordano ancora oggi le incisioni sul tetto. I terreni furono donati dalla Repubblica di Firenze a Gino di Neri Capponi, come ricompensa per la sua vittoria contro Pisa nel 1406. Negli Cinquanta del novecento, la villa fu acquistata da Enrico Piaggio, secondogenito del fondatore della Piaggio. Qui nel 1959 le nozze tra Antonella Bechi Piaggio duchessa Visconti di Modrone e Umberto Agnelli e nel 1996 il matrimonio tra Giovanni Alberto Agnelli con Frances Avery Howe.

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