Il Paese sta per essere investito da una importante ondata di maltempo che portera’ molte regioni sotto zero con pioggia, temporali e neve anche a bassa quota. Gia’ a ieri la Protezione civile ha emanato degli allerta, modulati secondo la ‘colorazione’ stabilita da ciascuna regione, per avvertire di un sostanziale calo delle temperature, vento forte di burrasca, piogge e temporali con grandine e infine l’arrivo della neve anche a quote collinari. Il vento, assieme alla neve, sara’ protagonista su tutta la Penisola: dalle prime ore di domani e per le successive 24 ore sono previsti venti molto forti con raffiche di burrasca su Liguria, Emilia Romagna (dove vige l’allerta rosso per il vento), sulle coste del Veneto e in Friuli, in Toscana e nelle Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, in estensione durante la giornata alla Campania e sul resto del Paese, isole comprese. Il problema piu’ pressante riguarda le previste, abbondanti nevicate. Allerta gialla in Trentino per l’arrivo di una perturbazione nevosa.
Da stasera e fino a domani iniziera’ a nevicare a quote molto basse, fino in val d’Adige dove sono attesi dai 15 ai 30 centimetri. In montagna invece sono previsti fino a 45 centimetri di neve con precipitazioni abbondanti concentrate in poche ore. La fase piu’ intensa della perturbazione durera’ 12 ore circa. Sono previsti anche venti forti e molto forti in montagna. Dalle prime ore della giornata di domani la neve cadra’ copiosa anche in Emilia Romagna e Friuli. E neve anche in Liguria dove Arpal ha fissato in arancione il grado di allerta dalle 2 di stanotte alle 8 del mattino nel centro-levante della regione. Sono passati solo 23 giorni da quando, era il 4 dicembre, una forte nevicata mando’ in tilt le autostrade in Liguria, in particolar modo la A7 Milano-Genova tra Busalla e Genova Bolzaneto, e la A26 Genova-Gravellona Toce con tir fermi in coda e automobilisti bloccati per ore e ore, tanto da rendere necessario l’intervento della Protezione civile per coordinare e gestire le operazioni di soccorso. Vicenda che e’ finita con uno scambio di accuse tra Regione e Aspi. Ieri Aspi ha annunciato di aver gia’ attivato il cosiddetto ‘piano-neve’: la concessionaria si aspetta nevicate lungo i tratti autostradali di Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia, Veneto e Friuli con l’interessamento di circa mille km della rete gestita da Aspi. Per questo Autostrade per l’Italia ha annunciato che gia’ da oggi e’ attiva la macchina operativa con l’impiego di circa 800 mezzi e circa 1200 risorse impegnate nelle operazioni antineve. Non e’ escluso che, in accordo con il Piano Neve e d’intesa con la Polizia Stradale, nell’arco della mattinata di domani sia disposto il divieto temporaneo di circolazione per i mezzi con massa complessiva superiore a 7,5 t lungo i tratti gestiti da Autostrade per L’Italia.
L’imprenditore Victor de Aldama, imputato nel cosiddetto ‘caso Koldo’ sulle presunte tangenti nei contratti milionari per le mascherine durante la pandemia di Covid, ha lasciato questa sera il carcere madrileno di Soto del Real, dov’era detenuto per un’altra inchiesta relativa a una frode di idrocarburi. Del Aldama è stato scarcerato dopo aver ammesso oggi davanti al giudice istruttore del caso Koldo di aver pagato commissioni per 250.000 euro all’ex ministro di Trasporti, José Luis Abalos, e per 100.000 euro a Koldo Garcia, consulente di Abalos, per la compravendita di mascherine nel peggiore periodo della pandemia.
Ha denunciato anche di aver pagato 15.000 euro al numero 3 del Psoe, l’ex responsabile di organizzazione, Dantos Cerdan, che lo ha negato e ha negato di conoscerlo. In dichiarazioni ai cronisti fuori dal centro penitenziario, de Aldama ha fatto riferimento alle sue affermazioni riguardo al presidente del governo, Pedro Sanchez, che – a suo dire – aveva voluto conoscerlo per ringraziarlo di quanto aveva fatto a favore di imprenditori spagnoli in Messico. “Mi ha chiamato delinquente e personaggio” ha detto l’imprenditore riguardo al premier, che oggi ha definito “totalmente false” le accuse.
“Quante prove vuole, non deve preoccuparsi il signor Sanchez, avrà prove di tutto quello che è stato detto”, ha aggiunto. E, alla domanda se l’incontro con il premier, documentato in una foto pubblicata il 3 novembre dal quotidiano El Mundo, fosse stato fortuito, ha replicato: “Naturalmente non lo era”. L’imprenditore è indagato in due diverse inchieste in capo al tribunale dell’Audiencia Nacional: una presunta truffa di idrocarburi, per la quale fino a oggi è stato in carcere preventivo; e il così detto ‘caso Koldo’ per i contratti pubblici milionari per la fornitura di mascherine durante la pandemia.
“Sono soddisfatto dell’interrogatorio in quanto ho potuto chiarire la mia posizione. Auspico che la giustizia faccia il suo corso e che il prima possibile venga richiesta l’archiviazione dell’inchiesta a mio carico per l’insussistenza dei reati contestati”. Lo ha dichiarato dichiarato Leonardo Maria Del Vecchio al termine dell’interrogatorio reso ai pm della Dda di Milano e della Dna, nell’ambito dell’indagine su una presunta rete di cyber spie che ruotava attorno alla Equalize, e nel quele è indagato. L’imprenditore aveva chiesto di essere interrogato per chiarire e difendersi dalle accuse,
Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.
Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.