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Malattie neurologiche complesse, nuove prospettive terapeutiche con Neuromed

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Il contributo del Neuromed all’11° Congresso Internazionale sui Recettori Metabotropici del Glutammato (mGlu)
Il Laboratorio di Neurofarmacologia presenta studi innovativi al congresso mGlu, con nuove prospettive terapeutiche per malattie neurologiche complesse.

L’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, patrocinatore dell’evento, ha dato un contributo fondamentale all’11° Congresso Internazionale sui Recettori Metabotropici del Glutammato (mGlu), tenutosi a Taormina dal 1 al 3 ottobre. Questo Congresso riunisce esperti da tutto il mondo per discutere le nuove frontiere terapeutiche legate ai recettori mGlu, cruciali per la trasmissione dei segnali nel sistema nervoso centrale e per lo studio di patologie come il Parkinson, l’Alzheimer, la schizofrenia ed altre.

 

Professor Giuseppe Battaglia

La presentazione orale del professor Giuseppe Battaglia, del Laboratorio di Neurofarmacologia del Neuromed ha esplorato il ruolo del recettore mGlu3 nella vulnerabilità dei neuroni nigro-striatali al danno tossico e la sua associazione genetica con i sintomi motori e non motori del Parkinson. Questo studio ha importanti implicazioni per il potenziale uso terapeutico del recettore mGlu3 nel contrastare i danni neuronali nel Parkinson, evidenziando come il recettore possa influenzare i meccanismi di protezione neuronale.

Altri ricercatori del Laboratorio di Neurofarmacologia del Neuromed partecipano con poster che affrontano diversi aspetti del ruolo dei recettori mGlu nelle malattie neurologiche:

Carla Busceti ha presentato uno studio sui recettori mGlu2 e mGlu3, mostrando come essi influenzino le risposte del cervello alle metanfetamine. I risultati suggeriscono che i farmaci che agiscono su questi recettori potrebbero aiutare a trattare la dipendenza da metanfetamine e i danni cerebrali che essa provoca​.

Luisa Di Menna ha presentato un poster che, sulla linea dei risultati presentati da Battaglia, approfondisce il ruolo del recettore mGlu3 nella malattia di Parkinson. In particolare, lo studio mostra come alcune varianti genetiche del gene GRM3 possano influenzare la gravità dei sintomi motori e cognitivi nei pazienti affetti da questa patologia, oltre alla capacità dei neuroni di adattarsi​.

il gruppo di Neurofarmacologia a Taormina

Roxana Paula Ginerete ha illustrato l’efficacia antipsicotica dell’acido cinnabarinico e dell’acido 3-idrossiantranilico in modelli preclinici di schizofrenia. Questi composti hanno mostrato la capacità di migliorare i sintomi comportamentali legati alla schizofrenia, suggerendo un possibile nuovo approccio terapeutico per questa malattia complessa.

Giada Mascio ha discusso il ruolo delle reti perineuronali, strutture che circondano i neuroni, nel modulare la soglia del dolore in modelli di dolore neuropatico, offrendo nuove intuizioni sui meccanismi che sottendono il dolore cronico e aprendo la strada a nuovi possibili interventi terapeutici​.

Federica Mastroiacovo ha presentato uno studio sull’uso di farmaci attivati dalla luce per identificare il sito d’azione degli antagonisti dei recettori mGlu5 nel miglioramento del recupero funzionale post-ictus. Questo approccio innovativo potrebbe aprire nuove strade per migliorare il recupero dei pazienti colpiti da ictus.

Il poster di Laura Norma, dottoranda presso il Neuromed, ha investigato il potenziale ruolo dei recettori mGlu, in particolare il 7, in relazione alla vitalità cellulare in linee cellulari di leucemia mieloide acuta.

Serena Notartomaso ha illustrato uno studio sull’uso di farmaci attivati dalla luce per bloccare i recettori mGlu5, dimostrando come questi recettori controllino la percezione del dolore. Lo studio ha evidenziato nuovi modi per migliorare l’efficacia dei trattamenti contro il dolore cronico​

Rosamaria Orlando ha esposto uno studio sul ruolo dei recettori mGlu5 nella formazione della mielina, un processo essenziale per il corretto funzionamento del sistema nervoso. L’assenza di questi recettori sembra compromettere la maturazione delle cellule che producono mielina, con implicazioni per malattie come la sclerosi multipla​.

l’intervento del professor Diego Centonze

Il congresso ha visto anche la partecipazione del professor Diego Centonze, Responsabile dell’Unità di Neurologia del Neuromed, che ha tenuto una presentazione sul coinvolgimento dei recettori del glutammato nei processi infiammatori che colpiscono le sinapsi nei pazienti con sclerosi multipla.

Il professor Ferdinando Nicoletti, responsabile del Laboratorio di Neurofarmacologia del Neuromed e professore ordinario di Farmacologia all’Università Sapienza di Roma, ha commentato: “Questo congresso rappresenta un momento cruciale per condividere le scoperte più recenti nel campo dei recettori metabotropici del glutammato. L’obiettivo è tradurre le ricerche di base in nuove prospettive terapeutiche, per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattie neurologiche complesse. Le collaborazioni internazionali che si stanno sviluppando in questi giorni rappresentano una grande opportunità per portare avanti ricerche innovative e di frontiera”.

Anche a Taormina, l’I.R.C.C.S. Neuromed si conferma un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca scientifica e la terapia delle malattie neurologiche e psichiatriche, contribuendo con studi di altissimo livello in ambito clinico e preclinico.

I recettori mGlu
Sono proteine inserite nella membrana cellulare che rispondono all’acido glutammico, il principale neurotrasmettitore eccitatorio del Sistema Nervoso Centrale. Non solo rappresenta uno dei responsabili del trasferimento dell’informazione tra cellule nervose ma e anche coinvolto in quei meccanismi cosiddetti di “plasticità sinaptica”, in altri termini la capacità che le connessioni tra un neurone e l’altro hanno di adattarsi all’ambiente, la base dei meccanismi di apprendimento e memoria. In particolare, l’acido glutammico interagisce con due categorie di recettori di membrana: i recettori “ionotropici”, che formano canali ionici e permettono il passaggio degli ioni sodio e degli ioni calcio dallo spazio extracellulare all’interno della cellula nervosa, e i recettori mGlu, che operano mediante meccanismi biochimici complessi (denominati meccanismi di trasduzione del segnale).

 

L’IRCCS Neuromed
L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Neuromed di Pozzilli (IS) rappresenta un punto di riferimento a livello italiano ed internazionale per la ricerca e la terapia nel campo delle malattie che colpiscono il sistema nervoso e quello vascolare. Un centro in cui i medici, i ricercatori, il personale e gli stessi pazienti formano un’alleanza rivolta a garantire il miglior livello di assistenza possibile e cure all’avanguardia, guidate dagli sviluppi scientifici più avanzati.

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Economia

I grandi investitori italiani puntano sulla Rainbow: 90 milioni per le Winx e il coniglietto Pinky

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Un’operazione da 90 milioni di euro per rilanciare la Rainbow, la casa di produzione italiana celebre per le Winx e il fumetto del coniglietto Pinky. Il progetto, che coinvolge 400 investitori, porterà l’acquisizione del 40% delle azionidella società fondata nel 1995 da Iginio Straffi a Loreto, nelle Marche.

Tra gli investitori figurano nomi di spicco come Dompè, Branca, Riello, Tadolini e Lucchini, coordinati da The Equity Club (Tec), la piattaforma di investimento promossa da Mediobanca.


L’obiettivo: crescita e nuovi mercati

L’investimento da 90 milioni sarà destinato a sostenere i piani di espansione di Rainbow, che includono:

  • Nuove produzioni originali.
  • Acquisto di licenze da sviluppare.
  • Acquisizione di concorrenti, con particolare interesse per il mercato europeo e nordamericano.

La recente acquisizione dei diritti di Pinky, il famoso coniglietto rosa di Massimo Mattioli, segna solo l’inizio di una strategia di fusione e acquisizione (m&a) che si estenderà tra Italia, Spagna, Gran Bretagna e Nord America, con un occhio alle società indipendenti attive nei giochi per smartphone.


Obiettivo: raddoppiare i ricavi entro il 2024

Rainbow punta a raddoppiare i ricavi rispetto agli attuali 115 milioni di euro, con l’obiettivo di raggiungere un margine operativo lordo del 42,5% entro la fine del 2024. Già oggi, il 70% del fatturato è generato sui mercati internazionali, che saranno centrali nei piani di crescita grazie al sostegno di Tec.


Un passato di partnership strategiche

Rainbow non è nuova a collaborazioni di alto profilo. Nel 2011, aveva ceduto una quota del 29% al gruppo americano Viacom, che ha supportato l’azienda in acquisizioni strategiche, come quella della Colorado Film, oggi responsabile del 30% del fatturato.

Tra le operazioni di rilievo ci sono state anche le acquisizioni di Moviement, San Isidro e Gavila, che hanno rafforzato la posizione della società nel settore dei film per TV e cartoni animati.


The Equity Club: un pilastro per il made in Italy

L’operazione su Rainbow è il secondo investimento di The Equity Club 2, dopo quello nel gruppo dei campeggi Club del Sole. Dal 2017, Tec ha promosso investimenti per circa 500 milioni di euro in aziende del made in Italy, come Jakala, La Bottega, Philogen, Lincotek, HSA, Regi, ART e Tatuus, coinvolgendo oltre 640 famiglie imprenditoriali italiane.


Un futuro luminoso per Rainbow

Con il supporto di Tec e dei nuovi investitori, Rainbow si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, puntando sull’innovazione, sull’espansione internazionale e sul consolidamento del marchio come eccellenza italiana nel mondo dell’animazione e dell’intrattenimento.

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Sciopero medici e infermieri: ora dimissioni di massa

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Chiedono “rispetto” e urlano “vergogna” al governo, che ha messo in campo una manovra “senza risorse sufficienti per salvare il Servizio sanitario nazionale ed i suoi professionisti”. Medici ed infermieri oggi sono scesi in piazza per lo sciopero nazionale di 24 ore indetto da Anaao Assomed (medici ospedalieri), Cimo Fesmed e Nursing up: se non basterà, è il messaggio dei sindacati dal palco della manifestazione a Piazza Santi Apostoli a Roma, “andremo avanti, fino alle dimissioni di massa”. La protesta ha toccato un’adesione dell’85% secondo i sindacati, ma il ministro della Salute Orazio Schillaci, al Tg1, sottolinea: “Verificheremo domani quelli che saranno i dati ufficiali sull’adesione allo sciopero, credo inferiori a questi numeri”.

E’ stata comunque bassa l’adesione media in Veneto (sotto il 5%) ed in Umbria è stata invece alta “l’adesione morale”: molti medici sono andati al lavoro per garantire lo smaltimento delle liste d’attesa rinunciando al pagamento della giornata. Da parte sua, Schillaci ha sottolineato che “questo è il governo che ha messo più soldi sulla sanità pubblica: sono stati stanziati oltre 35 miliardi nei prossimi 5 anni. Abbiamo aumentato le indennità di specificità dei medici e l’abbiamo introdotta anche per gli infermieri, e spero che nella manovra si possa aggiungere qualcosa su questo capitolo”. Quanto alle affermazioni della leader del Pd Elly Schlein secondo cui il governo “sta smantellando la sanità pubblica”, Schillaci commenta: “Credo che questa sia solo propaganda”.

Negli ospedali non sono comunque mancati i disagi, anche se la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) ha precisato che lo sciopero di medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie ha fatto registrare limitate criticità nell’erogazione dei servizi ai cittadini, con “minimi disagi rilevati a macchia di leopardo nel territorio nazionale”. Secondo i sindacati, però, a saltare sono stati 1,2 milioni di prestazioni: i servizi di assistenza, esami radiografici (50mila), 15mila interventi chirurgici programmati e 100mila visite specialistiche. Garantite, invece, le prestazioni d’urgenza. La protesta, precisano le organizzazioni – che parlano anche di un eccesso di precettazioni da parte delle Asl – non è ovviamente ‘contro’ i cittadini: “Se siamo qui in piazza – afferma il segretario Anaao, Pierino Di Silverio, dal palco – è proprio per i pazienti.

Negli ospedali le condizioni sono ormai inaccettabili”. Sfidando la pioggia ed il cielo grigio, circa 1000 tra medici e infermieri affollano muniti di bandiere la piazza romana. Le parole più urlate sono ‘Rispetto’ e ‘Vergogna’. Di Silverio, con i presidenti di Cimo Guido Quici e di Nursing up Antonio De Palma, espone le ragioni della protesta: “Viviamo in una condizione che definire drammatica è poco: stipendi bassi, strutture fatiscenti, violenza, assenza di medicina sul territorio. E dopo 15 anni di costanti disinvestimenti nella Sanità pubblica, il governo non si vergogna con questa manovra di elargire 14 euro in più al mese ai medici e 7 agli infermieri, a fronte di zero assunzioni e di una legge di Bilancio 2025 che conferma la riduzione del finanziamento per la sanità”.

E la protesta non finisce con lo sciopero di oggi: “Arriveremo ad azioni estreme e alle dimissioni di massa”. Medici e infermieri si sono rivolti anche alla premier Giorgia Meloni, con una lettera in cui denunciano investimenti insufficienti e chiedono un rilancio vero del Ssn ed un incontro urgente. Solidarietà arriva dai medici di famiglia della Fimmg: “Se necessario, anche la Medicina Generale è pronta ad azioni di protesta”. Vicinanza è espressa da esponenti del Pd, mentre Angelo Bonelli (Avs) ricorda che 4,5 milioni di italiani rinunciano alle cure a causa delle lunghe liste d’attesa e 2,5 milioni non possono permettersele per ragioni economiche. Netta, invece, la posizione di FdI: “Rispetto lo sciopero, ma stiamo facendo il possibile per migliorare la situazione”, afferma il vicecapogruppo alla Camera, Alfredo Antoniozzi.

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Cronache

Spari a Casoria: due feriti gravi in codice rosso, indagini in corso

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I carabinieri della compagnia di Casoria sono intervenuti in via Salvo D’Acquisto a seguito dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Sul posto sono stati rinvenuti diversi bossoli, e le autorità stanno effettuando accertamenti per verificare eventuali feriti o dettagli sulla dinamica dell’episodio.

Due uomini feriti gravemente: entrambi in codice rosso
L’allarme ha trovato conferma poco dopo, con l’arrivo di due persone gravemente ferite presso due diversi ospedali. Barbato Salvatore, classe 1966, è stato ricoverato all’ospedale di Frattamaggiore, mentre Sorrentino Mauro, classe 1984, è stato trasportato all’ospedale di Acerra. Entrambi, noti alle forze dell’ordine, presentano ferite multiple causate da colpi di arma da fuoco in varie parti del corpo. Le loro condizioni sono critiche: sono stati classificati in codice rosso e la prognosi resta riservata.

Possibile legame con la sparatoria di Casoria
Non si esclude che i due uomini possano essere coinvolti nei fatti di Casoria, ma la dinamica e la matrice dell’episodiosono ancora oggetto di indagine. Gli inquirenti stanno raccogliendo prove e testimonianze per chiarire se si tratti di un regolamento di conti o di altra natura criminale.

Aggiornamenti attesi: il territorio sotto attenzione
Questo ennesimo episodio di violenza scuote la comunità locale, che chiede maggiore sicurezza e interventi tempestivi per contrastare fenomeni di criminalità. Ulteriori dettagli saranno resi noti nelle prossime ore.

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