“Sappiamo tutti che in Italia la Coppa America è un sogno. Abbiamo inseguito questo sogno per molti anni, anche prima che io nascessi. Ora abbiamo una possibilità e dobbiamo sfruttare questa occasione”: parola di Francesco Bruni, timonerie di Luna Russa, nella conferenza stampa della vigilia della finale della Louis Vuitton Cup che scatta domani e nella quale l’imbaracazione italiana affronta Ineos Britannia nella serie che decreterà la sfidante di Team New Zealand nella 37/a America’s Cup. Ben Ainslie e Jimmy Spithill, timonieri di Ineos Britannia, Challenger of Record della 37a Louis Vuitton America’s Cup, e di Luna Rossa Prada Pirelli, finalista della 36a America’s Cup nel 2021, hanno incontrato la stampa nell’auditorium del World Trade Center di Barcellona. Spithill ha sottolineato come la pressione sia “un fattore motivante per tutta la squadra.
Ci sono più tifosi italiani che in ogni altra competizione velica. Quindi cerchiamo di sfruttare questo aspetto come un vantaggio competitivo. Sappiamo quanto sarebbe speciale una vittoria”. Anche i britannici hanno una forte motivazione per andare oltre le finali del Challenger. “La Louis Vuitton Cup ha una grande storia nell’America’s Cup, e sappiamo tutti che come challenger, se si vuole arrivare all’America’s Cup, la prima cosa da fare è portare a casa questo trofeo, ed è per questo che stiamo lottando. È una grande opportunità per entrambi i nostri team e siamo molto entusiasti di ciò che ci aspetta” ha sottolineato Ainslie, ex compagno di squadra di Spithill con il quale ha vinto l’America’s Cup nel 2013 a bordo di Oracle ed oggi rivali. “Veniamo da una serie di semifinali molto dure – ha aggiunto Spithill – Ineos Britannia ha fatto un ottimo lavoro, mi aspetto una battaglia, due squadre molto equilibrate che si affrontano. È quello che vogliamo: mandare il Challenger in finale di Coppa contro i Kiwi”.
Anche gli inglesi vanno a caccia della America’s Cup: “È una grande motivazione, – ha aggiunto Ainslie – conosciamo tutti la storia dell’America’s Cup, siamo una nazione marittima molto orgogliosa e tecnicamente l’America’s Cup è iniziata nelle acque britanniche intorno all’Isola di Wight e notoriamente non l’abbiamo mai più vista, quindi questa è una motivazione per il nostro team”.
La parola “pressione” è stata citata spesso durante la conferenza stampa, e non c’è dubbio che sia ovunque. Entrambi i team sono ansiosi di avere la loro occasione contro Emirates Team New Zealand e, alla domanda su cosa significherebbe, Spithill ha parlato degli appassionati “tifosi” che seguono da vicino gli italiani: “Penso che la pressione sia un privilegio – le parole del timoniere di Luna Rossa – per essere in una posizione come questa, sentiamo sicuramente molta eccitazione e di energia positiva. Quindi non la sentiamo come un peso, ma come un fattore motivante per tutta la squadra. Per quanto riguarda i tifosi, si sentono quando si va a una qualsiasi competizione velica e ci sono più tifosi italiani di chiunque altro, quindi cerchiamo di usarli come un vantaggio competitivo e fa parte del sogno che molti dei nostri membri del team hanno individualmente, ma anche collettivamente. È per questo che lo facciamo, perché sappiamo quanto sarebbe speciale”. Il formato della Louis Vuitton Cup è semplice: la finale si disputa al meglio delle 13 regate, il primo team che totalizza sette punti si assicura l’accesso al Challenger e solleva il nuovo spettacolare trofeo Louis Vuitton Cup.