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Lukaku ritrova la grazia del gol, Inter 3-0 a Empoli

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L’Inter torna ad alzare la voce anche in campionato e batte l’Empoli 3-0 al Castellani: decidono la doppietta di un Lukaku ritrovato, dopo i tanti errori sottoporta e la polemica per la squalifica di Coppa Italia finita con la grazia della Figc, e la rete di Lautaro Martinez. Il periodo nero dei nerazzurri – un solo punto nelle ultime cinque giornate – si interrompe a Empoli. Dopo un primo tempo scialbo, non certo da semifinalista di Champions League la squadra di Inzaghi si è fatta trascinare dal centravanti belga che è letteralmente esploso a inizio ripresa. Romelu Lukaku canta la curva sud del ‘Castellani’ con quasi 4mila tifosi nerazzurri, e proprio sotto quegli spalti l’attaccante, probabilmente galvanizzato dalla grazia ricevuta dalla Figc, si scatena nell’arco di una mezz’ora sistemando la pratica toscana. Empoli ancora sconfitto dopo Cremona, mentre l’Inter torna a vincere anche in campionato, dopo cinque giornate consecutive senza trovare i tre punti.

Come detto il primo tempo è da zero tiri in porta. Uno 0-0 che dava l’impressione di trascinarsi anche nel secondo tempo, ma Big Rom si è svegliato. Fra il 3′ e la mezz’ora Lukaku ritrova la gioia della doppietta, una sconosciuta in questa stagione. Nel finale gioia anche per Lautaro, che fissa il risultato sul definitivo 3-0. L’argentino ritrova la rete su assist proprio del compagno con cui compone la LuLa. Martínez con questo gol è diventato il primo giocatore dell’Inter a realizzare almeno 15 reti in tre o più stagioni consecutive in Serie A da Mauro Icardi, tra il 2014/15 e il 2017/18 (quattro in quel caso). Dunque è il numero 90 nerazzurro a far dimenticare a Inzaghi le angosce italiane e a riportare i tre punti a Milano. Empoli è un campo ostico, ma non certo in questo periodo dove gli azzurri, al primo gol subito, sono sembrati sciogliersi nonostante le folate di Tommaso Baldanzi, a segno nella vittoria degli azzurri dell’andata. Non è un caso se nel girone di ritorno, con 7 punti, l’Empoli ha fatto peggio di tutti. Questa gara serve comunque per rialzare le quotazioni di Inzaghi, che nonostante la semifinale di Champions, è indubbiamente sotto osservazione.

Il tecnico nerazzurro rivoluziona la squadra rispetto a mercoledì: tornano Handanovic, si rivedono Bellanova e Gagliardini da titolari. Per Zanetti out Vicario, Fazzini e Akpa Akpro. Nel primo tempo una delle poche cose viste in casa Empoli è un’uscita di Handanovic al limite dell’area che sbarra la via del gol a Cambiaghi. Il più pericoloso per la squadra di Inzaghi è Gagliardini con vari tentativi dalla distanza. Per Baldanzi solo qualche cambio di velocità che sicuramente mette in difficoltà la difesa ospite, ma senza impensierire il portiere. Come detto è a inizio secondo tempo che si scatena Romelu: Calhanoglu e Brozovic scambiano con Lukaku, che entra in area e incrocia di destro per l’1-0. Il belga non segnava su azione in Serie A da agosto. Arriva anche una traversa di testa per De Vrij. Il 2-0 è alle porte: un altro diagonale stavolta da sinistra verso destra. Nel finale Lukaku manda in porta Lautaro, anche l’argentino è protagonista di un diagonale preciso. Inter in risalita e mentalmente leggera. Per l’Empoli con il Verona in ascesa i sei punti di vantaggio sulla terz’ultima iniziano a sembrare un po’ pochi.

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Tennis: Jasmine Paolini quinta nel ranking Wta

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Jasmine Paolini si conferma al quinto posto del ranking Wta. Pressoché invariate la prime 10 posizioni della classifica mondiale che vede in testa Iga Swiatek. Alle spalle della polacca la bielorussa Aryna Sabalenka, la statunitense Jessica Pegula e la kazaka Elena Rybakina. Dietro l’italiana la statunitense Coco Gauff, la cinese Qinwen Zheng e la statunitense Emma Navarro. Esce dalla top 10 la ceca Barbora Krejcikova (undicesima) a vantaggio della greca Maria Sakkari (nona) e della statunitense Danielle Collins (decima).

1. Iga Swiatek (POL) 10885 pts

2. Aryna Sabalenka (BLR) 8716

3. Jessica Pegula (USA) 6220

4. Elena Rybakina (KAZ) 5871

5. Jasmine Paolini (ITA) 5398

6. Coco Gauff (USA) 4983

7. Zheng Qinwen (CHI) 3980

8. Emma Navarro (USA) 3705 9. Maria Sakkari (GRE) 3416 (+1)

10. Danielle Collins (USA) 3178 (+1)

 

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Tennis: Sinner in testa al ranking Atp. nove italiani in top 100

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Jannik Sinner è saldamente al comando della classifica Ata. L’italiano guida con 11180 punti davanti il tedesco Alexander Zverev (6875) e allo spagnolo Carlos Alcaraz (6690), Quarto Novak Djokovic (5560). Invariate le prime 20 posizioni del ranking mondiale.

  • 1. Jannik Sinner (ITA) 11180
  • 2. Alexander Zverev (GER) 6875
  • 3. Carlos Alcaraz (SPA) 6690
  • 4. Novak Djokovic (SRB) 5560
  • 5. Daniil Medvedev (RUS) 5475
  • 6. Andrey Rublev (RUS) 4645
  • 7. Taylor Fritz (USA) 4060
  • 8. Hubert Hurkacz (POL) 4060
  • 9. Casper Ruud (NOR) 4010
  • 10. Grigor Dimitrov (BUL) 3965
  • 11. Alex De Minaur (AUS) 3655
  • 12. Stefanos Tsitsipas (GRE) 3390
  • 13. Tommy Paul (USA) 3005 14. Holger Rune (DAN) 2780
  • 15. Sebastian Korda (USA) 2585
  • 16. Frances Tiafoe (USA) 2560
  • 17. Ben Shelton (USA) 2490
  • 18. Ugo Humbert (FRA) 2370
  • 19. Lorenzo Musetti (ITA) 2345
  • 20 Jack Draper (GBR) 2315

Primo degli azzurri, dopo Sinner, è Lorenzo Musetti che è 19mo.

Ma sono ben nove gli italiani tra i primi 100:

  • Flavio Cobolli (32)
  • Matteo Arnaldi (33)
  • Luciano Darderi (41)
  • Matteo Berrettini (43)
  • Lorenzo Sonego (50)
  • Fabio Fognini (78)
  • Luca Nardi (86)

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Sinner tifoso eccellente spinge l’Italia, Olanda battuta

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Forse ispirati dal sostegno del tifoso eccellente Jannik Sinner, che la sera prima, a cena, aveva anche tenuto un discorso alla squadra, a Bologna Matteo Berrettini e Flavio Cobolli non hanno tradito le attese, e battendo rispettivamente Botic Van de Zandschulp e Tallon Griekspoor hanno regalato all’Italia il successo sull’Olanda e anche la certezza del primato nel girone che ha dato loro l’accesso alle finali di Coppa Davis che si svolgeranno a Malaga, dove è presumibile che il n. 1 del mondo ci sarà non solo per fare il tifoso. L’obiettivo dell’Italtennis, nemmeno tanto nascosto, è di riconquistare l’insalatiera, intanto i successi dell’Unipol Arena sono un bel viatico sulla via della speranza di farcela.

Ad aprire le danze è stato Berrettini, che a fine partita per prima cosa è andato ad abbracciare proprio Sinner, con il quale prima del match aveva chiacchierato a lungo, e la cui presenza, ha poi spiegato Matteo, “mi ha dato una bella spinta e anche un po’ di pressione. Ma Jannik – ha aggiunto parlando a Super Tennis – è stato la ciliegina di una settimana spettacolare”. Per poi aggiungere che a Malaga “ci proveremo con tutto noi stessi e spero di esserci. Abbiamo il giocatore più forte del mondo, la squadra più compatta del mondo e il tifo più caldo del mondo”.

Intanto battere Van de Zandschulp in 2 ore e 22′ di gioco, è stato più complicato del previsto perché il tennista romano ha vinto in rimonta dopo aver ceduto al rivale il primo set, perso per 6-3. In campo non c’era il Berrettini migliore, che però è stato capace di riprendersi l’incontro, nonostante nel secondo set abbia sprecato troppo, leggi sei palle break. Tutto ciò non gli ha comunque impedito di imporsi per 6-4, per poi ripetersi, con identico punteggio, nel terzo set. “Tutta la squadra mi ha spinto al successo – ha poi voluto sottolineare Matteo -. E poi sarà l’aria di casa, il pubblico, il fatto che giocare davanti a voi è speciale e che l’ho sognato fin da quando ero bambino.

Oggi mi aspettavo un match difficile, e il mio avversario mi ha sorpreso in positivo ma alla fine era un break, sapevo che dovevo stringere i denti e provare a strapparne uno, e così è stato nel secondo mentre nel terzo me ne sono serviti due. Sono orgoglioso di come ho lottato oggi perché così è davvero speciale”. Sorride anche l’esordiente Flavio Cobolli che, contro Griekspoor, ha vinto di testa e di cuore. Il romano è sceso in campo dopo il successo dell’amico Matteo Berrettini su Botic Van de Zandschulp, contro il numero 1 olandese Tallon Griekspoor. E ha iniziato al meglio, vincendo il primo set al tie-break 7-4.

Ma l’olandese ha allungato il match al terzo set, in cui è stato bravo a sapersi isolare da cori, tamburi e assordanti trombette, ma alla fine non è stato abbastanza per vincere. Cobolli, che ha evidenziato progressi concreti, ha chiuso il match con un diritto lungolinea da sinistra che per l’azzurro e tutto il pubblico è stato anche un grido di vittoria. “Ho realizzato il sogno che avevo da bambino – le parole del giovane romano -, sono contento e fiero di me stesso. Questa non è la vittoria mia, ma di squadra. Senza il calore e supporto di tutti non sarebbe finita così. Sinner? Prima della partita mi ha detto di divertirmi, detto da lui è molto importante per me”.

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