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Cronache

Liquami nei Regi Lagni trasformati in fogna, sequestrate 3 aziende zootecniche

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Una vera cloaca. Questo erano ridiventati i Regi Lagni, altro che interventi di pulizia: i carabinieri forestali hanno scoperto tre aziende bufaline che sversavano illecitamente nelle acque liquami zootecnici, inoltre è stato convalidato il sequestro dell’impianto di grigliatura, ossia la struttura edificata sulla sponda destra della foce del canale dei Regi Lagni, nel Comune di Castel Volturno, Caserta, destinata, in sìntesi, ad impedire che i rifiuti solidi galleggianti, quali RAAE, gomme di auto, bottiglie di plastica ed anche carcasse di bufale, che per qualsivoglia ragione fossero state gettate nel canale, arrivassero alla foce e si riversassero nel mare. Cosa che puntualmente invece si è verificata. Il sequestro d’urgenza dell’impianto di grigliatura era stato emesso dalla Procura sammaritana in data il 18 giugno scorso ed eseguito tre giorni dopo dai militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale – N.I.P.A.A.F., i Carabinieri della Forestale di Caserta e di Castel Volturno.

I Carabinieri Forestale di Marcianise con i colleghi di Pietramelara e di Roccamonfina, hanno dato esecuzione all’Ordinanza di sequestro preventivo relativo a tre aziende zootecniche, nel comune di San Tammaro, Caserta, con nomina ed immissione nel possesso delle stesse ad un Amministratore Giudiziario, emessa, su richiesta di questa Procura della Repubblica, dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta di tre aziende bufaline che versavano illecitamente i reflui prodotti dai loro allevamenti direttamente sui nudi terreni e da questi, per percolazione, ruscellamento e lisciviazione, nei limitrofi canali di scolo affluenti del Canale Apramo tributario dei Regi Lagni.

Liquami che essendo ricchi di azoto inducevano un effetto fertilizzante provocando una proliferazione abnorme di alghe che provoca la cosiddetta eutrofizzazione. Infatti, una concenti-azione di alghe troppo elevata può condurre alla moria delle stesse perché, a un certo punto, la luce non riesce più a penetrare l’acqua e la fotosintesi cessa. La decomposizione delle alghe morte consuma l’ossigeno disciolto nell’acqua e, quindi, “a catena”, i pesci e gli altri organismi acquatici muoiono in massa e l’acqua diventa torbida e di colore scuro.

 

L’impianto – scrive il Capo della Procura di Santa Maria Capua Vetere- risulta di proprietà della Provincia di Casetta ed è gestito dalla SMA Campania s.p.a., Società in house della Regione Campania, dal 21.07.2016 in forza di una scrittura privata sottoscritta tra quest’ultima e l’Ente provinciale.
Il canale dei Regi Lagni rappresenta la parte più nota di una più ampia opera idraulica e di bonifica, avviata in epoca borbonica per realizzare la regimazione delle acque superficiali ricadenti su un’area di circa 110.000 ettari, distribuita fra le odierne Province di Caserta, Napoli ed Avellino.  i Regi Lagni hanno la funzione di raccogliere gli scarichi di numerosissimi insediamenti urbani ed industriali ed è purtroppo già diffusamente noto lo stato di inquinamento chimico-biologico delle acque che li attraversano, cui si aggiunge l’ulteriore criticità rappresentata dal trasporto, con la corrente, di diverse tipologie di rifiuti solidi, anche speciali, di origine antropica illecitamente abbandonati nel canale stesso.

 

PIU O MENO SISTEMATO FINO A QUI/ IL RESTO QUEL CHE AVANZA DI 2 COMUNICATI STAMPA

La rimozione dei rifiuti speciali solidi dal corso fluviale era quindi l’obiettivo primario del progetto, voluto dall’amministrazione provinciale di Caserta ed approvato nel 2006.

I lavori per la costruzione della griglia terminarono nel 2013, ma le attività di gestione evidenziarono immediatamente l’impreparazione delPAmministrazione provinciale a fronteggiare correttamente ed in modo efficiente i costi e le implicazioni tecnico amministrative dell’opera, tra l’altro disattivata dal 6.10.2014 al 21.07.2016. Pertanto, ciò che doveva costituire un presidio ambientale a difesa della qualità del litorale domitio, si rivelò, ben presto, un sito in stato di abbondono assimilabile ad una discarica.

Al fine di ristabilire lo stato di funzionalità dell’impianto di grigliatura, in data 5 luglio 2016, il Sindaco protempore del Comune di Castel Volturno intimava con propria ordinanza alla Provincia di Casetta ed in suberdine alla SMA Campania resasi disponibile nella persona del suo Amrninistratore Unico, di ripristinare, nel più breve tempo possibile, il funzionamento dell’impianto di grigliatura nonché di individuare il soggetto gestore. Si arriva, così, al 21 luglio 2016, data in cui veniva sottoscritta una scrittura privata fra l’Amministrazione Provinciale di Casetta e SMA Campania S.p.A., con la quale detta SMA si assumeva l’onere e le competenze di gestione dell’impianto di grigliatura assumendosi, in particolare, l’impegno di realizzare, a propria cura e spese, gli interventi straordinari ed urgenti di pulizia e ripristino dell’impianto medesimo.

L’atto stabiliva una durata degli interventi articolata in “4 fasi”, l’ultima delle quali sarebbe terminata con la consegna dell’impianto al soggetto che la Regione Campania avrebbe dovuto individuare per la gestione.

Ad oggi non risulta che la Regione Campania abbia individuato alcun soggetto e pertanto non possono ritenersi concluse le predette “4 fasi” e con esse gli obblighi assunti dalla SMA Campania S.p.A..

Ciò chiarito, la lunga e complessa attività investigativa, associata ad una specifica consulenza tecnico-specialistica da parte di geologo nominato dalla Procura, ha evidenziato notevoli carenze nella gestione operativa dell’impianto con effetti di degradamento ambientale sia del canale dei Regi Lagni sia del prospiciente litorale.

Infatti, la gestione nel tempo discontinua e carente nella necessaria manutenzione ordinaria e straordinaria cagionava una compromissione ed un deterioramento significativi e misurabili delle acque e dell’ecosistema della foce dei Regi Lagni, con conseguente sversamento in mare di tutti i rifiuti solidi trasportati.

La carente ed incostante gestione determinava anche un aumento di livello del canale stesso alla sua foce, tale da causare finanche allagamenti e rigurgiti delle acque in uscita dal vicino impianto di depurazione di VILLA LITERNO – FOCE REGI LAGNI, nonché favoriva l’alterazione dell’ecosistema della Foce dei Regi Lagni, la cui bellezza naturale non di rado veniva

oltretutto deturpata da odori nauseabondi, dalla presenza di acqua torbida e dalla presenza di rifiuti solidi ingombranti.

solidi ingombranti.

L’attività investigativa ha inoltre messo in luce che la SMA Campania, in mancanza della prescritta autorizzazione, effettuava un’attività di raccolta, recupero, trasporto e smaltimento di rifiuti per circa 56.440 kg, provenienti dalla separazione, a mezzo pala meccanica, dei rifiuti grossolani dalle acque del canale dei regi lagni e dei rifiuti trattenuti dalla, griglia.

La Procura della Repubblica, a seguito delle articolate indagini, ha iscritto al momento nel registro degli indagati il legale rappresentante della Soc. SMA Campania S.p.A., per plurime condotte antigiuridiche in materia di salvaguardia ambientale e gestione non conforme del ciclo dei rifiuti contestando l’ipotesi di reato di inquinamento ambientale, a titolo di colpa, e di gestione illecita di rifiuti.

Attesa la valenza della funzione cui è asservito l’impianto di grigliatura, la locale Procura ha disposto il sequestro della struttura con facoltà d’uso da parte della Società SMA Campania, condizionata ad una serie di dettagliate e puntuali prescrizioni in considerazione della circostanza che la sua attività, sebbene carente ed inidonea, è comunque utile e prosegua in modo da evitare ulteriori fenomeni di inquinamento.

Il Sindaco di Castel Volturno, Luigi Umberto Petrella, designato quale custode giudiziario dell’impianto, si dovrà awalere della locale Polizia Municipale per la verifica, anche giornaliera, delle prescrizioni impartite dall’Autorità Giudiziaria consistenti in un’immediata attività di manutenzione straordinaria tesa alla rimozione dei detriti nonché di quanto accumulato, un’attività giornaliera di pulizia e rimozione dei detriti, del vaglio, nonché di quanto altro raccolto dalla griglia, nell’installazione di sistemi di videosorveglianza dell’impianto tali da garantire una completa visuale della griglia ed infine l’allaccio alla rete elettrica nazionale per la fornitura di elettricità necessaria per il funzionamento dell’impianto. !

L’operazione, diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e condotta dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Casetta, N.I.P.A.A.F., comparto specializzato in materia ambientale dell’Arma, conferma come l’attenzione per la tutela dell’Ambiente nella provincia di Caserta resti sempre una delle principali priorità dell’Autorità Giudiziaria e dell’Arma dei Carabinieri.

 

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Scontro tra auto, muore bimbo di 8 anni gravissimo fratello di 4

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Un bambino di 8 anni è morto nello scontro tra due auto su una strada vicino al cimitero di Oleggio (NOVARA), il fratello di 4 anni è stato portato in ospedale di NOVARA in codice rosso. Ferita anche la nonna due bambini, che era alla guida: è stata portata in codice giallo all’ospedale di Borgomanero (NOVARA. Lievi ferite per le due persone a bordo dell’altra auto.

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Maltempo sull’Italia: pioggia, neve, vento a 150 km e onde di 8 metri

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Il freddo con il termometro sceso sotto lo zero, la neve e le raffiche di vento che hanno raggiunto i 150 chilometri all’ora e causato mareggiate con onde alte 8 metri stanno sferzando buona parte dell’Italia nelle ultime ore. Ma non durerà ancora molto, nel fine settimana infatti è atteso un miglioramento. Nelle province toscane è stata una notte di interventi quella appena trascorsa, con raffiche di Libeccio fino a 150km/h sui crinali dell’Appennino Tosco-Emiliano e fino a 63 nodi sulla costa livornese, e onde a Gorgona di 8 metri e di 6 all’Elba. Strade allagate a causa della pioggia nel Pistoiese, tra le aree più colpite e dove si sono registrati anche black out. Tanti gli interventi per alberi e rami caduti a causa del vento che ha scoperchiato anche due stabili in provincia di Lucca, a Montecarlo e Borgo a Mozzano, con 22 evacuati.

Stop per il vento ai traghetti per l’Elba e Capraia, rallentata in generale l’operatività del porto di Livorno. Stop anche alla linea ferroviaria Faentina per circa due ore stamani dalle 6 alle 8.15 per rami caduti in prossimità dei binari. Intanto “i tecnici Enel stanno intervenendo per risolvere le circa 3.000 utenze senza corrente tra Massa Carrara, Lucca, Prato, Pistoia, Firenze e Livorno, oltre agli interventi in corso per cadute di alberi e allagamenti localizzati” scrive sui social il governatore toscano Eugenio Giani.

Il maltempo rende anche oggi molto difficili i collegamenti marittimi nel golfo di Napoli dove, da stanotte, soffia un vento forte di Ponente. Fermi dunque nei porti tutti gli aliscafi e cancellate le relative corse programmate da Napoli Molo Beverello da e per i porti di Forio, Casamicciola, Ischia Porto e Procida così come quelli da Pozzuoli per Procida. Le due isole restano attualmente collegate solo da pochi collegamenti operati coi traghetti. L’Alto Adige questa mattina si è svegliato imbiancato. In val Ridanna sono caduti 20 centimetri di neve, nelle altri valli (da Resia fino in Pusteria) tra i 10 e i 15 centimetri. Una ‘spolverata’ di neve, inconsueta per questo periodo della stagione, è arrivata anche a Bolzano.

La neve è arrivata anche su buona parte della Lombardia e ha coinvolto anche a basse quote le province di Sondrio, Varese, Lecco, Como, Milano, Brescia e Bergamo. A Milano città, dopo il nevischio di ieri sera, oggi spende il sole. In Valtellina e Valchiavenna sono scesi tra i 15 e i 25 centimetri di neve. Tutti innevati e percorribili in auto solo con le catene montate i passi alpini rimasti aperti. Anche in Valchiavenna oggi è tornato il bel tempo ma c’è già un’allerta gialla della Protezione civile per vento forte. Danni e disagi nella notte a causa del vento che ha soffiato forte nelle Marche, causando in particolare la caduta di alberi su strade e problemi a linee elettriche.

Nottata di burrasca sulla costa spezzina con venti oltre i 100 km/h che hanno obbligato i Vigili del Fuoco a un superlavoro per gestire crolli di piante, tetti scoperchiati e cornicioni pericolanti oltre a un container finito in mare. Il forte peggioramento delle condizioni meteo a Taranto, che dalle prime ore della giornata è sferzata da violente raffiche di vento superiori ai 60 km/h ha indotto il sindaco, Rinaldo Melucci, a firmare un’ordinanza per la chiusura immediata di giardini, parchi e cimiteri, a rinviare le iniziative per il Natale e ad attivare il Centro Operativo Comunale, l’organo di gestione delle emergenze. L’accensione delle luminarie e l’inaugurazione della pista di pattinaggio sul ghiaccio sono state rinviate a domani.

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Stop a sfratti per il Giubileo, appello Diocesi e Caritas

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Sospendere gli sfratti durante il Giubileo, a partire da quelli per ‘morosità incolpevole’ ossia legati alle difficoltà nel pagare l’affitto. A lanciare la moratoria per l’Anno Santo sono la Caritas di Roma e la Diocesi, nel giorno in cui è stato presentato il nuovo rapporto sulla povertà nella capitale.

“Ci piacerebbe promuovere una moratoria affinché nel Giubileo non vi siano sfratti”, ha detto il Vicario per la città, mons. Baldo Reina. Un appello subito accolto dalle istituzioni locali. “Mi farò portavoce nei confronti del governo perché penso sia giusto che nel Giubileo si vari una moratoria straordinaria sugli sfratti” ha assicurato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ricordando che era già stato fatto durante il Covid e che è necessario un “atto normativo”. Sulla stessa linea il presidente della Regione Francesco Rocca. “Sosterrò già dal prossimo Tavolo sul Giubileo questa istanza” ha detto il governatore sottolineando: “Il prefetto è un uomo di grandissimo equilibrio e attenzione sappiamo per certo che intere aree di edilizia residenziale pubblica sono in mano alla criminalità mentre ci sono persone fragili”. E in tal senso ha annunciato che sono in arrivo risorse per il sostegno all’affitto e per il contrasto alla povertà alimentare.

“Nei prossimi giorni, siamo in fase di legge di bilancio e stabilità, ci saranno misure interessanti” ha promesso Rocca. Un impegno apprezzato dal sindaco Gualtieri che ha definito l’ipotesi del contributo regionale “molto positiva”. Di diverso avviso sulla moratoria per gli sfratti il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri: “La proprietà privata non si tocca ed il proprietario di un immobile è giusto che possa agire, sempre, per garantire il suo bene – ha tuonato -. Se Gualtieri si fa garante delle occupazioni illegali, noi ci facciamo portavoce, come sempre, della tutela della proprietà privata”.

Intanto dal VII rapporto della Caritas di Roma, una lettura della città dal punto di vista dei poveri, emerge che la quota di persone a rischio di povertà nella capitale è del 12,7%. Lo scorso anno c’è stato un aumento del 21% delle persone accolte nelle tre mense sociali. Complessivamente gli ‘ospiti’ sono stati 11.124, con 322.058 pasti distribuiti in convenzione con Roma Capitale. Otto su dieci sono uomini. In crescita anche le persone che si sono rivolte ai centri di ascolto (3 quelli diocesani e 201 nelle parrocchie). Sono state accolte in tutto 13.162 persone, segnando un +12% rispetto al 2022 e superiori a quelle incontrate durante l’emergenza Covid. A chiedere aiuto continuano a essere prevalentemente le donne, il 60% del totale. A pesare, secondo la Caritas, anche il “progressivo venire meno del Reddito di cittadinanza e l’istituzione dell’Assegno di inclusione e del Supporto alla formazione, misure che solo in parte hanno sostituito i trasferimenti che ricevevano le famiglie più povere”.

“Abbiamo bisogno di metterci in ascolto” ha detto il vicario generale per la diocesi di Roma, Baldo Reina che, riguardo al recente appello del Papa ai parroci ad offrire spazi ai poveri, ha annunciato: “La settimana prossima incontreremo i superiori degli istituti religiosi e i 36 parroci prefetti per metterci all’opera”. Tra le proposte concrete per il Giubileo quella di “arrivare a 100 parrocchie che forniscono il doposcuola” ha spiegato il direttore della Caritas di Roma, Giustino Trincia, che è intervenuto anche sulla questione delle tensostrutture pensate per offrire accoglienza ai senza fissa dimora. “La polemica mi sembra un po’ campata in aria. E’ chiaro che non è soluzione ma nel frattempo queste persone stanno nelle tende. In questa fase che facciamo?” ha detto Trincia. Dal canto suo Gualtieri ha assicurato: “Le tensostrutture si faranno tutte e quattro. Si sta procedendo secondo i piani e saranno pronte per il Giubileo”.

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