L’Inter riparte nel segno di Lautaro Martinez. La firma sui primi tre punti stagionali la mette il capitano nerazzurro, che con la sua doppietta permette alla squadra di Simone Inzaghi di battere il Monza (2-0) davanti agli oltre 72mila spettatori di San Siro e cominciare al meglio il nuovo campionato. Il tecnico riparte così dalle certezze rappresentate da Lautaro ma anche dai soliti Barella e Mkhitaryan, senza però dimenticare l’impatto positivo degli ultimi arrivati come Arnautovic, Cuadrado e Carlos Augusto, mentre sono da rivedere Thuram e Sommer.
Una prestazione solida per i nerazzurri, che soffrono il giusto contro un Monza (alla prima gara in Serie A dopo la scomparsa del patron Silvio Berlusconi lo scorso 12 giugno) coriaceo ma forse troppo leggero in fase offensiva, visto che né Maric né Mota Carvalho sono riusciti ad impensierire la retroguardia interista. Aspettando le ultime novità dal mercato, da Pavard (“Trattativa difficile col Bayern Monaco ma ancora aperta) all’eventuale attaccante (e il mancato ingresso di Correa, a cui è stato preferito Mkhitaryan nel finale come seconda punta, potrebbe essere un segnale), la certezza di questa Inter resta il solito Lautaro Martinez, che omaggia al meglio la sua prima partita da capitano nerazzurro con una prestazione delle sue, guerriero ma anche glaciale in zona gol.
A dimostrazione che forse, dopo un’estate a parlare della ricerca di un attaccante che dia garanzie, ci si sia dimenticato l’impatto dell’argentino sulla squadra di Inzaghi. Ma le certezze per il tecnico arrivano anche dal gioco, perché già nei primi minuti si intravede già la squadra brillante del finale della passata stagione. E non è un caso infatti se dopo un paio di occasioni i nerazzurri passino: Barella innesca Dumfries, cross basso per Lautaro che con un destro di prima intenzione batte Di Gregorio. La partenza che ci si aspettava dall’Inter, spinta anche dai 72mila arrivati a San Siro (dopo un iniziale silenzio polemico della Curva Nord) nonostante il gran caldo milanese, che incide molto anche sui ritmi della gara.
La reazione del Monza è tutta in un tiro-cross di Caprari e su un destro centrale dell’ex Gagliardini, fischiato al Meazza al contrario dell’altro ex applauditissimo D’Ambrosio. I nerazzurri, invece, sfiorano il raddoppio con un mancino di Dimarco che termina di poco a lato. A inizio ripresa i brianzoli provano ad impensierire la retroguardia interista, con un ingresso in campo dagli spogliatoi più convinto. Sommer smanaccia male un cross di Ciurria, dopo un rimpallo il pallone arriva a Kyriakoupoulos ma sul suo mancino a botta sicura è decisiva la scivolata di Calhanoglu che respinge. I brianzoli prendono fiducia e continuano a spingere, con Darmian che salva su un cross di Colpani.
Ma è solo una folata che dura poco più di una decina di minuti, perché poi l’Inter ritrova le distanze riuscendo a rendersi nuovamente pericolosa grazie a un sinistro di Dimarco di poco alto. Inzaghi si gioca le carte Cuadrado e Arnautovic ed è proprio l’austriaco che diventa subito protagonista: doppio passo su Pedro Pereira e tiro-cross su cui si avventa Lautaro Martinez che in scivolata insacca la doppietta personale. Sotto 2-0, il Monza non ci crede più e il caldo non aiuta, mentre l’Inter, ispirata ancora da Arnautovic, sfiora in un paio di occasioni anche il terzo gol. La ripartenza in campo che però Inzaghi si aspettava, dopo un’estate difficile sul mercato.