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Cronache

Le due denunce di Anna contro l’ex finite nel nulla

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Non una ma due volte lo aveva denunciato per stalking. Una prima volta il 24 luglio, ai carabinieri di Massa Lubrense, il giorno dopo ai militari di Piano di Sorrento. Anna Scala aveva paura, lo sapevano anche i suoi amici, la sua famiglia. La sua vita ieri è finita in pochi minuti. Il suo ex l’ha accoltellata, senza scampo. Ed ora in tanti si chiedono se poteva essere evitato l’ennesimo femminicidio. L’assassino, Salvatore Ferraiuolo, di 54 anni, nella tarda serata di ieri ha confessato. Ma c’è un prima che pesa: le denunce e l’assenza di provvedimenti cautelari a carico dell’uomo. In ambienti investigativi viene confermato che nessura misura è mai stata stata adottata nei suoi confronti. Oggi l’autopsia sul corpo di Anna, colpita più e più volte con un coltello, alle spalle. Ferraiuolo l’ha aspettata per oltre un’ora, poi l’ha uccisa tra le sue urla.

Inutile il tentativo di difendersi: aveva una mano sul volto, Anna, quando è morta. Forse pensava di fermare così l’odio di chi un tempo l’ha amata. Ma poi tutto è finito, da tempo. Convivevano da circa 15 anni Anna e Salvatore. Lei era mamma ed anche nonna, ma la ragazza non era figlia di Ferraiuolo. Sui social le loro foto, la vita felice che di solito si racconta. Ed invece di felice non era rimasto proprio nulla. C’erano, piuttosto, maltrattamenti, minacce, persecuzioni, liti sempre più violente. Per questo Anna aveva deciso di lasciare la sua casa e di trasferirsi dalla madre. Sperava così di porre fine a quelle persecuzioni. Lo aveva raccontato ai carabinieri ma ieri la situazione è precipitata, per sempre. Aveva 56 anni, faceva la parrucchiera a domicilio da quando la pescheria che gestiva con il suo compagno non faceva più affari.

Anche ieri era in giro per lavoro. E stava sistemando i suoi attrezzi quando i primi colpi l’hanno raggiunta alle spalle. Ed è rimasta lì, nel portabagagli della sua auto. I residenti della zona hanno sentito le sue urla, sono arrivati sul posto, hanno chiamato i soccorsi, qualcuno ha anche visto Salvatore che scappava. Giovedì, nella chiesa di Piano di Sorrento, c’è stata una veglia: in tanti si sono uniti in preghiera, alla presenza dei tre parroci della zona. Una veglia piena di dolore per una donna conosciuta da tutti. E stasera a Villa Fondi gli eventi per turisti e vacanzieri, dopo lo stop di ieri, riprendono ma, tra la platea, è stata sistemata una sedia rossa, vuota, in ricordo di Anna e di tutte le vittime dei femminicidi. Intanto resta il dubbio, pieno di dolore, che forse la donna, l’ennesima vittima, poteva non morire.

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Cronache

Imprenditore campano arrestato in Gallura per frode fiscale

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Avrebbe occultato beni mobili e somme di denaro per oltre 450mila euro e trasferito la sua attività commerciale da Cava De’ Tirreni a Santa Teresa di Gallura per sottrarre i suoi averi al recupero forzoso: un affermato imprenditore campano di 60 anni, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta, frode fiscale e reati tributari. Firmato anche un decreto di sequestro preventivo dei beni finalizzato alla confisca. Le indagini che hanno portato all’applicazione della misura cautelare nei confronti dell’industriale, molto conosciuto nella provincia di Salerno, sono partite dalla Procura di Tempio Pausania e affidate alla tenenza della Guardia di Finanza di Palau e altri reparti. E’ stato così possibile ricostruire la vicenda fiscale dell’imprenditore attivo nel settore del commercio di abiti da cerimonia. A Santa Teresa di Gallura, attraverso il figlio, gestiva un bar ristorante, dichiarato poi fallito nel luglio del 2021.

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Cronache

Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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