Collegati con noi

Napoli

Le cronache di Ilaria D’Amico, la primadonna Sky che offende i napoletani con la sua ironia razzistella

Pubblicato

del

“Amsterdam ha raccontato di una vigilia di partita con un approccio quasi partenopeo con ‘triccheballacche’ e fuochi d’artificio per disturbare il sonno degli avversari”. Sono queste le parole che escono dalla boccuccia di rosa di Ilariona D’Amico. Le avete ascoltate le parole della signora Ilaria D’Amico. Il suo linguaggio non è ironico ma offensivo, un po’ razzistello. Le sue espressioni non fanno ridere perchè sono tipiche espressioni di discriminazione territoriale. Quelle espressioni che sentiamo in giro negli stadi italiani e che domenicalmente vengono sanzionate con migliaia di euro di multe comminate alle squadre con tifosi razzisti. Queste espressioni razzistelle e pure un poco beote della signora Ilariona D’Amico sui napoletani vengono fatte mentre la prima donna di Sky concede la linea a Gianluca Di Marzio, papà napoletano, cultura napoletana. Il povero Di Marzio, un po’ tiene famiglia e un po’ deve abbozzare perchè è in diretta, non può replicare alle idiozie della D’Amico. Che invece di parlare degli scontri di Amsterdam, delle cariche della polizia in Olanda, si diverte con i tifosi del Napoli facendo il solito discorsetto da melassa indistinta: pizza, mandolino e Maradona. Per la D’Amico, nobildonna del video Sky, i napoletani sono tutti mediamente dei “uè uè” “triccabballacchè” e altre idiozie razzistelle che le hanno insegnato.

Insomma fa quello che da sempre le viene concesso di fare: la signora razzistella e provocatrice contro i napoletani. Fa tutto quello che qualifica il racconto razzista e discriminatorio di questo Paese che quotidianamente imbastisce chi dà lo stipendio alla signora D’Amico. La immarcescibile Sky dal codice etico anglosassone chiedera alla signora D’Amico di accomodarsi in panchina per un  po’?.Statene certi, sarà promossa. Perchè, vi chiederete? Perchè chi è a capo di Sky vuole questo racconto di Napoli. Certo, con più intelligenza, con meno bordello, ma quando c’è razzismo un poco idiota non sempre è facile mascherarlo. Questa volta la signora D’Amico non c’è riuscita. A Napoli i tifosi e i napoletani sono infuriati. Sui social la giornalista è stata attaccata dai napoletani. In qualche caso con una beceritudine peggiore del razzismo stesso di questa signora. Ma tanto è! Registriamo però,  ad esempio, una critica piccata e serrata dell’assessore allo sport del Comune di Napoli Ciro Borriello che sul suo profilo facebook ha pubblicato un post nel quale vorrebbe le scuse da parte di Sky: “Credo che la redazione di Sky debba chiedere scusa, per quanto dice quella sottospecie di giornalista della D’Amico, a tutti i Napoletani…”. Sottospecie di giornalista non è esattamente un mazzo di fiori, ma la giornalista D’Amico, se mai avesse un codice etico di riferimento, farebbe bene a chiedere scusa prima lei e poi chi le dà lo stipendio. Dure e ferme parole di condanna arrivano da Alessandro Amitrano (M5s). “Le parole di Ilaria D’Amico intrise di pregiudizi stantii sui napoletani sono intollerabili e gravissime. Si scusi immediatamente, e la smetta di offendere Napoli e il suo popolo. Mi auguro che Sky voglia prendere prontamente le distanze da tali affermazioni”. “Peraltro, non è la prima volta che la D’Amico offende i napoletani, bollati in passato come ‘piagnoni’. È ora che si decida a fare un bel bagno d’umiltà: studi la storia, le tradizioni e i primati del popolo napoletano – ha osservato Amitrano – e si faccia spiegare da chi ne sa più di lei cosa significa condurre con stile una trasmissione”. Ecco, avrebbe potuto farsi dare una ripassatina dall’ex direttore che era napoletano. Una direttore molto bravo, Massimo Corcione, sostituito con il bordocampista di Vinovo. Un giornalista passato da bordo campo a Vinovo al palazzo di fronte al boschetto di Rogoredo.

Ma chi ci va giù durissimo con la bella e un po’ razzistella D’Amico è Francesco Emilio Borrelli, leader nazionale dei Verdi e consigliere regionale della Campania.  “L’immagine di Napoli e dei napoletani che circolano vestiti da pulcinella con il ‘tricchebballacche’ a portata di mano è rimasta solo nella mente della conduttrice di Sky, Ilaria D’Amico, e di pochi altri degni rappresentanti dell’ignoranza che regna sovrana in alcuni settori del mondo delle professioni, tra le quali quella dei giornalisti. Evidentemente le immagini del matrimonio tra Tony Colombo e la vedova di camorra, Tina Rispoli, le sono rimaste molto impresse. Ma stia tranquilla, Napoli è molto altro. Basterebbe conoscerla per rendersi conto delle idiozie dette. Le parole della D’Amico, tanto inopportune quanto banali, hanno però  un peso specifico diverso. Quando si ha la responsabilità di comunicare con milioni di italiani e per di più su un tema di interesse nazionale come il calcio, le parole devono essere sempre dosate attentamente. Non è consentito trascendere con linguaggi e stereotipi da ultras manifestando la più totale ignoranza sulla storia, la cultura e le tradizioni partenopee” ha spiegato Borrelli.

NoiConsumatori.it, Sky e la D’Amico saranno chiamati in giudizio per risarcire il danno

 

Advertisement

Cronache

Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

Pubblicato

del

Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

Continua a leggere

Cronache

Il respiro della vita: la festa del cuore giunge all’ottava edizione

Pubblicato

del

La solidarietà incontra l’arte e la scienza nell’ottava edizione de “l’ORigano”, l’iniziativa senza scopo di lucro ideata dalla giornalista, naturalista e divulgatrice scientifica Olga Fernandes. Un evento annuale che unisce impegno umanitario e cultura per promuovere un progetto ambizioso: fare della Campania una regione cardioprotetta.

Il progetto “l’ORigano”: cuore, scienza e solidarietà

l’ORigano” premia ogni anno le eccellenze partenopee e internazionali che si distinguono per contributi significativi al progresso scientifico, artistico e sociale. Olga Fernandes spiega così l’obiettivo dell’iniziativa:

“Premiamo risultati innovativi raggiunti con il cuore, sostenendo al contempo la diffusione di apparecchiature salvavita come i defibrillatori”.

Negli ultimi otto anni, Fernandes si è dedicata con passione a combattere le morti improvvise per malori cardiaci, promuovendo la diffusione dei defibrillatori nelle comunità. La sua campagna, “l’ORigano in moto per il cuore”, ha donato cinque defibrillatori alla Polizia Municipale e formato gli agenti al loro corretto utilizzo.

Morti evitabili: il ruolo cruciale dei defibrillatori

I numeri sono impressionanti: in Italia si registrano oltre 200 decessi al giorno per infarto, molti dei quali potrebbero essere evitati. Fernandes sottolinea:

“Un defibrillatore costa quanto un telefonino, ma può salvare vite”.

L’impegno di “l’ORigano” va oltre la sensibilizzazione, includendo la formazione e il supporto pratico con l’installazione di dispositivi salvavita in luoghi strategici.

L’appuntamento 2023: Napoli protagonista

L’edizione 2023 si terrà il 19 novembre alle ore 20:30 presso il Teatro Bolivar di Materdei, Napoli. Durante la serata, due nuovi defibrillatori saranno donati a Procida: uno destinato a Torretta Corricella e l’altro al Procida Camp Resort.

L’evento sarà una vera e propria kermesse, con la partecipazione di artisti e personalità di spicco come Lino D’Angiò, Alan De Luca, Gigi Finizio, Marco Zurzolo e tanti altri.

Continua a leggere

Cronache

Processo per l’omicidio di Matilde Sorrentino: la Cassazione annulla il verdetto e rinvia al secondo grado

Pubblicato

del

La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza che confermava la condanna all’ergastolo per Francesco Tamarisco, accusato di essere il mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino, la “mamma coraggio” di Torre Annunziata. Il delitto, avvenuto il 26 marzo 2004, fu un atto efferato per zittire la donna che, con le sue denunce, aveva permesso di smascherare un giro di pedofilia nella scuola del rione Poverelli.

Un nuovo processo per Tamarisco

La decisione della Cassazione riapre la possibilità di mettere in discussione l’intera vicenda nel merito. Tamarisco, potente narcotrafficante di Torre Annunziata, si è sempre dichiarato innocente, nonostante le accuse che lo indicano come il mandante del delitto, eseguito dal killer Alfredo Gallo.

Durante il processo di primo grado, Tamarisco arrivò persino a minacciare il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, dimostrando un atteggiamento di sfida nei confronti della giustizia. La nuova udienza in Appello si terrà nel 2025, e tra i punti chiave ci sarà il riesame delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, la cui attendibilità è stata contestata dai suoi difensori, gli avvocati Alessandro Pignataro e Valerio Spigarelli.

Amarezza per la decisione

Elena Coccia, avvocato che ha seguito per anni il caso della pedofilia e l’iter processuale legato all’omicidio di Matilde Sorrentino, ha espresso delusione per il rinvio. «Provo grande amarezza. Non vorrei che la morte di Matilde cadesse in un buco nero e il suo sacrificio venisse dimenticato», ha dichiarato.

Coccia ha anche ribadito la solidità delle ricostruzioni fatte nei gradi precedenti: «Le motivazioni di secondo grado erano ben strutturate e provate. Non comprendo le ragioni della Cassazione, ma le sentenze si rispettano, anche se non si condividono».

La ricostruzione del delitto

Secondo l’accusa, Tamarisco avrebbe assoldato Gallo per punire Matilde Sorrentino, la cui testimonianza era stata fondamentale per smascherare il giro di pedofilia che coinvolgeva anche lui. Il killer, già noto per un altro omicidio commesso da minorenne, sarebbe stato ricompensato con un vitalizio da 500 euro al mese, un’auto costosa e 50.000 euro in contanti.

La Sorrentino aveva contribuito all’arresto di Tamarisco per pedofilia, una condanna che però fu annullata in Appello con una sentenza di assoluzione. L’affronto, secondo l’accusa, spinse Tamarisco a vendicarsi a distanza di anni, orchestrando l’omicidio della donna.

Un lungo percorso verso la giustizia

Il delitto di Matilde Sorrentino è rimasto impresso nella memoria di Torre Annunziata come un atto barbaro contro chi aveva avuto il coraggio di opporsi a un sistema criminale. L’esecutore materiale, Alfredo Gallo, sta già scontando l’ergastolo, mentre Tamarisco fu “incastrato” solo nel 2017 grazie alle indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, coordinate dalla Procura.

Il nuovo processo rappresenta un ulteriore passaggio in una vicenda lunga e dolorosa, che ha segnato profondamente la comunità di Torre Annunziata. Mentre il sistema giudiziario prosegue il suo corso, il sacrificio di Matilde Sorrentino resta un simbolo di coraggio e determinazione contro le ingiustizie.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto