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Le Atp Finals restano in Italia, è derby Torino-Milano

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Dopo il 2025 le Atp Finals resteranno altri cinque anni in Italia. A dare l’annuncio ufficiale sul campo dell’Inalpi Arena, prima di consegnare il trofeo dei ‘maestri’ a Jannik Sinner, è stato il presidente dell’Atp Andrea Gaudenzi. “L’estensione fa seguito al quinquennio 2021-2025 che sta vedendo Torino eccellere nell’organizzazione dell’evento finale di stagione”, scrivono Atp e Fitp in una nota congiunta, ma al momento non è ancora sciolto uno dei nodi principali di questo rinnovo: se Torino continuerà ad ospitare il torneo e per quanti anni.

Il duello aperto è con Milano e non è escluso che si arrivi a un ticket, con uno o due anni al capoluogo piemontese e gli altri al capoluogo lombardo, che può mettere sul piatto il palazzetto Santa Giulia, attualmente in costruzione per le Olimpiadi di Milano-Cortina. Anche se le istituzioni locali, col sindaco torinese Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio in testa, rivendicano il buon lavoro fatto e puntano al rinnovo pieno.

“Negli ultimi quattro anni – ha sottolineato Gaudenzi – l’Italia ha offerto una straordinaria ospitalità al nostro evento più prestigioso, con la visione di creare un’esperienza speciale sia per i giocatori che per gli appassionati. Ringraziamo la Fitp e tutti i partner dell’evento per il loro sostegno e non vediamo l’ora di continuare ad alzare il livello insieme”.

“Ringrazio l’Atp che ci rinnova la fiducia – ha detto a caldo il presidente della Federazione Angelo Binaghi – e il nostro presidente Gaudenzi col quale faremo diventare ancora più grande questa manifestazione. Guardiamo avanti con entusiasmo, fiduciosi nella consapevolezza che questo evento continuerà a crescere ancora di più negli anni a venire”.

Lo stesso neo campione delle Finals, Jannik Sinner, ha espresso la sua gioia per l’annuncio del rinnovo fino al 2030. “Sono molto contento per questa notizia – ha detto prima di sollevare il trofeo. Questo è un torneo speciale, non c’è posto più bello che finire la stagione Atp qua. Grazie Andrea e Angelo per questo grandissimo lavoro. Finire qua la stagione è incredibile a prescindere dal risultato”.

Con altri cinque anni di collaborazione, “l’Atp e la Fitp – conclude la nota congiunta – continueranno a fare progressi, capitalizzando sulla posizione dell’Italia, uno dei mercati tennistici più forti e consolidati del mondo”.

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Rinnovo di Meret con il Napoli: trattativa vicina alla chiusura

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Il portiere del Napoli, Alex Meret, è al centro di una trattativa per il rinnovo del contratto, attualmente in scadenza nell’estate 2024. Nonostante una lieve distanza economica tra le parti, l’ottimismo rimane alto e si prevede una conclusione positiva nei prossimi mesi.

Sei anni a Napoli e un futuro ancora azzurro

Meret è arrivato a Napoli sei anni fa e nel tempo si è affermato come una pedina importante della squadra. Il direttore sportivo Giovanni Manna ha recentemente incontrato Federico Pastorello, agente del giocatore, per discutere un prolungamento fino al 2027 con un adeguamento salariale.

La distanza economica tra il club e il management del portiere si aggira intorno ai 200.000 euro, una cifra che nel contesto della finanza calcistica rappresenta un dettaglio superabile.

Ottimismo per l’accordo

Nonostante la possibilità che Meret possa svincolarsi a parametro zero al termine della stagione, il dialogo tra le parti è sereno. Il Napoli e l’entourage del portiere sembrano intenzionati a trovare un accordo in tempi ragionevoli, senza pressioni reciproche.

L’ottimismo per una chiusura positiva della trattativa è palpabile, anche grazie al lungo rapporto che lega il portiere al club e alla fiducia reciproca.

Alex Meret potrebbe presto firmare un rinnovo che lo legherà al Napoli fino al 2027. La trattativa, pur con piccole divergenze economiche, sembra destinata a concludersi positivamente, confermando il portiere come punto fermo della squadra partenopea per le prossime stagioni.

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Da Australia a Finals, il 2024 del ‘”Maestro” Sinner

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Anno da record, con un crescendo che lo ha visto prendersi due slam e salire sul tetto del mondo. Dopo aver trionfato agli Australian Open all’inizio dell’anno, il giovane fenomeno azzurro ha conquistato anche gli Us Open 2024, diventando il primo italiano a vincere due Slam in due tornei diversi. E ora le Atp Finals che lo lanciano sempre di più nel gotha della racchetta dove, visti i numeri, è destinato a restare per anni: 8 titoli, di cui due Slam e le Atp Finals, 70 vittorie, di cui 50 sul cemento, per l’azzurro che rimarrà n° 1 al mondo almeno fino agli Australian Open 2025. Un anno magico, introdotto a fine 2023 dal trionfo dell’Italtennis in Coppa Davis, con la firma indelebile del campione altoatesino. Un’impresa quella vista a Torino che lo rende Maestro del tennis e che lo distingue ulteriormente da leggende come Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli, che avevano ottenuto i loro successi solo al Roland Garros.

A 23 anni, Sinner non solo ha confermato il suo status di numero uno del mondo, ma ha anche messo in bacheca l’ennesimo titolo del 2024, con un bilancio impressionante di vittorie, nei tornei del Grande Slam. Il suo trionfo a New York arriva dopo un’estate perfetta che ha visto l’italiano imporsi anche a Rotterdam, Miami, Halle e Cincinnati, raggiungendo un incredibile record di 11 vittorie consecutive, concedendo soltanto due set. In questo magico anno Sinner è diventato il più giovane tennista dell’era Open a vincere sia gli Australian Open che gli US Open nello stesso anno, un’impresa riuscita in precedenza solo a Mats Wilander, Novak Djokovic e Roger Federer. Inoltre, è diventato il primo dal 2017 a trionfare agli US Open da testa di serie numero uno, emulando Rafael Nadal.

Il suo successo riporta alla mente le annate leggendarie di Connors e Borg nel 1974, con un altro giovane campione, Carlos Alcaraz, che ha conquistato gli altri due Slam dell’anno, il Roland Garros e Wimbledon. Sinner, grazie a questa vittoria, è entrato nel club dei tennisti che hanno vinto 23 o più partite in un solo anno nei tornei Slam, unendosi a miti come Djokovic, Federer, Nadal, Sampras e Laver. Guardando all’ultima impresa alle Atp Finals, solo Ivan Lendl, sempre finalista dal 1980 al 1988 quando si giocava al Madison Square Garden, aveva vinto le Nitto ATP Finals con la fase a gironi senza cedere nemmeno un set. Da oggi non è più l’unico ad avercela fatta. Jannik Sinner ha eguagliato anche questo record, trionfando a Torino senza aver mai perso più di quattro game nel torneo.

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Sinner nella storia, n.1 e maestro: è re delle Atp Finals

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Jannik Sinner è tutto, n.1, e ora anche ‘maestro. Già perché nell’anno memorabile il campione azzurro è il re delle Atp Finals. L’incoronazione è arrivata al termine della finale vinta con lo statunitense Taylor Fritz. Il numero 1 del mondo lo ha schiantato in un’ora e 24 minuti di gioco con il punteggio di 6-4 6-4, lo ha sconfitto proprio con l’arma migliore dell’americano: la battuta. Alla fine saranno 14 a otto per l’azzurro. La Inalpi Arena di Torino ha risposto nel migliore dei modi all’importanza dell’avvenimento: tutto esaurito, tribune ribollenti di passione, coinvolgenti giochi di luce. Un boato ha accolto l’ingresso nel palazzetto dell’idolo di casa.

Lui, come sempre non ha fatto una piega: un buffetto al bambino che lo accompagnava e subito in campo. Il sorteggio è stato vinto da Fritz, che ha scelto di servire. Prima palla, primo ace. Poi ha continuato a martellare in battuta, l’indicatore di velocità segnava 223, 224, fino a 227 chilometri orari. Ma Jannik non è sembrato per nulla preoccupato, dimostrando di essere in questo momento il miglior giocatore al mondo anche in risposta. Quando è toccato a lui servire, non si è affatto dimostrato inferiore all’avversario, anzi. E’ partito con un ace a 188 chilometri orari, poi uno a 204. Il match è filato via sui binari dell’equilibrio, con la battuta dominante.

Il gioco decisivo del primo parziale è stato il settimo. I due sono arrivati ai vantaggi. La tensione era altissima. Sinner ha fallito un paio di palle break, alla terza occasione è stata decisiva una palla corta da horror dello statunitense. Da lì in poi l’azzurro non ha avuto problemi. Con tre aces si è portato sul 5-3. Poi ha chiuso sul 6-4 in 41 minuti di gioco. Il suo box è esploso, pugni levati in alto per Vagnozzi e Cahill.

Maggiore equilibrio nel secondo set. Fritz è partito bene e ha tenuto il servizio. Sinner ha ribattuto colpo su colpo. Gli scambi sono aumentati ancora di più di intensità. Lo statunitense non ha mollato di un centimetro. Il momento chiave è arrivato sul 2-2, Fritz al servizio. Di nuovo ai vantaggi. Sinner ha avuto una prima palla break che è stata annullata con un ace, ma sulla seconda l’americano ha commesso un errore di misura ed è arrivato il break. Da quel momento in poi la tensione è diventata ancora più alta. Ogni punto di Sinner è un boato. Sul 3-4 Fritz riesce a spingersi fino al 40 pari ma viene respinto indietro.

Punto e pugnetto verso il box. In pochi minuti si è arrivati sul 5-4. Sul 15 pari il numero 1 del mondo ha mandato in visibilio il pubblico con una palla corta da ‘maestro’. Poi si è spinto sul 40-15, due match point. E’ bastato il primo, Fritz ha tirato fuori un dritto incrociato. E’ tripudio sugli spalti. Un altro doppio 6-4 allo sconsolato Fritz, come cinque giorni fa. Jannik ha alzato le braccia al cielo. Nel box una gioia incontenibile. Lacrime e abbracci. Sinner ha stretto a sé tutti, uno a uno, da Vagnozzi a Cahill, dal preparatore Panichi al fisioterapista Badio, e poi i familiari che da giorni lo seguono. Scorrendo i dati della partita la differenza è più marcata: oltre alla prevalenza sugli aces, Jannik ha vinto 63 punti contro i 54 dell’avversario, e ha avuto l’83% di punti vinti su primo servizio rispetto al 70% dell’avversario. Il campione di San Candido chiude così la stagione del circuito Atp (deve ancora giocare le finali di Coppa Davis a Malaga) con un bilancio fenomenale: 70 vittorie e solo sei sconfitte. Anche sul fronte dei guadagni è stato un anno record: ha incassato 21,4 milioni di euro (10,3 solo nelle ultime due settimane), nessuno era mai riuscito a raggiungere una cifra simile.

“E’ un momento speciale – ha detto Jannik “a caldo” – per me vuol dire tanto vincere davanti a questo pubblico incredibile. Ho cercato di trovare una chiave migliore rispetto all’anno scorso 8sconfitta con Djokovic ndr), oggi c’era più tensione. Sono felice di condividere questo con il pubblico italiano”. Poi ha aggiunto: “Non c’è posto più bello per finire la stagione che è stata incredibile. Il lavoro però non smette. La notizia che saremo in Italia altri 5 anni mi rende molto contento. Grazie Andrea (Gaudenzi ndr) e Angelo (Binaghi ndr) per questo grandissimo lavoro. L’anno scorso l’emozione era un po’ diversa. Il pubblico è stato incredibile: normalmente tifo inizia dalla prima partita ma io qua sono arrivato una settimana prima ed è già iniziato. Speriamo di rivederci l’anno prossimo”.

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