La Lazio non riesce a scuotersi ed il momento più difficile della gestione di Maurizio Sarri produce, al cospetto dell’Udinese, la terza sconfitta consecutiva in campionato. Che diventa la quarta considerando il ko col Bayern costato l’uscita dalla Champions. Mentre i romani in crisi vedono la parte alta della classifica sempre più lontana, l’Udinese si rilancia verso zone più tranquille grazie a tre punti meritati per l’atteggiamento mai rinunciatario. Proprio la dimostrazione di coraggio che aveva chiesto alla vigilia il tecnico Cioffi. Tante le assenze laziali: da Pellegrini, Marusic e Guendouzi per squalifica a Patric e Rovella per infortunio. In attacco i friulani si affidano alla stazza di Lucca ed alla velocità di Thauvin.
L’Udinese prova subito ad alzare la voce, ma al quarto minuto la Lazio è già in credito con la fortuna: Lovric sbaglia controllo in uscita dall’area, Zaccagni è lesto a soffiargli il pallone e ad esplodere un destro che centra il palo. I biancocelesti manovrano con qualità e Luis Alberto sfiora il palo alla destra di Okoye. La pressione sulla retroguardia ospite aumenta, ma la linea a tre regge bene. Al 28′ occasionissima dell’1-0 per la Lazio sulla linea Luis Alberto-Felipe Anderson: il cross del brasiliano è invitante, ma Zaccagni ci arriva scoordinato e spedisce alta la palla. Dopo un lunga apnea, nel finale l’Udinese si riaffaccia in avanti ed impegna tre volte Provedel. Prima con una conclusione al volo da fuori area di Lovric; quindi con un tiro di Kamara, servito da Lucca; infine con un colpo di testa di Giannetti. Il portiere laziale c’è sempre, ma i friulani dimostrano di saper essere pericolosi.
Si chiude un primo tempo in cui al palo della Lazio l’Udinese ha risposto uscendo alla distanza. Il coraggio dimostrato negli ultimi 15′ del primo tempo, l’Udinese lo riporta in campo ed al 2′ passa: la conclusione di Kamara è a metà tra un tiro e un cross, Lucca ci mette il piede e batte Provedel. L’inizio della ripresa è un fuoco d’artificio. Al 4′ la Lazio pareggia con una sfortunata deviazione di Giannetti sul cross di Zaccagni. Due minuti dopo i bianconeri sono ancora avanti. Sull’ennesima discesa di Thauvin il pallone arriva a Zarraga al limite dell’area, conclusione e Provedel ancora battuto. Lazio e Udinese ora sembrano due pugili che non badano più a difendersi e tocca ad Okoye dire tre volte di no: prima alla conclusione di Lazzari ed al successivo tentativo di Isaksen. Poi il portiere nigeriano è bravo a recuperare la posizione sul tiro lento ma insidioso di Immobile.
L’attaccante esce poco dopo con Cataldi, entrano Kamada e Castellanos. Le incursioni di Thauvin sono sempre pericolose e Lucca, a pochi metri da Provedel, spreca un suggerimento del francese. Anche Cioffi mette forze fresche: fuori Payero e Kamara per Samardzic e Zemura. Poi è la volta di Bijol, esce Ferreira. La Lazio si gioca la carta Pedro, gli fa posto Luis ALberto. Chiude in avanti, ma la lucidità ha lasciato il posto alla frenesia. C’è un contatto sospetto in area tra Provedel e Lucca, ma nè l’arbitro nè il var ritengono di intervenire. Nel recupero Udinese in 10 per il secondo giallo a Perez. L’ultima tegola per Sarri è l’infortunio di Provedel che deve uscire. Dopo 12 minuti di recupero l’Udinese può gioire.