Basta all’Inter un gol del solito Lautaro Martinez per espugnare il Franchi, battere la Fiorentina e soprattutto superare la Juventus in classifica, portandosi avanti di un punto e con una partita in meno, il tutto in attesa della super sfida di domenica contro i bianconeri. La squadra di Simone Inzaghi, cinica e solida, di arancione vestita (ma Sinner non c’entra) ha saputo ovviare alle assenze degli squalificati Barella e Calhanoglu e neutralizzare con Sommer un rigore battuto da Nico Gonzalez appena tornato in campo dopo oltre un mese di stop: l’argentino, a differenza del connazionale Martinez che ha raggiunto a quota 124 in nerazzurro Mauro Icardi, ha fallito l’occasione per portare in parità la gara poco alla mezzora della ripresa, rigore dato per un fallo di Sommer su Nzola.
Dopo revisione al monitor e richiamo al Var l’arbitro ha assegnato il penalty che però la Fiorentina ha fallito: è il terzo negli ultimi quattro battuti, costato anche lo scivolamento al 5° posto, superata dall’Atalanta.E’ stato come sempre Lautaro Martinez, 19° gol in altrettante gare di campionato, 7° nelle ultime 5 partite giocate contro la Fiorentina, a sboccare la partita con un colpo di testa micidiale su corner di Asllani, smarcandosi dal controllo di Parisi nel frattempo caduto a terra (i viola hanno protestato per un presunto fallo). Già prima i nerazzurri erano andati vicini al vantaggio con Carlos Augusto anticipato provvidenzialmente da Faraoni.
La Fiorentina nei primi 15 minuti ha avuto un maggior possesso palla (66,8%) ma non è servito a creare veri pericoli fatta eccezione per il gol di Nzola all’11’ annullato per fuorigioco. Il centravanti viola è stato inserito all’ultimo momento fra i titolari per il forfait nel pre gara di Sottil per fastidi muscolari, una scelta che ha portato Italiano a rivedere l’assetto della propria squadra spostando Bonaventura a sinistra e arretrando Beltran nella trequarti. Sulla corsia destra ancora fiducia a Ikonè perché Nico Gonzalez al rientro dopo oltre un mese di stop ha cominciato dalla panchina. Novità in difesa con l’impiego di Faraoni preferito a Kayode e Ranieri al posto di Milenkovic. Tutto come previsto alla vigilia nell’Inter dove gli squalificati Barella e Calhanoglu sono stati avvicendati da Frattesi e Asllani: del trio titolare di centrocampo è rimasto nell’occasione il solo Mkhitaryan.
L’attacco è stato ovviamente affidato al tandem Lautaro Martinez-Thuram, sulle fasce Darmian e Carlos Augusto, dietro Favard-De Vrij.-Bastoni. Dopo il gol subito la Fiorentina ha cercato di reagire: ha rischiato ancora sulle ripartenze nerazzurre (pronto Terracciano sull’affondo di Thuram) ma ha impegnato Sommer con Bonaventura e creato un brivido con Nzola. Soprattutto i viola hanno protestato per un contatto Bastoni-Ranieri chiedendo venisse punito con il rigore: dopo consultazione con il Var l’arbitro Aureliano ha lasciato correre fra i fischi dei tifosi di casa.
A inizio ripresa, dopo l’invasione di un giovane sostenitore interista corso a farsi un selfie con Lautaro, la squadra viola ha cercato di spingere per trovare il pari ma l’Inter continuava ad essere pericolosa e ad Arnautovic, entrato per Thuram, veniva annullata una rete per fuorigioco di Mkhitaryan. Pensando già alla sfida con la Juventus Inzaghi ha effettuato diversi cambi, compresi Thuram e anche Martinez, i viola continuavano a spingere, poi il rigore fallito da Gonzalez subentrato poco dopo e sulla Fiorentina, mai vittoriosa in questo 2024, è calata la notte. Mentre l’Inter faceva festa dopo la Supercoppa vinta a Riad.