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L’Albania ferma la Croazia, 2-2 mette nei guai Modric

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Pareggio rocambolesco per 2-2 e ricco di emozioni tra Croazia e Albania agli Europei nella seconda partita del gruppo B, quello dell’Italia. Un pari che mette nei guai Modric e compagni che, dopo due partite, hanno soltanto un punto in classifica e vedono a rischio la qualificazione. Protagonista dell’incontro è l’albanese Gjasula che prima realizza una sfortunata autorete a 15′ dalla fine per il 2-1 a favore dei croati, poi in pieno recupero segna il pareggio definitivo al 50′ della ripresa tra l’entusiasmo delle decine di migliaia di tifosi albanesi ad Amburgo.

In classifica Albania e Croazia salgono ad un punto, dietro agli azzurri e alla Spagna che sono in vetta con tre e si affronteranno domani. In chiave azzurra, quindi, diviene ancora più importante il risultato della sfida di domani in vista dell’ultima partita di qualificazione degli azzurri nel girone contro la Croazia. Quale che sia il risultato di domani, ai croati contro l’Italia servirà necessariamente una vittoria. Nel primo tempo gli albanesi avevano chiuso meritatamente in vantaggio per 1-0, grazie ad un gol di Laci, e sfiorato più volte il raddoppio. Nella ripresa, invece, la Croazia ha dominato pareggiando prima con Kramaric e poi sfiorando più volte il secondo gol.

Quindi l’autorete di Gjasula e l’incredibile pareggio nel quinto minuto di recupero. Dalic, che schiera un 4-3-3, si affida all’esperienza di Luka Modric e Ivan Perisic ed alla qualità a centrocampo di Brozovic e Kovacic. Silvinho mette in campo uno speculare 4-3-3 ma mescola le carte rispetto alla sconfitta con l’Italia, inserendo Laci e Manaj. L’Albania parte subito forte, come contro l’Italia di Spalletti, sorprendendo gli avversari. Anzi, le aquile di Tirana mantengono il possesso palla e attaccano. Dopo 3′ Asslan pesca Manaj che dal limite impegna la difesa croata in affanno. All’11 arriva il meritato gol dell’1-0. Asani crossa dalla destra favorendo l’inserimento del centrocampista che di testa supera Livakovski sul primo palo. L’Albania si affida quindi al contropiede. Ci pensa Sutalo a fermate Bajrami in scivolata da ultimo uomo. Brozovic prova ad alleggerire la pressione con un tiro dal limite alla mezzora ma la reazione croata non va oltre.

Dopo pochissimo ancora Livakovic salva la Croazia. Modric perde palla. Asani libera Asllani in area ma il destro dell’albanese viene bloccato dal portiere croato. In chiusura le “aquile” sfiorano ancora il raddoppio: colpo di testa di Manaj che viene respinto ancora da Livakovic. Nella ripresa Dalic sostituisce Majer con Pasalic in attacco e Brozovic con Sucic a centrocampo. Proprio il neo-entrato sfiora il pareggio al 3′: il 21enne giocatore del Salisbrugo di sinistro impegna Strakosha. I croati spingono. al 12′ ci provano prima Sutalo e poi Petkovic. Dopo 2′ ci prova anche Modric ma l’Albania è un muro. Le aquile si affidano alle ripartenze con Asllani. Silvinho richiama Laci e inserisce Gjasula a centrocampo. Serve a poco.

La Croazia spinge. Al 29′ arriva il pareggio, meritato: Kovacic sfonda al centro con palla al piede e serve Budimir. Assist per Kramaric che supera un incolpevole Strakosha. Passano 2′ e l’Albania si sgretola: sfortunato tocco di Gjasula che, su una concitata azione di Budimir, realizza una sfortunata autorete. L’Albania, come contro l’Italia, trova energie insperate nel finale e spinge sulle ali dell’entusiasmo dei propri tifosi. La partita sembra finire. L’arbitro assegna sei minuti di recupero. Ma al 50′ arriva l’incredibile gol di Gjasula che, alla prima rete in nazionale, fissa il punteggio sul 2-2 finale.

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Tennis: Jasmine Paolini quinta nel ranking Wta

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Jasmine Paolini si conferma al quinto posto del ranking Wta. Pressoché invariate la prime 10 posizioni della classifica mondiale che vede in testa Iga Swiatek. Alle spalle della polacca la bielorussa Aryna Sabalenka, la statunitense Jessica Pegula e la kazaka Elena Rybakina. Dietro l’italiana la statunitense Coco Gauff, la cinese Qinwen Zheng e la statunitense Emma Navarro. Esce dalla top 10 la ceca Barbora Krejcikova (undicesima) a vantaggio della greca Maria Sakkari (nona) e della statunitense Danielle Collins (decima).

1. Iga Swiatek (POL) 10885 pts

2. Aryna Sabalenka (BLR) 8716

3. Jessica Pegula (USA) 6220

4. Elena Rybakina (KAZ) 5871

5. Jasmine Paolini (ITA) 5398

6. Coco Gauff (USA) 4983

7. Zheng Qinwen (CHI) 3980

8. Emma Navarro (USA) 3705 9. Maria Sakkari (GRE) 3416 (+1)

10. Danielle Collins (USA) 3178 (+1)

 

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Tennis: Sinner in testa al ranking Atp. nove italiani in top 100

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Jannik Sinner è saldamente al comando della classifica Ata. L’italiano guida con 11180 punti davanti il tedesco Alexander Zverev (6875) e allo spagnolo Carlos Alcaraz (6690), Quarto Novak Djokovic (5560). Invariate le prime 20 posizioni del ranking mondiale.

  • 1. Jannik Sinner (ITA) 11180
  • 2. Alexander Zverev (GER) 6875
  • 3. Carlos Alcaraz (SPA) 6690
  • 4. Novak Djokovic (SRB) 5560
  • 5. Daniil Medvedev (RUS) 5475
  • 6. Andrey Rublev (RUS) 4645
  • 7. Taylor Fritz (USA) 4060
  • 8. Hubert Hurkacz (POL) 4060
  • 9. Casper Ruud (NOR) 4010
  • 10. Grigor Dimitrov (BUL) 3965
  • 11. Alex De Minaur (AUS) 3655
  • 12. Stefanos Tsitsipas (GRE) 3390
  • 13. Tommy Paul (USA) 3005 14. Holger Rune (DAN) 2780
  • 15. Sebastian Korda (USA) 2585
  • 16. Frances Tiafoe (USA) 2560
  • 17. Ben Shelton (USA) 2490
  • 18. Ugo Humbert (FRA) 2370
  • 19. Lorenzo Musetti (ITA) 2345
  • 20 Jack Draper (GBR) 2315

Primo degli azzurri, dopo Sinner, è Lorenzo Musetti che è 19mo.

Ma sono ben nove gli italiani tra i primi 100:

  • Flavio Cobolli (32)
  • Matteo Arnaldi (33)
  • Luciano Darderi (41)
  • Matteo Berrettini (43)
  • Lorenzo Sonego (50)
  • Fabio Fognini (78)
  • Luca Nardi (86)

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Sinner tifoso eccellente spinge l’Italia, Olanda battuta

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Forse ispirati dal sostegno del tifoso eccellente Jannik Sinner, che la sera prima, a cena, aveva anche tenuto un discorso alla squadra, a Bologna Matteo Berrettini e Flavio Cobolli non hanno tradito le attese, e battendo rispettivamente Botic Van de Zandschulp e Tallon Griekspoor hanno regalato all’Italia il successo sull’Olanda e anche la certezza del primato nel girone che ha dato loro l’accesso alle finali di Coppa Davis che si svolgeranno a Malaga, dove è presumibile che il n. 1 del mondo ci sarà non solo per fare il tifoso. L’obiettivo dell’Italtennis, nemmeno tanto nascosto, è di riconquistare l’insalatiera, intanto i successi dell’Unipol Arena sono un bel viatico sulla via della speranza di farcela.

Ad aprire le danze è stato Berrettini, che a fine partita per prima cosa è andato ad abbracciare proprio Sinner, con il quale prima del match aveva chiacchierato a lungo, e la cui presenza, ha poi spiegato Matteo, “mi ha dato una bella spinta e anche un po’ di pressione. Ma Jannik – ha aggiunto parlando a Super Tennis – è stato la ciliegina di una settimana spettacolare”. Per poi aggiungere che a Malaga “ci proveremo con tutto noi stessi e spero di esserci. Abbiamo il giocatore più forte del mondo, la squadra più compatta del mondo e il tifo più caldo del mondo”.

Intanto battere Van de Zandschulp in 2 ore e 22′ di gioco, è stato più complicato del previsto perché il tennista romano ha vinto in rimonta dopo aver ceduto al rivale il primo set, perso per 6-3. In campo non c’era il Berrettini migliore, che però è stato capace di riprendersi l’incontro, nonostante nel secondo set abbia sprecato troppo, leggi sei palle break. Tutto ciò non gli ha comunque impedito di imporsi per 6-4, per poi ripetersi, con identico punteggio, nel terzo set. “Tutta la squadra mi ha spinto al successo – ha poi voluto sottolineare Matteo -. E poi sarà l’aria di casa, il pubblico, il fatto che giocare davanti a voi è speciale e che l’ho sognato fin da quando ero bambino.

Oggi mi aspettavo un match difficile, e il mio avversario mi ha sorpreso in positivo ma alla fine era un break, sapevo che dovevo stringere i denti e provare a strapparne uno, e così è stato nel secondo mentre nel terzo me ne sono serviti due. Sono orgoglioso di come ho lottato oggi perché così è davvero speciale”. Sorride anche l’esordiente Flavio Cobolli che, contro Griekspoor, ha vinto di testa e di cuore. Il romano è sceso in campo dopo il successo dell’amico Matteo Berrettini su Botic Van de Zandschulp, contro il numero 1 olandese Tallon Griekspoor. E ha iniziato al meglio, vincendo il primo set al tie-break 7-4.

Ma l’olandese ha allungato il match al terzo set, in cui è stato bravo a sapersi isolare da cori, tamburi e assordanti trombette, ma alla fine non è stato abbastanza per vincere. Cobolli, che ha evidenziato progressi concreti, ha chiuso il match con un diritto lungolinea da sinistra che per l’azzurro e tutto il pubblico è stato anche un grido di vittoria. “Ho realizzato il sogno che avevo da bambino – le parole del giovane romano -, sono contento e fiero di me stesso. Questa non è la vittoria mia, ma di squadra. Senza il calore e supporto di tutti non sarebbe finita così. Sinner? Prima della partita mi ha detto di divertirmi, detto da lui è molto importante per me”.

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