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Cronache

La strage di Nassirya venti anni fa, il ricordo di Margherita

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Era il 12 novembre di 20 anni fa quando un camion carico di 400 chili di tritolo e di liquido infiammabile venne lanciato contro l’ingresso della base Maestrale a Nassirya, dove c’era il quartier generale di Carabinieri ed Esercito italiano. Una tragedia: 28 morti, 19 erano italiani. Dodici Carabinieri, 5 militari dell’Esercito, un cooperante internazionale, un regista. Un bilancio che poteva essere addirittura peggiore se il carabiniere di guardia all’ingresso della base Andrea Filippa non avesse impedito agli attentatori di entrare. In Italia erano le 8,40, in Iraq due ore più tardi. La notizia deflagrò nelle redazioni, eravamo tutti sconvolti. Man mano arrivavano i dettagli, i nomi dei caduti. Fra loro c’era Giuseppe Coletta, un carabiniere bravo e sensibile. Lo conoscevo perché era normalmente di stanza nella Caserma intitolata al Genarale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Un ragazzo educato, simpatico, buono, che ritenevo un amico: mi mandarono a seguire. E scoprii subito che si era dato tanto da fare in Iraq: distribuiva quello che poteva ai bambini iracheni, aveva raccolto fondi per aiutare gli ospedali per bambini, provava a dare sollievo ai più fragili, vittime di una guerra insensata come tutte le guerre. E conobbi Margherita, sua moglie. Una giovane, piccola donna coraggiosa, che aveva perso per davvero l’altra metà della sua mela. Fu subito empatia, una stima profonda per lei unita al dolore di aver perso un amico. Margherita nella vita ha attraversato ogni dolore possibile con una serenità che è solo di chi è davvero grande ed è per questo che vi propongo quello che oggi ha scritto su Facebook per ricordare Giuseppe e non solo. E, cara Margherita, davvero Nassirya sarà sempre storia anche senza medaglia. Per noi Giuseppe e tutti gli altri caduti meritavano più della medaglia.

Nasiriyah, 12 Novembre 2003 – 2023
“Beati gli operatori di Pace perché saranno chiamati figli di Dio”
Queste parole di Gesù in te hanno trovato compimento. Ecco cosa sei stato, un operatore di Pace in ogni istante della tua breve ma intensa vita. Non c’è più lutto, né lamento nella mia anima, ma solo fierezza e gratitudine  per l’uomo meraviglioso che sei stato. Continua da lassù, insieme al nostro Paolo,  la tua opera di Pace, Giuseppe, Brigadiere dei Bambini. Proteggi  e veglia sulle piccole creature che da dove ti  trovi adesso, puoi aiutare ancora di più. Sei stato un uomo che non si è mai risparmiato sempre presente e disponibile per chiunque ne avesse bisogno …La semplicità delle piccole grandi cose , dei gesti gratuiti fatti con amore ti contraddistinguevano ,unitamente alla tua testardaggine nel raggiungere gli obiettivi che ti eri  prefissati. Di te, qui sulla terra, resta la bellezza di un cuore semplice, limpido, umile, di un uomo coraggioso e dal sorriso coinvolgente. Tutti coloro che ti hanno conosciuto sono testimoni di questo. 20 anni, 30, 40…non scalfiranno il tuo ricordo , non offuscheranno il senso alto, immenso, del tuo sacrificio avvenuto in  quella martoriata terra Irackena, a Nasiriyah. Vivrà sempre, in ogni gesto gentile, di bene, di amore verso i piccoli e gli ultimi. Nulla andrà perso del bene che hai compiuto…

 

 

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Cronache

Imprenditore campano arrestato in Gallura per frode fiscale

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Avrebbe occultato beni mobili e somme di denaro per oltre 450mila euro e trasferito la sua attività commerciale da Cava De’ Tirreni a Santa Teresa di Gallura per sottrarre i suoi averi al recupero forzoso: un affermato imprenditore campano di 60 anni, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta, frode fiscale e reati tributari. Firmato anche un decreto di sequestro preventivo dei beni finalizzato alla confisca. Le indagini che hanno portato all’applicazione della misura cautelare nei confronti dell’industriale, molto conosciuto nella provincia di Salerno, sono partite dalla Procura di Tempio Pausania e affidate alla tenenza della Guardia di Finanza di Palau e altri reparti. E’ stato così possibile ricostruire la vicenda fiscale dell’imprenditore attivo nel settore del commercio di abiti da cerimonia. A Santa Teresa di Gallura, attraverso il figlio, gestiva un bar ristorante, dichiarato poi fallito nel luglio del 2021.

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Cronache

Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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