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La sorella di Giulia Tramontano, Impagnatiello disse che era pazza

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Non riusciva a mangiare più nulla. Tutto aveva un sapore “strano”, il latte appena aperto, la verdura e l’acqua sapeva di ammoniaca. A ciò si aggiungeva un mal di stomaco perenne e il dolore di una relazione che non andava: il padre del figlio che aveva in grembo, oltre a cercare di farla passare per “pazza” e paranoica, la tradiva ed era assente e il loro rapporto si trascinava tra alti e molti bassi, la solitudine e le menzogne. A descrivere una relazione durata solo pochi mesi è stata Chiara Tramontano, testimone oggi a Milano al processo per l’omicidio di sua sorella di Giulia, uccisa lo scorso maggio al settimo mese di gravidanza da Alessandro Impagnatiello.

Il 30enne, come ha ribadito la difesa, chiederà l’accesso alla giustizia riparativa. Senza mai scomporsi, e anche trattenendo le lacrime, Chiara, un dottorato in nanomedicina all’estero, ha ripercorso passo a passo la storia di coppia tra la sorella e il barman. Il quale, per l’accusa, prima ha cercato di far morire la compagna somministrandole giorno dopo giorno piccole dosi di topicida e poi, quando non ha più saputo gestire la sua doppia vita sentimentale, l’ha accoltellata e ha cercato di bruciare e far sparire il corpo. Mentre lui, in gabbia, è stato tutto il tempo con lo sguardo a terra e la testa semi-nascosta, Chiara, che mai lo ha chiamato per nome ma sempre “imputato”, ha descritto una convivenza ‘tossica’ su cui lei aveva espresso il suo “disappunto” per le continue “vessazioni”, il nascondere “indizi” e l’esistenza di una situazione “psicologica pesante, volutamente creata”.

Due mesi prima di rimanere incinta, nell’ottobre 2022, Giulia aveva scoperto del tradimento tramite delle cuffiette che, collegate all’iPad, le hanno permesso di localizzare Impagnatiello: ogni giorno si recava sempre nello stesso posto. Ha parlato poi della foto inviata dalla sorella con il test di gravidanza positivo: dall’immagine “vedevo le sue lacrime e le chiesi se erano di gioia o di paura. La sua paura era per come lui avrebbe accolto la notizia. Ed era una brutta notizia perché il bambino non era gradito. Lei era infelice e triste perché già si sentiva mamma”.

Lui all’inizio non lo voleva, poi ha cambiato idea e poi l’ha ricambiata ancora. Ma era troppo tardi: non si poteva più abortire anche se lei non avrebbe voluto “vedere negli occhi dei figlio quelli di chi le aveva provocato tanto dolore”. Quindi, la decisione di tenere il piccolo, di chiudere con Impagnatiello e crescerlo da sola. Con suo papà e futuro nonno – a cui avrebbe voluto fare la sorpresa con un pacchettino mai aperto con dentro un ciuccio – che le aveva assicurato “noi ti sosterremo”. “‘Era una storia in cui c’erano tanti dubbi, – ha proseguito -, tante incertezze, episodi sospesi con un ‘poi ne parliamo’. Ma lei era innamorata…”.

Oltre ai preparativi per accogliere il neonato, ha ricordato di quando Giulia, per l’ultima volta, è andata a Napoli ovviamente senza il compagno il quale, per altro, faceva di tutto per “allontanarla dalla famiglia”, e “isolarla”. “L’avevo lasciata con il pancino e l’ho ritrovata con un gran pancione – ha proseguito – . È stata l’ultima volta che mangiammo tutti insieme a casa. Lì ho detto che avrei smesso di fare il giudice di quella storia e avrei supportato solo mia sorella”.

Delle menzogne di Impagnatiello ha parlato anche un ex collega all’Armani Hotel: “nessuno di noi conosceva la sua doppia vita. Lui a seconda di quello che gli conveniva raccontava della pazzia di Allegra che voleva stare con lui e della pazzia di Giulia che voleva stare con lui”. Il teste ha riferito che sul lavoro diceva che “la madre era malata terminale”, ma non era vero, e poi “rubava oggetti, al bar, al ristorante e in cucina” come alcuni “coltelli molto costosi che erano in una cassaforte e che poi sono ricomparsi”.

Inoltre ha ricostruito l’incontro-confronto tra Giulia e Allegra, le preoccupazioni di quest’ultima per l’incolumità dell’altra che infatti in quelle ore era stata uccisa. Ha parlato di come il barman si era presentato quel giorno nel locale: “sguardo perso nel vuoto, e in silenzio”. Ha rammentato della sua paura per Allegra che, quella sera, lui e la fidanzata hanno scortato a casa in macchina fino al portone sfuggendo a Impagnatiello, che la stava aspettando in strada per parlarle. In aula infine una vicina di casa ha raccontato che il 30 maggio, tre giorni dopo l’efferato delitto, lui era scoppiato in lacrime perché Giulia era scomparsa e lei lo aveva rincuorato. Una messinscena che il giorno dopo si è sgretolata con la sua confessione.

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Urban Award, Comune di Napoli premiato per mobilità sostenibile

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Per le iniziative avviate nel campo della mobilità sostenibile e per l’attività di mecenatismo legata alle piste ciclabili, il Comune di Napoli ha ottenuto il terzo premio dell’Urban Award. Giunto all’ottava edizione, l’Urban Award è organizzato da Viagginbici.com e Luxurybikehotels.com con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. E proprio nel corso della 41esima Assemblea nazionale dell’Anci, a Torino c’è stata la consegna dei riconoscimenti a cui hanno preso parte, tra gli altri, il giornalista e scrittore Marino Bartoletti, che è l’ambassador del premio, e Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la Notizia e pioniere del ciclismo sostenibile. A ritirare il premio per il Comune di Napoli il capo di Gabinetto Maria Grazia Falciatore.

La giuria ha inteso premiare, in particolar modo, la scelta dell’Amministrazione comunale di puntare sui percorsi riservati alle bici, anche attraverso progetti come “Adotta una ciclabile”, coinvolgendo e responsabilizzando i cittadini e creando una cultura sul tema della mobilità dolce. “Stiamo investendo sulla mobilità su più fronti, dal potenziamento del trasporto pubblico con le nuove linee metropolitane alla mobilità su due ruote. In questo caso – ha spiegato il sindaco Manfredi – dobbiamo fare i conti anche con le criticità specifiche della città di Napoli. Abbiamo un programma molto ampio di espansione delle piste ciclabili con la realizzazione di 38 chilometri di nuovi percorsi distribuiti nelle aree Est, Ovest e Nord, ma è anche importante manutenere e gestire quelli che già stati realizzati. Lo stiamo facendo anche attraverso accordi con i privati, il contributo è determinante per realizzare questa componente importante della mobilità dolce, di cui la città bisogno”.

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Vento forte, collegamenti difficili per Ischia e Procida

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Il maltempo che continua ad imperversare in questi giorni rende anche oggi molto difficili i collegamenti marittimi nel golfo di Napoli dove, da stanotte, soffia un vento forte di Ponente. Fermi dunque nei porti tutti gli aliscafi e cancellate le relative corse programmate da Napoli Molo Beverello da e per i porti di Forio, Casamicciola, Ischia Porto e Procida così come quelli da Pozzuoli per Procida. Numerose anche le corse sospese delle navi per Ischia e Procida effettuate, sia da Napoli Porta di Massa che da Pozzuoli: le due isole restano attualmente collegate solo da pochi collegamenti operati coi traghetti. Probabili ulteriori cancellazioni anche per il resto della giornata così che per chi deve viaggiare oggi per mare è consigliabile consultare preventivamente call center e siti delle compagnie di navigazione per accertarsi della regolarità del servizio.

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Ancora freddo e vento, ma nel fine settimana migliora

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Ancora freddo e venti forti, soprattutto al Centro Sud, ma nel fine settimana si prevede un miglioramento. Lo indica Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it. “Nelle prossime ore imperverserà ancora la burrasca sul Medio Adriatico e tra Mar Ligure e Tirreno settentrionale in successivo spostamento verso il Tirreno centrale e meridionale”, si legge nella nota.

“Dopo i marosi eccezionali della notte, oltre i 7-8 metri tra Liguria di Levante e Toscana, presenti ancora al largo, anche nelle prossime ore avremo onde di 4-5 metri davanti alla Sardegna occidentale e tra Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. Anche il mare Adriatico sarà a tratti agitato con un venerdì 22 decisamente difficile per le condizioni meteomarine. Nel weekend – rileva Sanò – tutto tornerà più tranquillo”. Nelle prossime ore sono attesi ancora vento forte e rovesci “su buona parte del Centro-Sud, più diffusi nelle zone interne delle regioni tirreniche, ma in parziale sfondamento anche verso le adriatiche.

I cumulati più importanti si prevedono su Lazio, Campania e Calabria”. Con lo spostamento della perturbazione verso i Balcani, dalla sera di venerdì 22 novembre si prevede un miglioramento generale, anche se sabato 23 è atteso un calo delle temperature minime, fino a -5°C nella Pianura Padana e fino a -3 e -4 gradi a Torino e Milano. Per domenica 24 novembre nuvoloso con qualche pioggia sul settore occidentale, conseguenza di una nuova perturbazione nel Nord Europa.

Nel dettaglio Venerdì 22: al Nord soleggiato, gelo al mattino; al Centro venti di tempesta specie fino al primo mattino, maltempo sulle tirreniche, neve sull’Appennino; al Sud maltempo, venti molto forti. Sabato 23: al Nord soleggiato, gelo al mattino; al Centro soleggiato, venti in attenuazione, più freddo; al Sud soleggiato, venti in attenuazione, calo termico. Domenica 24: al Nord nuvoloso con pioviggine in Liguria; al Centro da poco nuvoloso a nuvoloso, al Sud soleggiato.

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