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La Salernitana in crisi: il disastro della gestione Colantuono dopo l’addio di Martusciello

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La Salernitana vive uno dei momenti più critici della sua stagione, culminato nella pesante sconfitta per 4-0 contro un Sassuolo in grande forma, ora al comando della classifica. La terza vittoria consecutiva dei neroverdi evidenzia il divario abissale tra una squadra ben orchestrata e una Salernitana che sembra aver perso ogni identità di gioco sotto la guida tecnica di Stefano Colantuono.

Un cambio di panchina senza risultati

L’arrivo di Colantuono, chiamato a sostituire Giovanni Martusciello, si sta rivelando un completo disastro. Sotto il profilo del gioco, la Salernitana appare incapace di esprimere idee tattiche convincenti, mentre sul piano dei risultati il bilancio è altrettanto negativo.

La disfatta contro il Sassuolo ne è un esempio lampante. Nonostante due buone occasioni nel primo tempo con Amatucci e Wlodarczyk, gli errori individuali e la mancanza di organizzazione difensiva hanno compromesso qualsiasi possibilità di ottenere un risultato positivo.

Il confronto con Martusciello

L’esonero di Giovanni Martusciello, spinto alle dimissioni da una società incapace di supportarlo con una campagna acquisti all’altezza, appare oggi una scelta controproducente. Nonostante le difficoltà di mercato, l’ex allenatore era riuscito a costruire una squadra capace di lottare e proporre un gioco organizzato. La sua gestione, pur con le sue difficoltà, aveva dato una minima stabilità a un gruppo privo di rinforzi di qualità.

Colantuono, al contrario, non è riuscito a imprimere un’identità alla squadra, che ora sembra completamente smarrita.

La disfatta contro il Sassuolo

La gara contro il Sassuolo ha messo in evidenza tutte le lacune della nuova gestione tecnica. La Salernitana ha resistito per 64 minuti prima di capitolare su un errore fatale di Fiorillo, che ha consentito a Berardi di servire Pierini per il vantaggio neroverde.

Da quel momento, la squadra di Colantuono è crollata: Laurienté ha raddoppiato all’82’, Moro ha firmato il tris su rigore e Thorstvedt ha completato la goleada nei minuti di recupero.

Futuro incerto

A questo punto, la società dovrà interrogarsi sulle scelte fatte, perché il rischio di vedere la Salernitana sprofondare ulteriormente è sempre più concreto.

Le voci dei tifosi si fanno sempre più insistenti: sarebbe stato meglio continuare con Martusciello, che, pur con mezzi limitati, aveva dimostrato di saper tirare fuori il meglio da un organico carente.

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Coppa Davis: Italia in finale per la seconda volta consecutiva

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In doppio o in singolare, Matteo Berrettini e Jannik Sinner non tradiscono. Dopo aver eliminato in coppia la ostica Argentina, il romano e l’altoatesino, cosi’ diversi e cosi’ simili, prendono per mano l’Italtennis per regalarle la seconda finale consecutiva. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Jose’ Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno.

Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti e’ stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di una partita mai in bilico. “Iniziare avanti 1-0 e’ diverso, grazie Matteo (Berrettini, ndr) e a tutti gli italiani qui – ha detto a caldo il fuoriclasse di San Candido – E’ bello tornare in finale. la Davis mi da’ una delle sensazioni migliori di sempre, e’ stato un match difficile oggi, sono felice di come sia andata”.

“Qui e’ come giocare in Italia – ha ammesso Berrettini – Adoro giocare in Davis, mi piace qeusta atmosfera, spero di giocare ancora di piu’ in nazionale nei prossimi anni”. “Matteo e Jannik hanno espresso un livello di tennis incredibile, ma abbiamo ancora uno step da fare”, ha sottolineato il capitano Filippo Volandri proiettandosi verso la finale di domani contro l’Olanda (ore 16).

Olanda che domani, contro i campioni uscenti, vivra’ la sua prima finale in Davis della sua storia. Fa bene Sinner ad avvertire che nel tennis non esiste nulla di scontato: dopo aver eliminato la Germania, gli Oranje di Haarhuis daranno di certo tutto in campo: Tallon Griekspoor, n.40 Atp, Botic van de Zandshulp, 80, e il doppista Wesley Koolhof, alla sua ultima apparizione da professionista, non saranno clienti facili. L’Italia pero’ ha un Sinner in piu’ nel motore, un campione che sta tornando come Berrettini, un ottimo giocatore come Lorenzo Musetti e la coppia Bolelli-Vavassari pronta all’occorrenza.

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Coppa Davis, Sinner: è stata dura, magnifico tornare in finale

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“E’ stata dura ma con tanti tifosi italiani in tribuna e un’atmosfera così è piu’ facile far bene”: lo ha detto Jannik Sinner dopo il successo su Alex De Minaur che ha regalato all’Italia la seconda finale di Coppa Davis di fila. “Matteo ha lottato e portato il primo punto, io volevo chiudere ed è andata bene”, ha aggiunto, “è magnifico essere di nuovo in finale dopo un anno. Daremo il 100% con l’Olanda e vedremo come andra’”. “Grazie mille a tutti!”, ha aggiunto in italiano rivolgendosi al pubblico. Sinner si conferma bestia nera di De Minaur: il punteggio di 6-3, 6-4 e’ stato più combattuto del 6-3, 6-0 della finale di Davis di un anno fa e speculare al 6-3, 6-4 rifilato all’australiano alle Finals di Torino. L’altoatesino ha una striscia aperta di vittorie in singolare (13, complessivamente sono 72 nel 2024) e in Davis non perde da due anni ed e’ reduce da 8 successi di fila tra singolo e doppio.

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Coppa Davis: Sinner batte De Minaur, Italia in finale

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L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.

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