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Cronache

La paranza dei Banchi Nuovi e gli agguati a Napoli: arrestati 6 giovani per un triplice tentato omicidio

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Con passamontagna e armi in pugno, un gruppo di sei giovani, tutti ventenni, ha seminato terrore nel cuore della città. L’azione criminale, organizzata con precisione, ha portato a un triplice tentato omicidio con l’aggravante del metodo camorristico. Gli arresti, avvenuti ieri, sono stati convalidati dal gip del Tribunale di Napoli.

Lo scorso 27 giugno, quaranta minuti dopo la mezzanotte, Luigi Ammendola e Cristian Uccello hanno aperto il fuoco. Ad accompagnarli sul posto, due complici che hanno garantito loro la fuga, mentre un quinto soggetto ha indicato le vittime. Un sesto membro del gruppo, un ragazzo albanese, ha coperto la ritirata strategica, portando i colpevoli in un covo a Sparanise, nel Casertano. Qui, i due hanno potuto ripulirsi dalle tracce di polvere da sparo prima di ritornare alla loro zona di competenza.

Il bersaglio dell’agguato era il 22enne Nunzio Saltalamacchia e un suo amico. Tuttavia, nella sparatoria è stato gravemente ferito anche Alessio Bianco, un pizzaiolo incensurato di 25 anni, che nulla aveva a che vedere con la logica di prepotenza e violenza alla base dell’attacco. Alessio, colpito alle spalle mentre cercava di scappare, si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Secondo le indagini, coordinate dal pm anticamorra Celestina Carrano e condotte dal capo della Mobile Giovanni Leuci, l’agguato è stato organizzato da Salvatore Delle Rosse, nipote di un boss dei Quartieri Spagnoli. A guidare gli scooter degli assassini sarebbero stati Emanuele Caiazzo e Giuseppe Cavaliere. Il giovane albanese ha fornito supporto logistico dopo l’attacco.

Le ragioni dell’agguato risiedono in un litigio precedente tra Saltalamacchia e Delle Rosse, legato a questioni di territorialità e, probabilmente, alla frequentazione di una ragazza del posto. Inoltre, potrebbero esserci state tensioni per il controllo di una piazza di spaccio in una zona turistica, a pochi passi dal complesso monumentale di Santa Chiara, spesso frequentata da turisti e cittadini.

La brutalità dell’attacco e la ferocia dimostrata dai giovani coinvolti evidenziano un allarmante incremento della violenza giovanile legata alla criminalità organizzata. Il gruppo, noto come la “paranza di via Banchi nuovi” o la “paranza di Santa Chiara”, è ora al centro di un’inchiesta che potrebbe avere ripercussioni significative sulla sicurezza nella zona.

Gli arrestati, tutti legati alla zona di via Sedile di Porto, un’area da tempo segnalata per la presenza di soggetti in odore di criminalità organizzata, dovranno rispondere di gravi accuse. È possibile che gli indagati, assistiti dal penalista Francesco Esposito, ricorrano al Riesame.

L’agguato del 27 giugno rappresenta un’ennesima dimostrazione della pericolosità delle faide interne alla criminalità organizzata a Napoli. La risposta delle forze dell’ordine e della magistratura è stata rapida e decisa, ma il problema della violenza giovanile e della criminalità resta una sfida aperta per la città. L’arresto di questi sei giovani è solo un passo verso la giustizia, ma serve un impegno continuo per garantire la sicurezza e la legalità in tutte le aree di Napoli.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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