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Cronache

La morte di Sharon: il Ros scava nel suo smartphone

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Puntano anche sull’analisi dei contenuti del suo cellulare, oltre che di quello del compagno, le indagini per far luce sull’ omicidio di Sharon Verzeni, la donna di 33 anni uccisa a coltellate dieci minuti prima dell’una della notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio scorsi mentre camminava, com’era solita fare, a Terno d’Isola, in via Castegnate, nel Bergamasco. Chi indaga ha eseguito una ‘copia forense’ del cellulare della vittima, così pure di quello del compagno Sergio Ruocco, che si trovava a letto a dormire quando Sharon è stata uccisa in strada (alibi confermato da due telecamere di vicini di casa che inquadrano anche le strade attorno alla loro abitazione).

Questa copia consentirà ai carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo, della compagnia di Zogno e dei loro colleghi del Ros di ricostruire anche eventuali file o messaggi che erano stati magari cancellati tempo addietro dallo smartphone. Da quanto è stato possibile sapere, comunque, le prime analisi non avrebbero fatto emergere un particolare uso del cellulare da parte di Sharon: poche chat, poche telefonate e qualche giochino che ogni tanto la donna utilizzava, come pare anche poco prima di uscire di casa per l’ultima volta (dettaglio che ha riferito il compagno).

La vita di Sharon era concentrata sulla casa condivisa con il compagno a Terno d’Isola, dove la coppia abitava da tre anni (lei era originaria di Bottanuco, dove vivono ancora i genitori e dove ora si è trasferito anche il compagno, visto che l’abitazione è sotto sequestro), e sul lavoro come barista che aveva da un anno: prima aveva lavorato come estetista in un locale di Borgo Santa Caterina, uno dei quartieri più centrali di Bergamo.

I colleghi, attuali e passati, l’hanno descritta come una ragazza tranquilla, gentile con la clientela, sempre disponibile e piuttosto riservata. Anche i familiari e i conoscenti hanno confermato ai carabinieri che Sharon non aveva una vita sociale molto intensa: tra le sue passioni c’era la lettura, leggeva in media un libro al mese preso in prestito alla biblioteca di Terno, e da qualche tempo anche le passeggiate consigliate dalla dietologa per perdere qualche chilo. Passeggiate che a luglio Sharon aveva preferito fare soprattutto di sera perché c’è più fresco e alle quali era spesso accompagnata dal compagno. La speranza è che il Ros riesca a recuperare qualche elemento magari cancellato e che possa tornare utile alle indagini.

La prossima settimana i carabinieri del Ris di Parma dovrebbero invece inviare a Bergamo i risultati degli accertamenti sui campioni prelevati durante l’autopsia, sui vestiti di Sharon e su alcuni coltelli, nella speranza possa saltare fuori qualche traccia di materiale genetico diverso da quello della vittima. È intanto emersa l’identità di una donna che per prima ha visto Sharon a terra accoltellata: un’automobilista che è passata proprio a mezzanotte e cinquanta in via Castegnate. Ha visto Sharon a terra ma, impaurita e pensando a una sbandata, ha prima proseguito e poi è tornata indietro: a quel punto c’era già un’altra coppia di automobilisti che soccorreva la trentatreenne. L’automobilista non avrebbe però visto persone sospette allontanarsi.

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Maltempo: temporali e forti venti, allerta gialla in 10 regioni

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Una vasta perturbazione, attualmente centrata sull’area balcanica, determinerà un graduale inasprimento delle condizioni di maltempo sull’Italia, con precipitazioni sparse sul territorio, specie settori adriatici, più diffuse e persistenti su Emilia-Romagna e Marche. Inoltre, la formazione di un’aera di bassa pressione sul basso Tirreno genererà una intensificazione dei venti nord-orientali sui settori adriatici centro-settentrionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna e Marche, dalla mattinata, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Abruzzo e Molise, specie settori costieri, e su Campania, Puglia e Basilicata. Tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, dal primo mattino di domani, venti da forti a burrasca nord-orientali, su Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche, specie su settori costieri e appenninici, con mareggiate sulle coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani allerta gialla su parte di Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, sugli interi territori di Molise, Basilicata e Puglia, su parte di Campania e Sardegna.

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Cronache

Auto contro scooter, omicidio volontario dopo una lite

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Un incontro, questa volta casuale. Gli animi che si scaldano, ancora, per quella relazione sentimentale con sua sorella che proprio non gli andava giù. Il finestrino della sua auto frantumato con un martelletto, la rabbia che monta e l’inseguimento dello scooter a bordo del quale viaggiavano i due rivali. Infine la tragedia provocata da una collisione, a quanto pare voluta, che trasforma un diciannovenne nell’assassino di un ventenne. E’ il drammatico epilogo di una lite che andava avanti da qualche mese, caratterizzata anche da altri episodi su cui adesso si sta cercando di fare luce, la morte di Corrado Finale, speronato mentre era in fuga su uno scooter con un altro giovane che, per fortuna, è rimasto solo ferito. Contrariamente a quanto si era pensato in un primo momento non si è trattato di un incidente, uno dei tanti che funestano i weekend, ma di un atto voluto, deliberato, finalizzato a punire quei giovani suoi rivali.

E così ha trasformato la Fiat 500 in un ariete, facendo carambolare a terra i ragazzi che prima finiscono con lo scooter contro un palo e poi su una fioriera. Le condizioni di Corrado, disarcionato dal Beverly, sono sembrate subito molto gravi. E, purtroppo, il suo decesso è sopraggiunto poco dopo, per le gravi ferite riportate. Sarà l’esame autoptico disposto dalla Procura di Napoli Nord, a fornire l’esatta causa della morte. L’altro centauro, il ragazzino protagonista dell’osteggiata liaison amorosa, invece se l’è cavata: la sua prognosi è di 30 giorni, ma è vivo. E’ stato proprio lui a raccontare ai carabinieri la dinamica dell’accaduto (peraltro confermata dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite dagli investigatori), insieme con il movente: una relazione sentimentale contrastata con la sorella del 19enne fermato il quale, dopo l’incidente, si è allontanato senza prestare soccorso alcuno.

Solo successivamente si è consegnato in caserma accompagnato dall’avvocato. Ieri, l’investitore, che viaggiava su una Fiat 500, al termine dell’interrogatorio è stato sottoposto a fermo, non per omicidio stradale, come sembrava logico in un primo momento, ma per i ben più gravi reati di omicidio volontario e tentato omicidio. Nell’auto c’era anche la sorella la quale ha confermato la lite che da mesi andava avanti tra il fratello e il fidanzatino. In caserma, davanti al pm, sono stati convocati e ascoltati anche alcuni parenti del sopravvissuto. Uno ha fatto riferimento a un grave episodio risalente a qualche settimana fa, quando è stata lanciata una bottiglia incendiaria contro il portone della sua abitazione. Un episodio inquietante ma non denunciato. Secondo questa persona sarebbe stato proprio quel giovane fermato l’autore del gesto intimidatorio, ma lui, che ha reso dichiarazioni parzialmente confessorie, ha smentito di avere compiuto quell’attentato. Sequestrati per le perizie la vettura, il parafango bianco di una Fiat 500 trovato su via del Mare, teatro dell’incidente, e lo scooter sul quale viaggiava la vittima.

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Coppia aggredita in casa a Napoli, arrestati due loro parenti

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Sono ritenuti responsabili di avere aggredito con il volto coperto due coniugi, loro parenti, al culmine di una lite familiare, le due persone arrestate con l’accusa di tentato omicidio e lesioni gravi dalla Squadra Mobile che hanno indagato sulla vicenda coordinata dalla Procura di Napoli (VII sezione, pm Alessandra Cataldi, procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli). I fatti contestati risalgono al maggio del 2023 quando marito e moglie vennero aggrediti in casa. Lui finì in ospedale con numerose ferite da arma da punta e taglio per cui fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

L’uomo si mostrò reticente con la Polizia di Stato, riferendo agli agenti di essere stato aggredito da 4-5 persone travisate giunte a bordo di scooter e non fornendo altri particolari utili alla loro identificazione. Solo quasi un mese dopo, il 16 giugno, la moglie si è presentata, spontaneamente, in Questura dove, oltre a esporre quanto subìto , riferì anche che ad aggredire lei e il marito erano stati i suoi cugini, . Una versione dei fatti confermata anche dal marito, qualche giorno dopo. Il movente dell’aggressione venne inquadrato dagli investigatori della Squadra Mobile in screzi in famiglia che videro protagonisti zii, nipoti e cugini.

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