La Juventus vince con il brivido finale, 1-0 alla Fiorentina grazie ad una rete di Rabiot nel primo tempo. I bianconeri agguantano il nono posto e si portano a un punto dalla coppia Torino-Udinese. Ma i viola recriminano per il gol del pari di Castrovilli annullato dal Var allo scadere. Non solo i due grandi ex Chiesa e Vlahovic, Allegri lancia pure Di Maria: i bianconeri si schierano con il tridente delle meraviglie, passando al 3-4-2-1 come sistema di gioco.
L’influenza blocca Cuadrado e c’è De Sciglio sulla corsia di destra, mentre sull’out mancino gioca il solito Kostic con Locatelli-Rabiot coppia in mediana. Il tecnico, però, non tocca nulla in difesa, con i tre brasiliani Danilo, Bremer e Alex Sandro davanti a Szczesny. Anche Italiano propone una novità in attacco: rinuncia a una punta pura come Jovic o Cabral, entrambi in panchina, e sceglie i più mobili Ikoné, Kouamé e Gonzalez per non dare punti di riferimento.
Amrabat fa il regista tra Bonaventura e Duncan, in difesa lo squalificato Igor è sostituito da Ranieri, piazzato in mezzo con Milenkovic e con Dodò e Biraghi confermati come terzini. Nello spicchio per i tifosi ospiti sono soltanto un centinaio i viola, complice la protesta del tifo organizzato per il caro biglietti allo Stadium. L’arbitro Fabbri ha subito tanto lavoro, tra il giallo da record a Rabiot per un intervento commesso dopo 29 secondi e le scintille Ranieri-Di Maria. I ritmi sono subito alti, la prima occasione della gara è della Juve al 12′: retropassaggio ‘folle’ di Gonzalez, il sinistro del Fideo è deviato sul secondo palo e Kostic calcia fuori da pochi passi. E’ ancora il serbo ad avere una grande palla gol, questa volta su svarione di Milenkovic, ma Terracciano respinge in corner.
I viola provano con le ripartenze ma non si presentano mai dalle parti di Szczesny, il vantaggio della Juve arriva al 34′: cross di Di Maria, testa di Rabiot e parata del portiere della Fiorentina, ma il pallone ha oltrepassato la linea e il gol è convalidato. Gli ospiti reagiscono subito, sul tiro a botta sicura di Ikoné è fondamentale la deviazione di Locatelli. Nella ripresa i viola hanno un approccio decisamente migliore, anche se su due cross tagliati non arriva la deviazione vincente. I bianconeri si salvano e in contropiede Vlahovic segna il raddoppio, senza esultare per rispetto della sua ex squadra, ma Fabbri annulla per fuorigioco millimetrico dopo il check con il Var.
Scampato il pericolo, Italiano prova a cambiare l’inerzia inserendo Castrovilli e Jovic per Duncan e Ikoné, mentre Allegri risponde con Kean al posto del serbo. Il bianconero si divora per ben due volte il raddoppio in pochi secondi, prima andando a sbattere contro Terracciano e poi mancando il pallone da buona posizione. I viola provano gli ultimi assalti anche con Saponara e Cabral, Allegri cerca freschezza in mediana da Fagioli e Paredes perché la sua squadra si abbassa pericolosamente nell’ultimo quarto d’ora. Dagli spalti arrivano mugugni e il tecnico bianconero ha un battibecco a distanza con la tribuna, poi è un finale thriller: Castrovilli fa 1-1, Fabbri riguarda l’azione al monitor e annulla il gol del pari. La Juve può esultare e si porta a quota 29, Italiano resta a 24 punti e la zona Europa resta distante.