Collegati con noi

Cronache

La denuncia di Ruggiero Spada, un infermiere: positivo al covid e sintomatico, abbandonato assieme alla mia famiglia a un destino comune a tanti

Pubblicato

del

Positivo al Covid e con tutti i sintomi, abbandonato al suo destino dall’ASL Napoli 2: è la denuncia che ci arriva da Ruggiero Spada, un cittadino di Casoria risultato positivo al Covid-19 lo scorso 18 novembre. “Lavorando in ospedale ero stato a contatto con una paziente poi risultata positiva – spiega Ruggiero -, così ho fatto il tampone: positivo al Covid-19. In quello stesso giorno sono comparsi i primi sintomi. Ho prontamente avvisato il mio medico di famiglia, che ha effettuato la procedura di segnalazione sul territorio, ma l’ASL non mi ha mai telefonato. Ho provato a contattare il servizio di epidemiologia dell’ASL Napoli 2, ma al telefono non rispondono e l’indirizzo mail pubblicato sul sito risulta inesistente”. Ruggiero presenta molti sintomi, fra cui affanno, fiato corto, tosse, mal di testa, perdita dell’olfatto e del gusto. “In caso di pazienti con sintomi, le USCA dovrebbe effettuare una visita a domicilio, ma nel mio caso non è avvenuto”.

La famiglia di Ruggiero, ad eccezione della figlia, aspetta ancora di potersi sottoporre al tampone. “Mia moglie e l’altro nostro figlio stanno ancora aspettando – denuncia -, nonostante i continui solleciti del nostro medico curante. Ad oggi non abbiamo idea se siano negativi, positivi asintomatici… Non sappiamo niente”. Per poter effettuare i tamponi Ruggiero si scontra con una serie di contraddizioni che mettono in luce la scarsa organizzazione dell’assistenza territoriale. “Mi hanno chiesto di portare mia figlia al drive-in di Pozzuoli. Ho spiegato che in famiglia guido solo io e che, essendo positivo peraltro con sintomi, ero impossibilitato a muovermi. Allora mi rispondono che sarebbero venuti a domicilio. Il giorno dopo mi richiamano: “siccome non può venire a Pozzuoli, porti sua figlia a Frattamaggiore”. Rispiego la situazione. Il giorno dopo però ricevo un messaggio perentorio dell’ASL Napoli 2, dovevo portare mia figlia al drive-in di Casoria; per fortuna l’ha accompagnata una mia amica”. 

Una situazione pressoché identica si verifica per il secondo tampone di Ruggiero. “Il primo l’avevo fatto nell’ospedale dove lavoro; dopo la vicenda di mia figlia, ricevo un altro sms, avrei dovuto effettuare il test al drive-in di Casoria. Mi sono dovuto bardare per non infettare altre persone, sono sceso di casa con una patologia respiratoria e sono andato al parcheggio per il tampone”. 

I risultati di questo secondo test però non sono ancora noti, poiché, avendo la tessera sanitaria scaduta, Ruggiero è impossibilitato ad accedere alla piattaforma Sinfonia, che consente di visualizzare l’esito del tampone. “L’ASL dovrebbe comunicare all’Agenzia delle Entrate le tessere sanitarie scadute, così che questa possa provvedere a mandare quella aggiornata, ma questa comunicazione non è avvenuta. Ora ho chiesto al medico di famiglia di verificare i risultati”. 

Le inefficienze della medicina del territorio si ripercuotono sui cittadini e contribuiscono a ingolfare i reparti degli ospedali. “Essendo del mestiere, io so come gestirmi, cosa fare. Penso però a tanta gente abbandonata a se stessa, c’è chi è costretto a farsi il tampone privatamente perché l’ASL non li chiama. Gli ospedali si saturano anche perché la medicina del territorio è carente e disorganizzata”. 

Oggi Ruggiero sta un po’ meglio, ma avrebbe bisogno di controlli ed esami per verificare l’effettivo impatto sul suo corpo della malattia. “Sto seguendo le cure che mi ha prescritto per telefono il medico curante. Ancora non respiro molto bene, ho il fiato corto. Avrei bisogno di una radiografia, ma chi me la prescrive? E poi, dove potrei farla? Non hanno previsto un centro diagnostico che effettui esami a pazienti positivi al Covid. Per avere una radiografia dovrei chiamare il 118, fare finta di sentirmi male e farmi ricoverare, le sembra normale? Il mio diritto alla salute è leso dal distretto sanitario di Casoria dell’ASL Napoli 2.

Advertisement

Cronache

Scontro tra auto, muore bimbo di 8 anni gravissimo fratello di 4

Pubblicato

del

Un bambino di 8 anni è morto nello scontro tra due auto su una strada vicino al cimitero di Oleggio (NOVARA), il fratello di 4 anni è stato portato in ospedale di NOVARA in codice rosso. Ferita anche la nonna due bambini, che era alla guida: è stata portata in codice giallo all’ospedale di Borgomanero (NOVARA. Lievi ferite per le due persone a bordo dell’altra auto.

Continua a leggere

Cronache

Maltempo sull’Italia: pioggia, neve, vento a 150 km e onde di 8 metri

Pubblicato

del

Il freddo con il termometro sceso sotto lo zero, la neve e le raffiche di vento che hanno raggiunto i 150 chilometri all’ora e causato mareggiate con onde alte 8 metri stanno sferzando buona parte dell’Italia nelle ultime ore. Ma non durerà ancora molto, nel fine settimana infatti è atteso un miglioramento. Nelle province toscane è stata una notte di interventi quella appena trascorsa, con raffiche di Libeccio fino a 150km/h sui crinali dell’Appennino Tosco-Emiliano e fino a 63 nodi sulla costa livornese, e onde a Gorgona di 8 metri e di 6 all’Elba. Strade allagate a causa della pioggia nel Pistoiese, tra le aree più colpite e dove si sono registrati anche black out. Tanti gli interventi per alberi e rami caduti a causa del vento che ha scoperchiato anche due stabili in provincia di Lucca, a Montecarlo e Borgo a Mozzano, con 22 evacuati.

Stop per il vento ai traghetti per l’Elba e Capraia, rallentata in generale l’operatività del porto di Livorno. Stop anche alla linea ferroviaria Faentina per circa due ore stamani dalle 6 alle 8.15 per rami caduti in prossimità dei binari. Intanto “i tecnici Enel stanno intervenendo per risolvere le circa 3.000 utenze senza corrente tra Massa Carrara, Lucca, Prato, Pistoia, Firenze e Livorno, oltre agli interventi in corso per cadute di alberi e allagamenti localizzati” scrive sui social il governatore toscano Eugenio Giani.

Il maltempo rende anche oggi molto difficili i collegamenti marittimi nel golfo di Napoli dove, da stanotte, soffia un vento forte di Ponente. Fermi dunque nei porti tutti gli aliscafi e cancellate le relative corse programmate da Napoli Molo Beverello da e per i porti di Forio, Casamicciola, Ischia Porto e Procida così come quelli da Pozzuoli per Procida. Le due isole restano attualmente collegate solo da pochi collegamenti operati coi traghetti. L’Alto Adige questa mattina si è svegliato imbiancato. In val Ridanna sono caduti 20 centimetri di neve, nelle altri valli (da Resia fino in Pusteria) tra i 10 e i 15 centimetri. Una ‘spolverata’ di neve, inconsueta per questo periodo della stagione, è arrivata anche a Bolzano.

La neve è arrivata anche su buona parte della Lombardia e ha coinvolto anche a basse quote le province di Sondrio, Varese, Lecco, Como, Milano, Brescia e Bergamo. A Milano città, dopo il nevischio di ieri sera, oggi spende il sole. In Valtellina e Valchiavenna sono scesi tra i 15 e i 25 centimetri di neve. Tutti innevati e percorribili in auto solo con le catene montate i passi alpini rimasti aperti. Anche in Valchiavenna oggi è tornato il bel tempo ma c’è già un’allerta gialla della Protezione civile per vento forte. Danni e disagi nella notte a causa del vento che ha soffiato forte nelle Marche, causando in particolare la caduta di alberi su strade e problemi a linee elettriche.

Nottata di burrasca sulla costa spezzina con venti oltre i 100 km/h che hanno obbligato i Vigili del Fuoco a un superlavoro per gestire crolli di piante, tetti scoperchiati e cornicioni pericolanti oltre a un container finito in mare. Il forte peggioramento delle condizioni meteo a Taranto, che dalle prime ore della giornata è sferzata da violente raffiche di vento superiori ai 60 km/h ha indotto il sindaco, Rinaldo Melucci, a firmare un’ordinanza per la chiusura immediata di giardini, parchi e cimiteri, a rinviare le iniziative per il Natale e ad attivare il Centro Operativo Comunale, l’organo di gestione delle emergenze. L’accensione delle luminarie e l’inaugurazione della pista di pattinaggio sul ghiaccio sono state rinviate a domani.

Continua a leggere

Cronache

Stop a sfratti per il Giubileo, appello Diocesi e Caritas

Pubblicato

del

Sospendere gli sfratti durante il Giubileo, a partire da quelli per ‘morosità incolpevole’ ossia legati alle difficoltà nel pagare l’affitto. A lanciare la moratoria per l’Anno Santo sono la Caritas di Roma e la Diocesi, nel giorno in cui è stato presentato il nuovo rapporto sulla povertà nella capitale.

“Ci piacerebbe promuovere una moratoria affinché nel Giubileo non vi siano sfratti”, ha detto il Vicario per la città, mons. Baldo Reina. Un appello subito accolto dalle istituzioni locali. “Mi farò portavoce nei confronti del governo perché penso sia giusto che nel Giubileo si vari una moratoria straordinaria sugli sfratti” ha assicurato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ricordando che era già stato fatto durante il Covid e che è necessario un “atto normativo”. Sulla stessa linea il presidente della Regione Francesco Rocca. “Sosterrò già dal prossimo Tavolo sul Giubileo questa istanza” ha detto il governatore sottolineando: “Il prefetto è un uomo di grandissimo equilibrio e attenzione sappiamo per certo che intere aree di edilizia residenziale pubblica sono in mano alla criminalità mentre ci sono persone fragili”. E in tal senso ha annunciato che sono in arrivo risorse per il sostegno all’affitto e per il contrasto alla povertà alimentare.

“Nei prossimi giorni, siamo in fase di legge di bilancio e stabilità, ci saranno misure interessanti” ha promesso Rocca. Un impegno apprezzato dal sindaco Gualtieri che ha definito l’ipotesi del contributo regionale “molto positiva”. Di diverso avviso sulla moratoria per gli sfratti il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri: “La proprietà privata non si tocca ed il proprietario di un immobile è giusto che possa agire, sempre, per garantire il suo bene – ha tuonato -. Se Gualtieri si fa garante delle occupazioni illegali, noi ci facciamo portavoce, come sempre, della tutela della proprietà privata”.

Intanto dal VII rapporto della Caritas di Roma, una lettura della città dal punto di vista dei poveri, emerge che la quota di persone a rischio di povertà nella capitale è del 12,7%. Lo scorso anno c’è stato un aumento del 21% delle persone accolte nelle tre mense sociali. Complessivamente gli ‘ospiti’ sono stati 11.124, con 322.058 pasti distribuiti in convenzione con Roma Capitale. Otto su dieci sono uomini. In crescita anche le persone che si sono rivolte ai centri di ascolto (3 quelli diocesani e 201 nelle parrocchie). Sono state accolte in tutto 13.162 persone, segnando un +12% rispetto al 2022 e superiori a quelle incontrate durante l’emergenza Covid. A chiedere aiuto continuano a essere prevalentemente le donne, il 60% del totale. A pesare, secondo la Caritas, anche il “progressivo venire meno del Reddito di cittadinanza e l’istituzione dell’Assegno di inclusione e del Supporto alla formazione, misure che solo in parte hanno sostituito i trasferimenti che ricevevano le famiglie più povere”.

“Abbiamo bisogno di metterci in ascolto” ha detto il vicario generale per la diocesi di Roma, Baldo Reina che, riguardo al recente appello del Papa ai parroci ad offrire spazi ai poveri, ha annunciato: “La settimana prossima incontreremo i superiori degli istituti religiosi e i 36 parroci prefetti per metterci all’opera”. Tra le proposte concrete per il Giubileo quella di “arrivare a 100 parrocchie che forniscono il doposcuola” ha spiegato il direttore della Caritas di Roma, Giustino Trincia, che è intervenuto anche sulla questione delle tensostrutture pensate per offrire accoglienza ai senza fissa dimora. “La polemica mi sembra un po’ campata in aria. E’ chiaro che non è soluzione ma nel frattempo queste persone stanno nelle tende. In questa fase che facciamo?” ha detto Trincia. Dal canto suo Gualtieri ha assicurato: “Le tensostrutture si faranno tutte e quattro. Si sta procedendo secondo i piani e saranno pronte per il Giubileo”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto