La presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, Chiara Colosimo, ha invitato il sindaco di Pomigliano d’Arco, Raffaele Russo, ad una “maggiore prudenza e cautela, soprattutto in caso di incompleta consapevolezza del fenomeno”, quando si parla di mafie.
E lo informa, richiamando alcune affermazioni fatte in Consiglio comunale da Russo il quale riferiva dell’estinzione del clan Foria sul territorio, che “sulla base di riscontri ottenuti presso le Forze dell’ordine, nel Comune di Pomigliano d’Arco permane tuttora la operatività dei clan Mascitelli e D’Ambrosio”, che, spiega Colosimo, operano in stretta alleanza e sono “dediti prevalentemente a estorsioni e spaccio di sostanze stupefacenti”.
“Il radicamento e la pervasività delle mafie e delle organizzazioni similari – sottolinea Colosimo in una lettera indirizzata al sindaco – è motivo di grande preoccupazione da parte di tutti i soggetti, istituzionali e non, che si occupano del fenomeno e sono impegnati a contrastarlo”.
“Le dichiarazioni pubbliche – prosegue – dovrebbero essere improntate alla misura e alla sobrietà”. Ricordando infine anche i contrasti sul tema tra il sindaco e l’ex comandante della Polizia locale, Luigi Maiello, l’onorevole Colosimo conclude: “Gli scontri con altre autorità impegnate sul territorio dovrebbero essere evitati, dato che si tratta di un fenomeno che mina alle basi la convivenza civile e la saldezza dei principi costituzionali su cui si fonda la nostra Nazione”.
“Le mie affermazioni sono sostenute da una sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato estinto il clan camorristico locale e da un rapporto del Ministro dell’Interno che non rileva la presenza di organizzazioni criminali attive nella nostra città”. Così il sindaco di Pomigliano d’Arco (Napoli), Raffaele Russo, commenta quanto sostenuto dalla presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo (nella foto), che nell’invitarlo a maggiore prudenza quando si parla di mafie, gli ha comunicato l’esistenza sul territorio dell’operatività di due clan dediti alle estorsioni ed allo spaccio di droga.
“Se la Presidente allude a clan esterni che occasionalmente hanno operato a Pomigliano – ha aggiunto il sindaco – ciò non implica l’esistenza di un clan camorristico locale. Questo è il mio punto fermo, che tengo a ribadire”.
Russo, inoltre, annuncia una risposta scritta a Colosimo, che renderà pubblica domani. “Mi rammarica profondamente – ha affermato – constatare come la Presidente sia stata strumentalizzata e coinvolta in una polemica iniziata dal deputato Francesco Borrelli, il quale ha diffuso una lettera confidenziale indirizzata a me, finita misteriosamente nelle sue mani. A Colosimo invierò domani una risposta che renderò pubblica. Tuttavia, desidero chiarire subito che le affermazioni del sindaco di Pomigliano, al settimo mandato e con una vasta esperienza amministrativa, sono sostenute da una sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato estinto il clan camorristico locale e da un rapporto del Ministro dell’Interno che non rileva la presenza di organizzazioni criminali attive nella nostra città”.