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Cronache

Knox, sistema giudiziario italiano mi tormenta da 17 anni

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Amanda Knox attacca la giustizia italiana dopo che sono state depositate le motivazioni della sentenza di condanna per calunnia ai danni di Patrick Lumumba nell’ambito di uno dei filoni scaturiti dal processo per l’omicidio di Meredith Kercher (per il quale è stata definitivamente assolta). “Il sistema giudiziario italiano mi tormenta da 17 anni” ha scritto sui suoi social. “È iniziato durante il mio interrogatorio – afferma Knox – e continua nei tribunali, più di recente nella motivazione che spiega perché mi hanno dichiarato colpevole di calunnia a giugno”.

Knox fa riferimento alla sentenza della Corte d’assise d’appello di Firenze che le ha inflitto per la calunnia tre anni di reclusione, già scontati con i quasi quattro passati in carcere prima di essere assolta per il delitto al quale si è sempre proclamata estranea. Il processo è stato celebrato dopo il riconoscimento della violazione dei suoi diritti di difesa e il rinvio disposto dalla Cassazione per “porre rimedio”. Al centro il memoriale scritto dalla trentasettenne di Seattle la mattina del 6 novembre dopo il fermo per l’omicidio.

Per giudici di Firenze Knox accusò “ingiustamente” Patrick Lumumba, un innocente, dell’omicidio di Meredith Kercher “per uscire dalla scomoda situazione in cui si trovava”, “per porre termine alle indagini, non potendo prevederne l’esito”. Per la Corte d’assise d’appello, l’americana “si trovava all’interno della casa al momento dell’omicidio e quindi ben sapeva” che lui “non c’era”. Una sentenza per la quale la difesa Knox ha già ipotizzato ricorso in Cassazione. Per quella che potrebbe essere una nuova tappa di una delle vicende più controverse degli ultimi anni.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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