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Juventus- Inter, un tempo ciascuno ma sono i bianconeri a vincere allo Stadium con un gol del solito Mandzukic

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Tre punti sofferti. Ma tre punti. Ancora una vittoria, la 14esima in quindici partite della Juventus, che allo Stadium ha messo sotto l’Inter, “che ci ha messo in difficoltà”. Una vittoria preziosa per allungare sul Napoli che è di nuovo a 11 punti, con una una partita in meno, quella col Frosinone. “Ogni vittoria è una in meno per vincere il campionato – prosegue Allegri -. Non era semplice perchè il Napoli gioca con il Frosinone: il campionato non finiva oggi ma noi dovevamo assolutamente vincere”. Dopo un primo tempo in cui i nerazzurri sono stati più pericolosi, nella ripresa la Juventus ha reagito trovando il gol vittoria con Mandzukic: “Nel secondo tempo ho scelto il 4-4-2 spostando Mandzukic a sinistra, abbiamo migliorato la corsa concedendo poco e creando diverse azioni. Stasera serviva una partita efficace e concreta e dalla mezz’ora le qualita’ sono emerse”. E’ mancato il gol alla buona prova dell’Inter, che dopo aver messo in difficolta’ a lungo i bianconeri ha arretrato il baricentro dal 15′ della ripresa con il cambio tra Politano e Borja Valero: “Mi serviva piu’ qualita’ in palleggio, sono convinto di quello che ho fatto. Inoltre Politano e’ un giocatore che fatica a recuperare quando le partite sono ravvicinate e noi giochiamo martedi’”. Il tiro di Gagliardini che si e’ stampato sul palo avrebbe potuto cambiare il volto del match: “Andando in vantaggio la partita poteva cambiare, ma ci sono stati errori tecnici in uscita, banali e facili”. Come in occasione del gol di Mandzukic, con Joao Mario infilato da Cancelo nell’azione da cui e’ nato il cross per la rete della Juventus: “Non eravamo allineati, Cancelo era su ha preso palla alle spalle e ha costruito l’azione del gol. In questo parlo di atteggiamento, diventiamo leggeri, andiamo sotto e non recuperiamo”.

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Coppa Davis: Italia in finale per la seconda volta consecutiva

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In doppio o in singolare, Matteo Berrettini e Jannik Sinner non tradiscono. Dopo aver eliminato in coppia la ostica Argentina, il romano e l’altoatesino, cosi’ diversi e cosi’ simili, prendono per mano l’Italtennis per regalarle la seconda finale consecutiva. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Jose’ Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno.

Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti e’ stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di una partita mai in bilico. “Iniziare avanti 1-0 e’ diverso, grazie Matteo (Berrettini, ndr) e a tutti gli italiani qui – ha detto a caldo il fuoriclasse di San Candido – E’ bello tornare in finale. la Davis mi da’ una delle sensazioni migliori di sempre, e’ stato un match difficile oggi, sono felice di come sia andata”.

“Qui e’ come giocare in Italia – ha ammesso Berrettini – Adoro giocare in Davis, mi piace qeusta atmosfera, spero di giocare ancora di piu’ in nazionale nei prossimi anni”. “Matteo e Jannik hanno espresso un livello di tennis incredibile, ma abbiamo ancora uno step da fare”, ha sottolineato il capitano Filippo Volandri proiettandosi verso la finale di domani contro l’Olanda (ore 16).

Olanda che domani, contro i campioni uscenti, vivra’ la sua prima finale in Davis della sua storia. Fa bene Sinner ad avvertire che nel tennis non esiste nulla di scontato: dopo aver eliminato la Germania, gli Oranje di Haarhuis daranno di certo tutto in campo: Tallon Griekspoor, n.40 Atp, Botic van de Zandshulp, 80, e il doppista Wesley Koolhof, alla sua ultima apparizione da professionista, non saranno clienti facili. L’Italia pero’ ha un Sinner in piu’ nel motore, un campione che sta tornando come Berrettini, un ottimo giocatore come Lorenzo Musetti e la coppia Bolelli-Vavassari pronta all’occorrenza.

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Coppa Davis, Sinner: è stata dura, magnifico tornare in finale

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“E’ stata dura ma con tanti tifosi italiani in tribuna e un’atmosfera così è piu’ facile far bene”: lo ha detto Jannik Sinner dopo il successo su Alex De Minaur che ha regalato all’Italia la seconda finale di Coppa Davis di fila. “Matteo ha lottato e portato il primo punto, io volevo chiudere ed è andata bene”, ha aggiunto, “è magnifico essere di nuovo in finale dopo un anno. Daremo il 100% con l’Olanda e vedremo come andra’”. “Grazie mille a tutti!”, ha aggiunto in italiano rivolgendosi al pubblico. Sinner si conferma bestia nera di De Minaur: il punteggio di 6-3, 6-4 e’ stato più combattuto del 6-3, 6-0 della finale di Davis di un anno fa e speculare al 6-3, 6-4 rifilato all’australiano alle Finals di Torino. L’altoatesino ha una striscia aperta di vittorie in singolare (13, complessivamente sono 72 nel 2024) e in Davis non perde da due anni ed e’ reduce da 8 successi di fila tra singolo e doppio.

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Coppa Davis: Sinner batte De Minaur, Italia in finale

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L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.

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