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Jannik Sinner in finale al Rolex Shanghai Masters: un traguardo storico per il tennis italiano

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Jannik Sinner ha raggiunto un nuovo, importante traguardo nella sua giovane e brillante carriera. Il 23enne di Sesto Pusteria è approdato alla finale del Rolex Shanghai Masters, penultimo torneo “1000” della stagione con un montepremi di 8.995.555 dollari. Grazie alla vittoria in due set contro il ceco Tomas Machac (n.33 del ranking mondiale), con il punteggio di 6-4 7-5, Sinner si è garantito matematicamente il primato nella classifica ATP a fine anno, scrivendo così una pagina di storia per il tennis italiano.

Un cammino straordinario nel 2024

Per Sinner, questa rappresenta l’ottava finale della stagione, un risultato che testimonia la sua costanza e il suo altissimo livello di gioco. Con questa vittoria, l’azzurro ha ulteriormente consolidato il suo vantaggio nella “Race” contro Carlos Alcaraz, portandosi a 3270 punti di distanza dallo spagnolo. Questo margine rende quasi impossibile una rimonta da parte di Alcaraz, che avrebbe bisogno di un’impresa straordinaria per sorpassare Sinner.

Il traguardo di numero 1 mondiale

Diventare il numero 1 del mondo è un traguardo ambito da tutti i tennisti, ma per Jannik Sinner rappresenta un momento storico anche per il movimento sportivo italiano. Nessun altro italiano era mai riuscito a chiudere l’anno in vetta al ranking mondiale ATP. Questa vittoria sancisce l’ascesa di Sinner come uno dei grandi protagonisti del tennis internazionale.

Alcaraz e la rincorsa impossibile

Carlos Alcaraz, attualmente il principale rivale di Sinner, per tenere vive le sue speranze di superarlo dovrebbe vincere praticamente tutto da qui alla fine dell’anno: un torneo ATP 500, il Masters 1000 di Bercy, le ATP Finals e due tornei ATP 250, per un totale di 3.500 punti. Tuttavia, la sua partecipazione ad uno dei tornei ATP 250 è già esclusa, poiché sarà impegnato alle Six Kings Slam, evento esibizione in programma a Riyad.

Un finale di stagione da incorniciare

Con il calendario che prevede tre tornei ATP 250 (Almaty, Anversa e Stoccolma) dal 14 al 20 ottobre, e altri due (Belgrado e Metz) dal 3 al 9 novembre, Jannik Sinner può guardare al futuro con grande ottimismo. Qualunque sia l’esito della finale di Shanghai, il giovane talento azzurro ha già inciso il suo nome nella storia del tennis.

Conclusione

Con questa vittoria, Jannik Sinner si consacra come il primo italiano capace di raggiungere uno dei traguardi più prestigiosi nel mondo del tennis. Il 2024 sarà ricordato come l’anno della sua definitiva affermazione nel gotha del tennis mondiale, un esempio di costanza, determinazione e talento che segna un nuovo capitolo per lo sport azzurro.

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Cronache

Insulti razzisti in partita di calcio, due Daspo

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Due persone, di 65 e 79 anni, hanno ricevuto dal Questore di Padova, Marco Odirisio, notifica di Daspo per 5 anni in seguito agli insulti razzisti nei confronti di un assistente di gara in occasione della partita del Campionato Dilettanti di Promozione – girone C, tra il Nuovo Monselice e Torre del 29 settembre scorso. Nell’occasione la partita venne sospesa dopo che i due tifosi, di Monselice e di Ferrara, avevano augurato all’assistente di gara dell’arbitro di tornare nel proprio paese e di morire. Gli agenti della Digos e della Divisione Polizia Anticrimine hanno accertato che, presso lo stadio comunale di Monselice, a partire dal ventesimo minuto del secondo tempo alcuni spettatori del settore della tifoseria locale, avevano più volte indirizzato offese e insulti razzisti al guardalinee, un 30enne ivoriano proveniente dalla provincia di Treviso i quale aveva poi denunciato il fatto.

Sulla base delle testimonianze e anche dal resoconto arbitrale è emerso che i due tifosi, già noti per simili episodi, hanno ininterrottamente offeso l’assistente anche dopo la fine della gara e insultandolo anche quando stava lasciando lo stadio con la propria auto. La gravità della situazione aveva, pertanto, indotto l’arbitro a sospendere definitivamente l’incontro di calcio. I due destinatari dei provvedimenti sono anche stati segnalati per il reato di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, aggravati dall’aver agito in un luogo dove si stava svolgendo una manifestazione sportiva. Il questore aveva preso un analogo provvedimento quando a Camin (Padova) il 3 dicembre, una 16enne, arbitro di basket, fu bersaglio dei supporters della squadra ospite di insulti sessisti oltre a frasi ingiuriose oltre ad augurarle di fare “la fine di quella di Vigonovo!”, con chiaro riferimento alla morte di Giulia Cecchettin avvenuta pochi giorni prima. All’autore fu notificato un Daspo per 5 anni da tutte le manifestazioni.

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Riforma Figc: incontri a Via Allegri, Serie A chiede più autonomia

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Il primo incontro di una serie decisiva si è tenuto oggi in Via Allegri, sede della Figc. Obiettivo: riformare lo statuto della Federcalcio, con una proposta da discutere nel consiglio federale del 28 ottobre e votare poi nell’assemblea del 4 novembre. Il presidente Gabriele Gravina e i rappresentanti delle componenti del calcio italiano si sono riuniti per iniziare un percorso di rimodulazione della governance. Sebbene non siano ancora state discusse percentuali o pesi elettorali, si è trattato di una riunione tecnica e preliminare per impostare il lavoro che verrà affrontato nelle prossime settimane.

Serie A: richieste di maggiore peso e autonomia

Tra le voci più influenti, quella della Serie A, che chiede un maggiore peso e autonomia nella governance del calcio. Il confronto odierno ha riguardato solo concetti generali, ma già la prossima settimana, il 18 ottobre, è previsto un nuovo incontro per entrare nel merito delle questioni. Tra i temi caldi vi sono la riforma del sistema legislativo che regola il calcio e il riconoscimento dell’importanza economica e sociale del settore, come sottolineato da vari presidenti di club.

Il debito del calcio italiano e le richieste delle società

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha lanciato un grido d’allarme sulla situazione finanziaria del calcio italiano. “Il nostro sistema ha un debito di 5,7 miliardi di euro, di cui 900 milioni solo nell’ultimo anno”, ha dichiarato al Festival dello Sport di Trento. Anche Paolo Scaroni, presidente del Milan, e i presidenti di Inter e Lazio, Giuseppe Marotta e Claudio Lotito, hanno condiviso la preoccupazione, chiedendo maggiori tutele per le società. Le richieste includono una percentuale sulle scommesse, l’inserimento del calcio nel decreto crescita e una norma sugli stadi.

Conclusione: la palla ora al Governo

Le società di Serie A chiedono un sistema legislativo che rispetti le specificità del calcio professionistico, ben diverso dal dilettantismo. “Non chiediamo soldi”, ha sottolineato Marotta, “ma un sistema che ci riconosca come un mondo diverso”. Ora il Governo è chiamato a rispondere alle richieste delle società per sostenere un settore vitale per l’economia e la cultura del paese.

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Cairo, calcio italiano ha debito di 5.7 miliardi, situazione delicata

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“Il calcio italiano oggi ha un debito di 5,7 miliardi di euro, 900 milioni solo nell’ultimo anno. La situazione è molto delicata: il calcio ha dato contributi importanti alla collettività (qualcosa come un miliardo all’anno) senza ricevere nulla”. Lo ha detto il presidente Torino Fc e Rcs MediaGroup, Urbano Cairo, intervenendo agli “Stati generali del calcio italiano”, nell’ambito del Festival dello sport di Trento. Il calcio italiano, è stato detto, genera 11,3 miliardi di euro di indotto complessivo, di cui 6 miliardi di produzione diretta. “Dopo la pandemia la situazione è peggiorata notevolmente per la chiusura degli stadi, la riduzione degli investimenti degli sponsor, il market trading dei calciatore è calato. La situazione generale va riformata: i costi sono cresciuti in maniera incredibile. Ora si può discutere di nuovi stadi e investimenti, ma la prima regola forte è quella di contenere i costi”, ha specificato Cairo.

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