Collegati con noi

In Evidenza

Jannik Sinner: il re del tennis e dei guadagni milionari, entra nella top ten Atp degli incassi

Pubblicato

del

Jannik Sinner continua a riscrivere la storia del tennis italiano, non solo in campo ma anche fuori. Con la sua straordinaria performance alle ATP Finals di Torino, Sinner è entrato nella top ten dei guadagni assoluti nel mondo del tennis, superando Stefanos Tsitsipas. Una stagione d’oro che lo ha portato a dominare in campo e a consolidare la sua immagine di campione anche dal punto di vista economico.

I numeri impressionanti di Jannik Sinner

Secondo i dati ufficiali ATP, Sinner ha raggiunto la cifra totale di 33.989.584 dollari (circa 32 milioni di euro) di guadagni in carriera, di cui oltre 16 milioni sono arrivati solo quest’anno. Alle Finals di Torino, in particolare, ha guadagnato ben 4,6 milioni di euro in appena sei ore e 51 minuti di gioco, una media impressionante di 671.532 euro l’ora.

Nella classifica dei guadagni tra i tennisti ancora in attività, Sinner ora occupa il quinto posto, alle spalle di Novak Djokovic, Alexander Zverev, Daniil Medvedev e Carlos Alcaraz. Questo risultato lo colloca anche tra i grandi del tennis mondiale, consolidando il suo ruolo di macchina da tennis e da incassi.

Non solo guadagni sul campo: il peso delle sponsorizzazioni

Oltre ai premi in denaro, Sinner può contare su un portafoglio di sponsorizzazioni di grande rilievo, stimato tra i 70 e gli 80 milioni di euro. Un successo commerciale che lo rende un’icona del tennis globale, al pari di leggende come Federer e Nadal. Nonostante alcune critiche per la sovraesposizione mediatica, Sinner resta un modello di sobrietà e autenticità, qualità che attirano fan e sponsor.

Il team dietro il successo

Dietro ogni grande campione c’è un team altrettanto eccezionale. Sinner si avvale del supporto tecnico di Simone Vagnozzi e Darren Cahill, oltre ai preparatori atletici Marco Panichi e Ulises Badio. Fondamentale anche il ruolo di Alex Vittur, che ha intuito per primo il talento del giovane altoatesino, dandogli l’opportunità di emergere nel tennis professionistico.

Perché Jannik Sinner piace tanto?

Secondo Vincenzo Russo, esperto di psicologia dei consumi, il successo di Sinner si deve a diversi fattori:

  • Giovinezza: i giovani si identificano in lui.
  • Volto pulito: sobrietà e autenticità sono qualità che oggi attraggono.
  • Stabilità nei successi: ha consolidato il suo talento in tempi brevi.

L’imitazione di Giovanni Vernia al GialappaShow è solo l’ultimo esempio della sua popolarità crescente, un fenomeno che Sinner affronta con il suo stile inconfondibile: «Carino, dai», ha commentato ironicamente.

Prossima sfida: Coppa Davis

Dopo il trionfo a Torino, Sinner è già focalizzato sulla Coppa Davis, dove l’Italia punta a confermare il successo dello scorso anno. Giovedì, contro l’Argentina, Jannik sarà il singolarista numero uno, con Lorenzo Musetti o Matteo Berrettini a completare il duo.

«Per vincere dobbiamo fare squadra. Siamo un gruppo compatto e pieno di buoni giocatori», ha dichiarato Sinner, ribadendo la sua determinazione a portare l’Italia ancora una volta sul tetto del mondo.


Classifica dei tennisti per guadagni in carriera (dati ATP)

  1. Novak Djokovic: $185.065.269 (175 milioni di euro)
  2. Rafa Nadal: $134.946.100 (128 milioni di euro)
  3. Roger Federer: $130.594.339 (124 milioni di euro)
  4. Andy Murray: $63.184.556 (60 milioni di euro)
  5. Alexander Zverev: $44.963.721 (42 milioni di euro)
  6. Daniil Medvedev: $43.119.007 (40 milioni di euro)
  7. Pete Sampras: $43.280.489 (40 milioni di euro)
  8. Carlos Alcaraz: $37.356.229 (34 milioni di euro)
  9. Stan Wawrinka: $35.382.690 (33 milioni di euro)
  10. Jannik Sinner: $33.989.584 (32 milioni di euro)

Con questi numeri, Jannik Sinner non è solo il futuro del tennis italiano, ma un protagonista assoluto dello sport mondiale.

Advertisement

In Evidenza

M5S: Da forza trainante a cespuglio del PD, i numeri delle ultime elezioni

Pubblicato

del

Le ultime elezioni regionali hanno segnato una nuova fase di declino per il Movimento 5 Stelle (M5S), che sembra sempre più relegato al ruolo di forza marginale e “cespuglio” del Partito Democratico (PD). Nonostante alcuni momenti di protagonismo, come in Umbria, i numeri delineano un panorama complesso e, per certi versi, critico per il partito guidato da Giuseppe Conte.

Il M5S nei numeri: un declino progressivo

In Emilia-Romagna, storica roccaforte del M5S delle origini, i numeri sono impietosi: il Movimento raccoglie appena il 3,6% dei consensi, posizionandosi come quarta forza su cinque nella coalizione a sostegno di Michele de Pascale. Ancora più emblematico è il dato delle preferenze: per la prima volta scendono sotto la soglia delle 100 mila, fermandosi a 53 mila voti. Per fare un confronto, nel 2020 erano 102 mila e nel 2010, agli albori del Movimento, 126 mila.

Anche in Umbria, dove il Campo Largo ha portato alla vittoria Stefania Proietti, il M5S ha registrato una flessione: si attesta al 4,8%, in calo rispetto al 7,4% del 2019 e all’8,7% delle Europee. Tuttavia, il ruolo strategico del Movimento è stato decisivo per il successo del centrosinistra, consolidando il valore della coalizione progressista.

Alle Comunali di Anzio e Nettuno, dove il M5S ha scelto di correre da solo, il risultato è stato altrettanto deludente, con il Movimento fermo intorno al 5%.

Il dibattito interno: campo largo o indipendenza?

I risultati elettorali hanno acceso un acceso dibattito all’interno del Movimento. Da un lato, i sostenitori del Campo Largo celebrano la vittoria e il ruolo del M5S come parte integrante della coalizione progressista. «Abbiamo costruito un percorso solido», ha commentato Roberto Fico, mentre Stefano Patuanelli ha esortato il Movimento a «ripartire con questo spirito».

Dall’altro, l’ala più indipendentista critica il ruolo subalterno al PD, sottolineando il rischio di una progressiva perdita di identità: «Il trionfo del Campo Largo è un cul-de-sac, con i Cinque Stelle ridotti a cespuglietto dei dem», osservano i detrattori.

Il ruolo di Giuseppe Conte e l’incognita Grillo

Nonostante il successo in Umbria, Giuseppe Conte ha preferito non farsi immortalare nella foto di rito con Stefania Proietti. La sua leadership è sempre più messa in discussione, soprattutto dai nostalgici del “fu Movimento”, che accusano l’ex premier di essersi allontanato dalle radici originarie del M5S.

Intanto, l’ombra di Beppe Grillo si fa sempre più ingombrante. Il garante, che negli ultimi mesi ha assunto posizioni polemiche verso il progetto di Conte, potrebbe tornare alla ribalta con un messaggio forte in vista della Costituente M5S. Secondo alcune indiscrezioni, Grillo starebbe valutando l’ipotesi di non partecipare all’assemblea e, addirittura, di lanciare un appello all’astensione come gesto simbolico.

Il bivio del M5S: identità o alleanze?

I risultati delle Regionali e delle Comunali confermano che il Movimento 5 Stelle si trova a un bivio: continuare a sostenere il Campo Largo e rischiare di essere percepito come un’appendice del PD, oppure provare a ricostruire un’identità autonoma, pur con il rischio di un isolamento politico che, come dimostrano i dati di Nettuno e Anzio, non sembra premiare.

Questa fase di transizione sarà decisiva per il futuro del Movimento, che dovrà rispondere a una domanda fondamentale: è ancora possibile recuperare l’anima originaria che aveva portato il M5S a essere la forza trainante della politica italiana, o il destino è quello di diventare un partito marginale nella galassia progressista?

Continua a leggere

Cultura

Pompei, riapre la Casa della Fontana Piccola: un gioiello dell’architettura pompeiana

Pubblicato

del

Dopo sei anni di chiusura, la Casa della Fontana Piccola di Pompei riapre al pubblico, rivelando nuovamente tutta la sua bellezza. Questo straordinario esempio di architettura pompeiana torna a incantare i visitatori con i suoi affreschi, i colori vividi e una fontana unica, simbolo dell’arte e della cultura dell’antica città.

Un esempio di eleganza pompeiana

La Casa della Fontana Piccola è un autentico capolavoro. I suoi affreschi murari, con il celebre rosso pompeiano, e le decorazioni ricche di dettagli, raccontano la vita e i costumi dell’epoca. Ma ciò che rende davvero speciale questa dimora è la fontana visibile già dall’ingresso. Si tratta di un’opera d’arte decorata con tessere di pasta vitrea e valve di mollusco, con un sistema che faceva sgorgare acqua dalla bocca di una maschera tragica in marmo e dal becco di un’oca tenuta da un amorino in bronzo.

Storia e particolarità della domus

Costruita unendo due abitazioni precedenti, la casa aveva due ingressi su via di Mercurio, simbolo dello stato sociale elevato dei proprietari. Danneggiata dal terremoto del 62 d.C., fu quasi completamente affrescata in IV stile pompeiano, pochi anni prima dell’eruzione del Vesuvio. Le pareti laterali del peristilio presentano paesaggi mozzafiato, tra cui una veduta di città marittima, un tema molto in voga nella decorazione di giardini.

Esplorata tra il 1826 e il 1827 dall’architetto Antonio Bonucci, direttore degli scavi, la casa sarebbe appartenuta a Helvius Vestalis, un pomarius (mercante di frutta), secondo un’iscrizione elettorale trovata sulla facciata.

I restauri e gli interventi strutturali

La casa è stata oggetto di importanti lavori di restauro per preservarne la struttura e garantirne la sicurezza. Tra gli interventi principali:

  • Rinforzo strutturale delle travi in calcestruzzo dell’atrio principale, utilizzando materiali innovativi come il fibrorinforzo (FRP).
  • Impermeabilizzazione dei solai per prevenire infiltrazioni.
  • Revisione delle coperture, inclusa quella del peristilio, per proteggere la casa dagli agenti atmosferici.

Le coperture, già restaurate nel 1971, sono state riportate all’altezza originaria per restituire l’antica volumetria della dimora.

L’iniziativa “Raccontare i cantieri”

Con la riapertura della Casa della Fontana Piccola, prende il via una nuova stagione di “Raccontare i cantieri”, giunta alla sua quarta edizione. Ogni giovedì, fino al 17 aprile 2025, i possessori della MyPompeii Card potranno visitare i cantieri di restauro in corso nel Parco Archeologico, iniziando proprio dalla Casa della Fontana Piccola.

Conclusione

La riapertura della Casa della Fontana Piccola rappresenta non solo un recupero storico di grande valore, ma anche un’occasione per riflettere sulla continua necessità di valorizzare e preservare il nostro patrimonio culturale. Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della storia e dell’archeologia.

Continua a leggere

In Evidenza

Geolier annuncia “Dio lo sa atto II”: titoli, ospiti e nuove sorprese

Pubblicato

del

Geolier, tra i protagonisti assoluti della scena musicale italiana, ha svelato ieri pomeriggio, in diretta sul suo canale Instagram, i dettagli di “Dio lo sa atto II”, il suo nuovo progetto discografico in uscita venerdì. Durante una passeggiata per le vie di Napoli in compagnia di Amadeus, ex direttore artistico del Festival di Sanremo e grande sostenitore del rapper, Geolier ha rivelato i titoli e gli ospiti del disco, oltre a offrire anticipazioni sul singolo di lancio e sul suo libro autobiografico.

Un anno straordinario

L’annuncio arriva a coronamento di un anno eccezionale per Geolier, che si conferma tra gli artisti più influenti del panorama musicale. In “Dio lo sa atto II”, il rapper punta a consolidare il successo del primo capitolo, arricchendo il progetto con collaborazioni di altissimo livello.

Gli ospiti e i brani

Il disco, composto da otto tracce, includerà collaborazioni con artisti di spicco come:

  • Rose Villain, nel brano “Tu ed io”
  • Co’Sang, nel pezzo “CChiù forte”
  • Yung Snapp, in “500 k”

Tra gli altri brani del disco troviamo “Reale”, “Smith’n’Wesson”, “Che sole oggi” e “Nun sacc’ perdere”.

Il singolo di lancio e il libro autobiografico

Domani sarà il giorno del debutto del singolo “Mai per sempre”, che anticiperà l’uscita dell’intero album prevista per venerdì. Oltre alla musica, oggi Geolier sorprenderà i suoi fan con l’arrivo in libreria di “Per sempre”, il suo libro autobiografico scritto in collaborazione con Federico Vacalebre.

L’attesa per “Dio lo sa atto II”

Con “Dio lo sa atto II”, Geolier promette un lavoro che mescola introspezione e sperimentazione, mostrando ancora una volta la sua capacità di raccontare la realtà con uno stile autentico e coinvolgente. Il supporto di Amadeus e la presenza di ospiti di rilievo testimoniano la fiducia e il rispetto guadagnati dal rapper nella scena musicale e non solo.

I fan di Geolier hanno una settimana ricca di appuntamenti: tra l’uscita del singolo, il nuovo album e il libro autobiografico, l’artista partenopeo si prepara a lasciare un segno indelebile nel panorama musicale e culturale italiano.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto