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Italtennis riabbraccia Berrettini, rinato con eroi greci

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Matteo Berettini è tornato. Rientrato nella Top 100 Atp grazie alla vittoria del torneo di Marrakech, l’azzurro sembra aver recuperato la classe e la sicurezza precedente al suo lungo stop per infortunio. E’ tutta l’Italia del tennis che lo festeggia e lo celebra. Dietro la sua “rinascita” tanta pazienza, un percorso di riabilitazione fisica, il lavoro in campo e un segreto: l’esempio dei classici greci. Il particolare, un po’ originale, lo ha rivelato il suo mental coach. “In Marocco l’hanno soprannominato Maximus, il gladiatore di Marrakech, perché ora Matteo sta leggendo il libro di Baricco “Omero, Iliade” che parla di eroi greci – ha spiegato – Diciamo che siamo in linea con il lavoro che stiamo facendo…”, ha sottolineato Stefano Massari che lo segue da anni.

Grande campione, ragazzo eccezionale, ottimo tennista condizionato soltanto dagli infortuni che lo hanno perseguitato per tutta la carriera. Matteo Berrettini è stato capace di entrare nel cuore dei tifosi italiani e restarci anche quando le cose non sono andare al meglio. I suoi fan lo hanno atteso per mesi e, alla fine del lunghissimo calvario sportivo, lo hanno festeggiato: “Matteo è tornato”. E forse neanche Berrettini – vincitore di tornei prestigiosi come il Queen’s, semifinalista agli US Open e finalista a Wimbledon – si aspettava tanto affetto. “Felicissimi per Berrettini: ieri abbiamo recuperato un grande giocatore, è quello che ha avviato un ciclo”, e’ il saluto di Angelo Binaghi, presidente della federtennis, che parla di un “gran bravo ragazzo” e di un “giocatore forte, di grande carisma e umanità: adesso ci servirà anche sulla terra e sull’erba, lui che è uno specialista.

Poi con lui dobbiamo anche difendere la coppa Davis”. Il 27enne romano – ora numero 84 al mondo dopo aver scalato ben 51 posti in una settimana – non vinceva un torneo Atp dal Queen’s del 2022. Da allora un brutto infortunio agli addominali dal quale si è ripreso dopo una lunga riabilitazione, il cambio di allenatore per cercare una svolta, una love story chiacchieratissima e sulle prime pagine dei giornali di gossip con la soubrette Melissa Satta ma anche tantissimo lavoro in palestra e con la racchetta. Il suo mental coach spiega che a livello sportivo non è da tutti superare momenti così complessi: “Negli ultimi due anni ha avuto una serie di problemi notevoli dal punto di vista fisico.

Quando i problemi fisici tendono a ripetersi, si innesca un timore particolare di farsi male, si va in campo più timorosi. Ci si domanda anche quanto si possa resistere in questa situazione di stress fisico – spiega – Ma Matteo è un ragazzo che ha qualità eccezionali sotto il profilo umano ed è su quello che ha fatto leva in quei momenti così difficili. Il ritorno alla vittoria dopo pochissime settimane dalla ripresa dell’attività si spiega con le qualità eccezionali, oltre a tutto il lavoro con il suo nuovo team”, ha aggiunto. Su questo momento di difficoltà non ha influito la popolarità di Jannik Sinner. Prima che esplodesse il fenomeno azzurro, Berrettini è stato la punta di diamante dell’Italia.

“Tra Matteo e Jannik c’è un rapporto molto buono, di stima. Credo che Matteo in questi ultimi 22 mesi abbia dovuto più occuparsi di se stesso che della popolarità di Jannik. Non credo ci si sia stato questo problema, anzi credo gli abbia fatto piacere il suo successo”, sottolinea ancora Massari. L’Italtennis spera in un completo recupero in vista dei tornei sull’erba, di cui Berrettini è un specialista, e magari delle Olimpiadi di Parigi. Per ora si ricomincia dalla terra di Montecarlo. Le attese sono tutte per Sinner ma sarà anche un banco di prova per Berrettini che ha ottenuto una wild card. Il romano sfiderà al primo turno il serbo Miomir Kecmanovic, n. 50. Sono partiti male Matteo Arnaldi e Luca Nardi. Il sanremese si è fatto sorprendere dall’indiano Nagal. Il pesarese, invece, non è mai entrato in partita con il canadese Auger-Aliassime che lo ha eliminato in due set.

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Tennis: Jasmine Paolini quinta nel ranking Wta

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Jasmine Paolini si conferma al quinto posto del ranking Wta. Pressoché invariate la prime 10 posizioni della classifica mondiale che vede in testa Iga Swiatek. Alle spalle della polacca la bielorussa Aryna Sabalenka, la statunitense Jessica Pegula e la kazaka Elena Rybakina. Dietro l’italiana la statunitense Coco Gauff, la cinese Qinwen Zheng e la statunitense Emma Navarro. Esce dalla top 10 la ceca Barbora Krejcikova (undicesima) a vantaggio della greca Maria Sakkari (nona) e della statunitense Danielle Collins (decima).

1. Iga Swiatek (POL) 10885 pts

2. Aryna Sabalenka (BLR) 8716

3. Jessica Pegula (USA) 6220

4. Elena Rybakina (KAZ) 5871

5. Jasmine Paolini (ITA) 5398

6. Coco Gauff (USA) 4983

7. Zheng Qinwen (CHI) 3980

8. Emma Navarro (USA) 3705 9. Maria Sakkari (GRE) 3416 (+1)

10. Danielle Collins (USA) 3178 (+1)

 

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Tennis: Sinner in testa al ranking Atp. nove italiani in top 100

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Jannik Sinner è saldamente al comando della classifica Ata. L’italiano guida con 11180 punti davanti il tedesco Alexander Zverev (6875) e allo spagnolo Carlos Alcaraz (6690), Quarto Novak Djokovic (5560). Invariate le prime 20 posizioni del ranking mondiale.

  • 1. Jannik Sinner (ITA) 11180
  • 2. Alexander Zverev (GER) 6875
  • 3. Carlos Alcaraz (SPA) 6690
  • 4. Novak Djokovic (SRB) 5560
  • 5. Daniil Medvedev (RUS) 5475
  • 6. Andrey Rublev (RUS) 4645
  • 7. Taylor Fritz (USA) 4060
  • 8. Hubert Hurkacz (POL) 4060
  • 9. Casper Ruud (NOR) 4010
  • 10. Grigor Dimitrov (BUL) 3965
  • 11. Alex De Minaur (AUS) 3655
  • 12. Stefanos Tsitsipas (GRE) 3390
  • 13. Tommy Paul (USA) 3005 14. Holger Rune (DAN) 2780
  • 15. Sebastian Korda (USA) 2585
  • 16. Frances Tiafoe (USA) 2560
  • 17. Ben Shelton (USA) 2490
  • 18. Ugo Humbert (FRA) 2370
  • 19. Lorenzo Musetti (ITA) 2345
  • 20 Jack Draper (GBR) 2315

Primo degli azzurri, dopo Sinner, è Lorenzo Musetti che è 19mo.

Ma sono ben nove gli italiani tra i primi 100:

  • Flavio Cobolli (32)
  • Matteo Arnaldi (33)
  • Luciano Darderi (41)
  • Matteo Berrettini (43)
  • Lorenzo Sonego (50)
  • Fabio Fognini (78)
  • Luca Nardi (86)

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Sinner tifoso eccellente spinge l’Italia, Olanda battuta

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Forse ispirati dal sostegno del tifoso eccellente Jannik Sinner, che la sera prima, a cena, aveva anche tenuto un discorso alla squadra, a Bologna Matteo Berrettini e Flavio Cobolli non hanno tradito le attese, e battendo rispettivamente Botic Van de Zandschulp e Tallon Griekspoor hanno regalato all’Italia il successo sull’Olanda e anche la certezza del primato nel girone che ha dato loro l’accesso alle finali di Coppa Davis che si svolgeranno a Malaga, dove è presumibile che il n. 1 del mondo ci sarà non solo per fare il tifoso. L’obiettivo dell’Italtennis, nemmeno tanto nascosto, è di riconquistare l’insalatiera, intanto i successi dell’Unipol Arena sono un bel viatico sulla via della speranza di farcela.

Ad aprire le danze è stato Berrettini, che a fine partita per prima cosa è andato ad abbracciare proprio Sinner, con il quale prima del match aveva chiacchierato a lungo, e la cui presenza, ha poi spiegato Matteo, “mi ha dato una bella spinta e anche un po’ di pressione. Ma Jannik – ha aggiunto parlando a Super Tennis – è stato la ciliegina di una settimana spettacolare”. Per poi aggiungere che a Malaga “ci proveremo con tutto noi stessi e spero di esserci. Abbiamo il giocatore più forte del mondo, la squadra più compatta del mondo e il tifo più caldo del mondo”.

Intanto battere Van de Zandschulp in 2 ore e 22′ di gioco, è stato più complicato del previsto perché il tennista romano ha vinto in rimonta dopo aver ceduto al rivale il primo set, perso per 6-3. In campo non c’era il Berrettini migliore, che però è stato capace di riprendersi l’incontro, nonostante nel secondo set abbia sprecato troppo, leggi sei palle break. Tutto ciò non gli ha comunque impedito di imporsi per 6-4, per poi ripetersi, con identico punteggio, nel terzo set. “Tutta la squadra mi ha spinto al successo – ha poi voluto sottolineare Matteo -. E poi sarà l’aria di casa, il pubblico, il fatto che giocare davanti a voi è speciale e che l’ho sognato fin da quando ero bambino.

Oggi mi aspettavo un match difficile, e il mio avversario mi ha sorpreso in positivo ma alla fine era un break, sapevo che dovevo stringere i denti e provare a strapparne uno, e così è stato nel secondo mentre nel terzo me ne sono serviti due. Sono orgoglioso di come ho lottato oggi perché così è davvero speciale”. Sorride anche l’esordiente Flavio Cobolli che, contro Griekspoor, ha vinto di testa e di cuore. Il romano è sceso in campo dopo il successo dell’amico Matteo Berrettini su Botic Van de Zandschulp, contro il numero 1 olandese Tallon Griekspoor. E ha iniziato al meglio, vincendo il primo set al tie-break 7-4.

Ma l’olandese ha allungato il match al terzo set, in cui è stato bravo a sapersi isolare da cori, tamburi e assordanti trombette, ma alla fine non è stato abbastanza per vincere. Cobolli, che ha evidenziato progressi concreti, ha chiuso il match con un diritto lungolinea da sinistra che per l’azzurro e tutto il pubblico è stato anche un grido di vittoria. “Ho realizzato il sogno che avevo da bambino – le parole del giovane romano -, sono contento e fiero di me stesso. Questa non è la vittoria mia, ma di squadra. Senza il calore e supporto di tutti non sarebbe finita così. Sinner? Prima della partita mi ha detto di divertirmi, detto da lui è molto importante per me”.

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