L’Italia applaude Bergamo e Bergamo ricambia, ma deve accontentarsi di una Nazionale bella solo a tratti, sorpresa da un’Olanda che porta a casa un prezioso 1-1. Il secondo pareggio dopo quello con la Polonia, che intanto batte la Bosnia e scavalca gli azzurri in testa al Gruppo 1 di Nations League e obbliga Mancini a vincere le ultime due partite per approdare alla Final Four.
Brilla Pellegrini, al cui gol ha replicato a stretto giro van de Beek, ma soprattutto e’ stata la serata di Barella. Nel giorno dell’impennata dei contagi in Italia, la Nazionale ha reso omaggio ai tanti che a Bergamo hanno perso la vita o hanno sofferto nei mesi scorsi per il coronavirus. In mattinata la visita al Cimitero Monumentale del ct Mancini con una delegazione della federcalcio italiana e di quella olandese. Poi in campo, dopo l’Inno di Mameli, l’applauso dei giocatori (replicato a fine gara) ai sanitari degli ospedali Papa Giovanni XXIII e Humanitas e ai sindaci dei 243 comuni bergamaschi, invitati dalla Figc fra i mille spettatori consentiti, a distanza di almeno due seggiolini, nel Gewiss Stadium, battezzato dopo i lavori che consentiranno di ospitare l’Atalanta in Champions.
Fra gli oltre 7mila contagi registrati in 24 ore in Italia non e’ finito El Shaarawy, ‘falso positivo’ alla vigilia e regolarmente in panchina. Ha ottenuto invece una maglia da titolare e una nuova chance da Mancini Chiesa, che nel primo tempo si trova spesso a giocare davanti al ct e viene a ripetizione richiamato a dare di piu’. Il neoacquisto juventino si da’ da fare ma nella sua prova ci sono piu’ ombre che luci, incluso il momento in cui si perde Blind nel gol del pareggio, prima di accasciarsi a terra per un problema fisico. Complessivamente, 55′ deludenti, dopo i quali lascia il posto a Kean. Molto meglio l’altra ala, Pellegrini, sempre pronto a dare punti di riferimento, bravo a creare spazi per Immobile e per se’.
Come al 16′, quando si infila fra i due difensori olandesi trasformando in rete un lancio perfetto di Barella, uomo ovunque dell’Italia, lucido con la palla fra i piedi e in copertura, molto piu’ ispirato di Verratti e Jorginho. Buone notizie in vista del derby per l’Inter di Conte, anche se e’ stato da brividi il colpo al ginocchio destro rimediato dal mediano prima dell’intervallo. Rispetto all’andata, l’Olanda rende molto piu’ dura la vita agli azzurri. De Boer, dopo le prime due partite decisamente bruttine, tira fuori la difesa cinque, soluzione quasi blasfema per la nazionale orange ma comunque efficace. Blind tiene in costante apprensione Chiesa e D’Ambrosio (ammonito, sara’ squalificato con la Polonia), e crea al 25′ l’azione del pareggio di van de Beek.
Mentre dall’altra parte Spinazzola non trova quasi mai lo spazio, sbarrato da Wijnaldum e dall’atalantino Hateboer. E dopo una ventina di minuti salgono in cattedra i due de Jong, con Frenkie bravo a gestire il pallone e Luuk che in area due volta va vicino al gol di testa. La ripresa e’ una collezione di azioni disordinate, con l’Olanda che crea tre pericoli in pochi minuti, incluso un tiro di Depay deviato da Donnarumma. Immobile in contropiede tira direttamente addosso a Cillessen e i guizzi di Kean non bastano all’Italia per trovare la vittoria. Covid permettendo, per Mancini prossimo appuntamento con gli azzurri a novembre per il test contro l’Estonia e le due sfide decisive di Nations League, con Polonia e Bosnia.
Sospendere gli sfratti durante il Giubileo, a partire da quelli per ‘morosità incolpevole’ ossia legati alle difficoltà nel pagare l’affitto. A lanciare la moratoria per l’Anno Santo sono la Caritas di Roma e la Diocesi, nel giorno in cui è stato presentato il nuovo rapporto sulla povertà nella capitale.
“Ci piacerebbe promuovere una moratoria affinché nel Giubileo non vi siano sfratti”, ha detto il Vicario per la città, mons. Baldo Reina. Un appello subito accolto dalle istituzioni locali. “Mi farò portavoce nei confronti del governo perché penso sia giusto che nel Giubileo si vari una moratoria straordinaria sugli sfratti” ha assicurato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ricordando che era già stato fatto durante il Covid e che è necessario un “atto normativo”. Sulla stessa linea il presidente della Regione Francesco Rocca. “Sosterrò già dal prossimo Tavolo sul Giubileo questa istanza” ha detto il governatore sottolineando: “Il prefetto è un uomo di grandissimo equilibrio e attenzione sappiamo per certo che intere aree di edilizia residenziale pubblica sono in mano alla criminalità mentre ci sono persone fragili”. E in tal senso ha annunciato che sono in arrivo risorse per il sostegno all’affitto e per il contrasto alla povertà alimentare.
“Nei prossimi giorni, siamo in fase di legge di bilancio e stabilità, ci saranno misure interessanti” ha promesso Rocca. Un impegno apprezzato dal sindaco Gualtieri che ha definito l’ipotesi del contributo regionale “molto positiva”. Di diverso avviso sulla moratoria per gli sfratti il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri: “La proprietà privata non si tocca ed il proprietario di un immobile è giusto che possa agire, sempre, per garantire il suo bene – ha tuonato -. Se Gualtieri si fa garante delle occupazioni illegali, noi ci facciamo portavoce, come sempre, della tutela della proprietà privata”.
Intanto dal VII rapporto della Caritas di Roma, una lettura della città dal punto di vista dei poveri, emerge che la quota di persone a rischio di povertà nella capitale è del 12,7%. Lo scorso anno c’è stato un aumento del 21% delle persone accolte nelle tre mense sociali. Complessivamente gli ‘ospiti’ sono stati 11.124, con 322.058 pasti distribuiti in convenzione con Roma Capitale. Otto su dieci sono uomini. In crescita anche le persone che si sono rivolte ai centri di ascolto (3 quelli diocesani e 201 nelle parrocchie). Sono state accolte in tutto 13.162 persone, segnando un +12% rispetto al 2022 e superiori a quelle incontrate durante l’emergenza Covid. A chiedere aiuto continuano a essere prevalentemente le donne, il 60% del totale. A pesare, secondo la Caritas, anche il “progressivo venire meno del Reddito di cittadinanza e l’istituzione dell’Assegno di inclusione e del Supporto alla formazione, misure che solo in parte hanno sostituito i trasferimenti che ricevevano le famiglie più povere”.
“Abbiamo bisogno di metterci in ascolto” ha detto il vicario generale per la diocesi di Roma, Baldo Reina che, riguardo al recente appello del Papa ai parroci ad offrire spazi ai poveri, ha annunciato: “La settimana prossima incontreremo i superiori degli istituti religiosi e i 36 parroci prefetti per metterci all’opera”. Tra le proposte concrete per il Giubileo quella di “arrivare a 100 parrocchie che forniscono il doposcuola” ha spiegato il direttore della Caritas di Roma, Giustino Trincia, che è intervenuto anche sulla questione delle tensostrutture pensate per offrire accoglienza ai senza fissa dimora. “La polemica mi sembra un po’ campata in aria. E’ chiaro che non è soluzione ma nel frattempo queste persone stanno nelle tende. In questa fase che facciamo?” ha detto Trincia. Dal canto suo Gualtieri ha assicurato: “Le tensostrutture si faranno tutte e quattro. Si sta procedendo secondo i piani e saranno pronte per il Giubileo”.
Il segretario regionale del Psi, Michele Tarantino ha convocato una riunione insieme ai membri della direzione nazionale di Napoli(Antonio Demitry, Roberto De Masi, Pasquale Sannino e Antonella Marciano, Felice Laudadio), al consigliere regionale socialista, Andrea Volpe, Marco La Monica, Felice Iossa e Giulio Di Donato, per discutere il nuovo percorso politico del Partito Socialista Italiano in vista delle Regionali 2025. Il PSI lancia un appello a tutte le forze riformiste, ai movimenti civici e a quei cittadini “che non si sentono rappresentati dagli attuali partiti ma vogliono contribuire a costruire una proposta politica innovativa, inclusiva e concreta.
La lista socialista è pronta ad accogliere le istanze di chi desidera un Mezzogiorno più forte, coeso e protagonista di un’Italia moderna e solidale. Invitiamo tutte le realtà riformiste, associative e civiche, e i cittadini che non si riconoscono nei partiti tradizionali a unirsi alla nostra lista e al nostro progetto. Insieme possiamo costruire una Campania e un Mezzogiorno più giusti, moderni e capaci di rispondere alle sfide del futuro”. “La recente bocciatura da parte della Corte Costituzionale delle proposte di autonomia differenziata rende evidente la necessità di ripensare il regionalismo in Italia”.
Il PSI “intende aprire un dibattito serio e costruttivo su questo tema cruciale per il futuro del Mezzogiorno. A gennaio, avvieremo una grande Conferenza sul Regionalismo, coinvolgendo esperti, rappresentanti istituzionali e cittadini. Sarà un’occasione per elaborare proposte innovative che coniughino equità territoriale, efficienza amministrativa e solidarietà tra i territori, garantendo risorse e opportunità uguali per tutti”. “Guardando alle elezioni regionali del 2025, il PSI invita tutto il centro-sinistra ad avviare un dialogo aperto e costruttivo per definire un programma condiviso e ambizioso, così come indicato dal Segretario Nazionale, Enzo Maraio. È necessario rispondere insieme alle sfide della Campania, con particolare attenzione a temi come la giustizia sociale, la sanità, il lavoro, l’ambiente e il rilancio del Mezzogiorno. L’obiettivo è costruire una coalizione forte e coesa, in grado di offrire ai cittadini una visione chiara e condivisa per il futuro della Regione”, conclude la nota.
Tre universita’ e cinque ospedali ”storici” italiani compariranno sui francobolli italiani. L’emissione dedicata alle università e’ stata emessa oggi e riguarda le universita’ di Napoli, Trieste e Firenze. La serie dedicata agli ospedali comparira’ invece il 24 novembre prossimo e riguardera’ ospedali di Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze. Le vignette dei francobolli (tutti validi per la posta ordinaria) mostrano per le universita’:
-una prospettiva della facciata principale dell’Università degli Studi di Napoli” Federico II” istituita il 5 giugno 1224 dall’Imperatore del Sacro romano Impero;
-su uno sfondo che riprende i colori istituzionali del centenario dell’Università degli Studi di Trieste, una rivisitazione del logo dell’anniversario che raffigura, un’illustrazione al tratto, l’edificio centrale dell’Ateneo;
-l’ingresso del Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze che, nel 2024, celebra i 100 anni dalla sua fondazione; Per gli ospedali le vignette mostrano;
-ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze: il Loggiato di ingresso, progettato da Bernardo Buontalenti nel 1574, in cui è visibile l’affresco “Annunciazione” del XVII secolo attribuito al Pomarancio; -ospedale civile Santi Giovanni e Paolo di Venezia;
– il Portego delle Colonne della Scuola Grande di San Marco a Venezia (1485-1495);
-Ca’ granda ospedale maggiore policlinico di Milano: la Sala del Capitolo d’estate, edificata nel 1637 su progetto di Francesco Richini, che ospita l’archivio storico;
-ospedale di Santo Spirito in Sassia di Roma: le Corsie Sistine risalenti al XV secolo; -ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili di Napoli: la Farmacia storica degli Incurabili con i vasi in maiolica del 1747-1751.