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Influenza e Covid, primi picchi stagionali in Campania

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Influenza e Covid, primi picchi stagionali in Campania: settimane decisive per la prevenzione. Nel 2023 sono stati quasi 15 milioni le persone contagiate di cui oltre 1,5 milioni in Campania. A rischio le fasce di popolazione più fragili. Dalla prevalenza del sottotipo Ah1n1 (suina) del 2023 si è passati alla predominanza del virus di tipo Ah3n2, la cosiddetta australiana che si diffonde soprattutto nei bambini. Le vaccinazioni sono l’arma da imbracciare per evitare un’esplosione dei casi all’arrivo dei primi freddi attesi nei prossimi giorni. Oltre alla rete dei Medici di medicina generale in Campania sono mobilitati, per la profilassi, anche i farmacisti.

“A differenza del 2023, quando le dosi di vaccino arrivarono in ritardo, a fine dicembre, – spiega Mario Flovilla, presidente di Federfarma Campania intervenuto a Napoli in una tavola rotonda promossa da Motore Sanità incentrata sulla valorizzazione delle farmacie dei servizi come Hub vaccinale – la Regione Campania ha rispettato tutti gli accordi”. In un un mese sono già circa 50 mila la dosi di antiinfluenzale somministrate in oltre 1000 delle delle 1700 farmacie della Campania. L’accesso è diretto e anche senza prenotazione mentre quelle antiCovid richiedono invece un appuntamento.

“La farmacia è il luogo ideale per la prevenzione ed è sempre più un centro di formazione e informazione insostituibile per i cittadini – ha aggiunto Vincenzo Santagada, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Napoli e provincia – la pandemia ha dimostrato l’utilità della farmacia come hub vaccinale. Possiamo contare su una rete di 830 farmacie nell’area metropolitana di Napoli – ha aggiunto Santagada – 1.700 in Campania. Dopo 12 anni stanno per aprirsi circa 200 nuove farmacie. Numeri che danno valore alla nuova visione e ruolo che siamo chiamati a svolgere. Durante il Covid in provincia di Napoliabbiamo somministrato più di 1,5 milioni di vaccini, la provincia che ha vaccinato di più in Italia, un ruolo centrale per l’emergenza”.

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Esteri

La mappa Usa si tinge di rosso, tutti i numeri

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L’America si tinge di rosso. Donald Trump torna alla Casa Bianca con una vittoria che si profila a valanga e mette un’ipoteca sul Congresso grazie ad un successo massiccio ai quattro angoli del Paese. Ecco tutti i numeri delle presidenziali, con i dati aggiornati alle 15.30 italiane.

* VOTO POPOLARE E AFFLUENZA – Trump è il primo repubblicano a vincere il voto popolare negli ultimi vent’anni. Non accadeva dal 2004, quando George W. Bush ottenne 62.040.610 voti contro i 59.028.444 del candidato democratico John Kerry. Secondo le proiezioni a spoglio ancora in corso, l’ex presidente americano è al 51% del voto popolare con 71.342.200 voti, contro il 47,4% e i 66.249.505 di Kamala Harris. Nel 2020, i voti totali furono oltre 155 milioni, di cui 81.283.501 per Joe Biden e 74.223.975 per Trump.

* COLLEGIO ELETTORALE – Quando sono ancora da assegnare ufficialmente gli Stati in bilico di Arizona, Michigan e Nevada, il tycoon ha conquistato già 276 grandi elettori, contro i 223 di Kamala Harris.

* STATI – L’ex presidente Usa ha incassato sinora 27 Stati, contro i 18 della candidata democratica. Restano ancora da assegnare cinque Stati.

* SENATORI E DEPUTATI – Dei 100 senatori, ad ora i repubblicani ne hanno 52, contro 42 dei democratici. Mentre alla Camera i repubblicani sono avanti con 204 deputati contro i 182 democratici (la maggioranza è di 218 su un totale di 435).

* GOVERNATORI – Delle 11 gare per eleggere i nuovi governatori di altrettanti Stati Usa i repubblicani ne hanno vinte 8, i democratici 3. Il Grand Old Party si conferma in Montana con Greg Gianforte, in Utah con Spencer Cox, in Vermont con Phil Scott. E ancora la repubblicana Kelly Armstrong vince in North Dakota, Mike Kehoe in Missouri, Mike Braun in Indiana, Patrick Morrisey in West Virginia, in New Hampshire con Kelly Ayotte. I democratici invece conquistano lo Stato di Washington con Bob Ferguson, il Delaware con Matt Meyer, e il North Carolina, dove Josh Stein sconfigge il controverso attuale governatore Mark Robinson.

* REFERENDUM SULL’ABORTO – La questione dell’aborto era sulle schede elettorali in 10 Stati. Gli elettori di sei Stati americani hanno approvato misure per proteggere o espandere i diritti all’interruzione di gravidanza, mentre in Florida c’è stato un flop del referendum per il mancato quorum e resta in vigore il divieto di aborto dopo le sei settimane. L’emendamento volto a revocare il divieto quasi totale di aborto nel Missouri, dove la maggioranza degli elettori ha sostenuto Donald Trump, sembra destinato alla vittoria.

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Ben'essere

Alta cucina italiana supera prova del tempo, tante stelle longeve

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L’alta cucina in Italia sembra reggere bene la prova del tempo, e sono tante le insegne che nel celebrare i primi 70 anni della Guida Michelin Italia, ieri a Modena, hanno celebrato anniversari a due zeri della propria attività di ristorazione. “Conservare una stella Michelin non è un passo banale per un ristorante, ancor più conservare le tre stelle Michelin, il massimo riconoscimento per quelle realtà che sanno offrire emozioni uniche che meritano un viaggio ad hoc. L’Italia ha mantenuto i 13 ristoranti tristellati della scorsa selezione; tutti confermati con la novità del nuovo ristorante 3 stelle “Casa Perbellini – 12 Apostoli”, a Verona.”

A dirlo, dal palco della presentazione della guida Michelin Italia 2025, è Gwendal Poullennec, direttore Internazionale delle Guide Michelin. “E’ andata bene” hanno commentato a caldo la bella “pagella”, o meglio il rating al top, Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo, come fossero alunni indisciplinati. Ma sia durante che dopo la cerimonia alla grande emozione di Perbellini e della moglie Silvia Bernardocchi si è aggiunta quella dei tanti chef, come Gennaro Esposito, due stelle Michelin alla Torre del Saracino, che si congratula con “uno dei grandi maestri della cucina italiana che è entrato nell’èlite dei tristellati”.

E come già successo con Uliassi e Cannavacciuolo, ogni nuovo ingresso nel gotha è accompagnato da una standing ovation e dalla commozione, perchè è quasi un nodo che si scioglie veder dare il massimo riconoscimento a professionisti di lunga esperienza, nel caso di Perbellini a 60 anni, dopo 46 anni di lavoro in cucina e in pasticceria. “È stato emozionante” ha detto Alberto Santini del tristellato “Dal Pescatore” , tristellato dal 1995 , “ero un bambino quando per la prima volta sono andato con i miei al suo ristorante e ora vedo il giusto riconoscimento di una vita di lavoro. Ora il nostro compito è accogliere e mettere a proprio agio chiunque faccia l’esperienza della tavola a tre stelle, talvolta ricevuta in dono da uno smartbox scelto dagli amici”.

“La selezione 2025, con 393 ristoranti stellati rappresenta – ha sottolineato ancora Poullennec – una fotografia che conferma l’eccellenza della cucina italiana, fatta di tradizioni, contaminazioni e innovazione””. Ma quel che è emerso in questa edizione è la longevità dello stile italiano nel fare impresa nella ristorazione, spesso a conduzione familiare, e la capacità di trasmettere questa esperienza sul campo alle nuove generazioni di professionisti. Heinz Beck, ad esempio, ha celebrato con un abbraccio collettivo la conferma delle tre stelle a La Pergola a Roma e i 20 anni dalla prima assegnazione. Sempre nel Lazio il cuciniere Salvatore Tassa vanta 29 anni con la stella Michelin per le “Colline ciociare”.

E da Vico Equense, in Campania, Peppe Guida rimarca che non ha “mai dato per scontato la riconferma. Sono 18 anni che ogni anno ne gioisco”. Il recordi di longevità spetta ad “Arnaldo” a Rubiera (Reggio Emilia), ristorante in guida sin dal 1956 e con la stella dal 1959″ ha precisato Marco Do, responsabile Relazioni Michelin Italia. “Noi siamo custodi – ha detto lo chef Roberto Bottero – di una tradizione da 88 anni; io e Ramona siamo alla terza generazione. E adesso c’è già un figlio che lavora in sala. Il filo conduttore alla nostra tavola è rimanere ancorati alla nostra tradizione, con la spugnolata ad esempio e naturalmente il carrello del bollito e degli arrosti, molto apprezzato dai clienti che passano qui da generazioni. Ultimamente tanta gente ci fa i complimenti per il discorso di ritrovare i sapori che non sentiva più, da noi – conclude con orgoglio – si sentono sapori che altrove sono ormai persi”.

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Esteri

Molti militari nordcoreani uccisi in Ucraina

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Un numero significativo di soldati nordcoreani sono rimasti uccisi in combattimento in Ucraina. Lo rende noto il New York Times, come riporta l’agenzia giapponese Kyodo. Le truppe nordcoreane sono entrate in guerra al fianco della Russia contro l’Ucraina e un numero significativo è stato ucciso, ha riferito il New York Times, citando un alto funzionario di Kiev e un alto funzionario statunitense. Le truppe nordcoreane si sono scontrate per la prima volta con le forze ucraine che stanno occupando una parte della regione russa di Kursk, ha affermato il Nyt.

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