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Ambiente

Indonesia: bracconiere uccide 6 rinoceronti, condanna a 12 anni

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– Un tribunale indonesiano ha condannato ieri un bracconiere a 12 anni di carcere per aver ucciso almeno sei rinoceronti di Giava, una specie vicina all’estinzione di cui rimangono solo poche decine di esemplari. “L’imputato è stato dichiarato colpevole”, ha detto il presidente del tribunale della provincia di Banten: “ha ucciso, conservato e scambiato parti di animali selvatici protetti”. L’uomo dovrà pagare anche una multa di 100 milioni di rupie (5.600 euro). Il rinoceronte di Giava, endemico dell’isola più popolosa dell’Indonesia, è uno dei mammiferi più a rischio di estinzione al mondo: le autorità stimano che ne siano rimasti solo circa 82 in natura.

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Ambiente

Le caratteristiche dell’acqua: un fattore chiave nella produzione di idrogeno verde

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Le caratteristiche dell’acqua possono influenzare significativamente l’efficienza complessiva della fotocatalisi, con un impatto rilevante sulla quantità di idrogeno prodotta nei processi di produzione dell’idrogeno verde. Questo è il risultato di uno studio condotto dall’Istituto per i processi chimico-fisici del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Messina (Cnr-Ipcf), dall’Università di Messina e dall’Università di Zurigo, pubblicato sulla rivista Journal of the American Chemical Society.

La fotocatalisi è un processo in cui un materiale semiconduttore, come l’ossido di titanio (TiO2), viene esposto alla luce solare per attivare una reazione chimica che separa le molecole d’acqua in ossigeno e idrogeno. In questo contesto, l’acqua non è solo una materia prima passiva, ma gioca un ruolo attivo nel determinare l’efficienza della reazione.

Lo studio ha dimostrato che l’organizzazione delle molecole d’acqua a livello sub-microscopico è cruciale per l’efficienza della produzione di idrogeno. Utilizzando tecniche sperimentali avanzate e simulazioni su supercomputer, i ricercatori hanno scoperto che l’efficienza nella produzione di idrogeno dipende non solo dalle proprietà del semiconduttore, ma anche dalla disposizione delle molecole d’acqua nei primi strati adiacenti alla superficie del semiconduttore.

Implicazioni e prospettive future

Questo risultato è innovativo perché evidenzia l’importanza cruciale dell’acqua stessa nel processo di fotocatalisi. “Si tratta di un risultato innovativo perché per la prima volta si mette in luce l’importanza cruciale dell’acqua stessa nel processo, aprendo nuove strade per migliorare l’efficienza della produzione di idrogeno verde”, osserva Rosaria Verduci dell’Università di Messina.

Collaborazione interdisciplinare

Il lavoro è frutto di una collaborazione tra fisici e chimici industriali, e include contributi di Giuseppe Cassone di Cnr-Ipcf, Giovanna D’Angelo, Gabriele Centi, Siglinda Perathoner e Rosaria Verduci dell’Università di Messina, e Fabrizio Creazzo dell’Università di Zurigo.

Verso un futuro energetico sostenibile

“Questi progressi sono fondamentali per una produzione di idrogeno verde più efficiente e sostenibile, contribuendo a un futuro energetico più pulito e rispettoso dell’ambiente, in linea con la transizione verso un’economia globale a zero emissioni entro il 2050”, conclude Fabrizio Creazzo. Lo studio offre una comprensione più profonda dei processi di attivazione fotocatalitica e apre nuove prospettive nella progettazione di materiali catalitici capaci di influenzare la struttura dell’acqua a livello molecolare.

La scoperta dell’importanza delle caratteristiche dell’acqua nella fotocatalisi rappresenta un passo avanti significativo nella produzione di idrogeno verde. Questo progresso scientifico potrebbe migliorare l’efficienza dei processi di produzione, contribuendo a un futuro energetico più sostenibile e a un’economia globale a zero emissioni entro il 2050.

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Ambiente

Rimini regina del mare, poi Jesolo e San Vito Lo Capo

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Rimini, che è anche la meta più amata dai giovani, accompagnata sul podio da Jesolo e dalla new entry San Vito Lo Capo, che è anche quella considerata più green. Sono le tre regine della tradizionale classifica delle destinazioni balneari dell’estate 2024 stilata nel Panorama Turismo – Mare Italia dell’Osservatorio Italiano di Jfc.

Per quanto riguarda invece la top ten delle regioni più desiderate in testa c’è la Sardegna: ben il 17-6% degli italiani vorrebbe quest’anno consumare sull’isola la propria vacanza balneare. Segue la Puglia, destinazione preferita dal 14% dei connazionali, seguita dall’altra isola – la Sicilia – indicata dall’11-2%. Dopo queste tre prime posizioni si colloca un’altra regione del sud, la Calabria con l’8% delle preferenze. Poi, a seguire, la Toscana con il 7-4% e l’Emilia Romagna con il 6-6% delle preferenze. Tornando alla classifica generale delle mete dell’estate: Rimini appunto si è piazzata in prima posizione grazie a un punteggio complessivo di 2.987 voti seguita dalla veneta Jesolo con 2.961 voti e dalla siciliana San Vito Lo Capo con 2.906 punti.

Al quarto la posto un’altra perla della riviera romagnola, Riccione che con 2.808 punti che conferma la posizione dello scorso anno. Rappresenta una conferma anche la sarda Alghero quinta a 2.520 punti. Subito dopo la toscana Forte dei Marmi che con 2.367 punti conquista una posizione in classifica. A differenza di Cervia-Milano Marittima che perde quattro posizioni con i suoi 2.224 voti. Si passa poi all’ottava posizione della new entry Tropea (1.983 punti), seguita dalla pugliese Gallipoli con 1.836 punti e tre posizioni perse rispetto alla classifica dello scorso anno. A seguire la sarda Villasimius (1.770 punti e ben cinque posizioni perse). Jfc ha stilato anche delle classifiche tematiche.

Tra le destinazioni balneari che vengono indicate dagli Italiani come quelle più “rilassanti e tranquille” c’è molta Sardegna: ai vertici Orosei con 1.111 punti (lo scorso anno non era tra le prime venti posizioni), seguita da Villasimius con 1.021 punti, anch’essa new entry dell’estate 2024, mentre al terzo posto si posiziona Budoni, che mantiene la stessa posizione dello scorso anno con 987 punti. Per quanto riguarda quelle più “green”, dove vi è un’accentuata sensibilità ambientale, al primo posto la siciliana San Vito Lo Capo con un punteggio pari a 1.112 punti (13 posizioni conquistate rispetto allo scorso anno, seguita da Alghero con 1.102 punti (due posizioni conquistate) e dalla new entry Pula con 956 punti.

Regina della top ten delle destinazioni balneari che vengono considerate dagli italiani come quella in grado di rispondere in maniera ottimale alle “esigenze delle famiglie” con bambini, al primo posto si colloca Rimini con 898 punti (mantenendo la leadership degli ultimi anni), seguita al secondo posto da Cattolica con 856 punti (stessa posizione dello scorso anno) e in terza posizione da Alba Adriatica con 807 punti – che migliora la propria posizione di otto posti rispetto allo scorso anno. Rimini torna in vetta nella classifica delle destinazioni balneari considerata più divertenti per le giovani generazioni. Le prime tre posizioni sono tutte in linea con la classifica dello scorso anno: al primo posto Rimini in testa con un punteggio pari a 1.178 punti, seguita a distanza da Riccione con 854 punti, e in terza posizione dalla pugliese Gallipoli con 833 punti.

Infine la top ten delle destinazioni balneare più di tendenze e alla moda è capitanata da Gallipoli con 1.003 punti (era seconda lo scorso anno), seguita a breve distanza da Porto Cervo con 989 punti e Riccione (con 978 punti).c

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Etna, intensa attività stromboliana e due colate da Voragine

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Si è notevolmente intensificata, dalla tarda mattina di oggi, l’attività stromboliana iniziata la notte tra il 13 e il 14 giugno scorsi dal cratere Voragine dell’Etna, che si era lentamente accentuata nei giorni successivi. E’ quanto emerge dall’analisi delle immagini delle telecamere della rete di sorveglianza fatta da esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. In base al modello previsionale, la simulazione dell’eventuale dispersione del plume vulcanico indica una direzione Sud-Est. L’attività eruttiva dell’Etna è accompagnata da due flussi lavici, iniziati nei giorni precedenti, prodotti da due bocche poste rispettivamente sul fianco Sud orientale e su quello Nord occidentale del cono di scorie all’interno del cratere.

L’andamento dell’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato negli ultimi giorni un continuo incremento che si è ulteriormente accentuato a partire dalle 14:20 circa e, attualmente, i valori si collocano su un livello molto alto. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato poco a Est del cratere Voragine a circa 2.800 metri sul livello del mare. Anche la frequenza di accadimento e l’ampiezza degli eventi infrasonici hanno mostrato un ulteriore incremento rispetto a quanto osservato nei giorni precedenti e risultano localizzati al cratere Voragine. Dall’analisi dei dati delle reti di deformazione del suolo, non si evidenziano variazioni significative alle stazioni Gnss ad alta frequenza e alle stazioni clinometriche. L’attuale fase eruttiva dell’Etna non impatta, al momento, con l’operatività dell’aeroporto internazionale di Catania.

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