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Cronache

Indagine Spes della Regione Campania, l’oncologo Giordano: meglio tardi che mai

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“Prendiamo atto con soddisfazione che il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca abbia voluto evidenziare i risultati dell’indagine Spes, richiamando i dati degli inquinanti presenti nell’aria e nell’acqua dei territori campani. E’ opportuno precisare che, sin dal 16 dicembre 2019, veniva presentato alla Camera dei Deputati, alla presenza del vice Ministro Sileri, il progetto Veritas, studio epidemiologico indipendente, coordinato dal professor Giordano, da cui emergevano alterazioni dei livelli ematici di metalli pesanti ed inquinanti organici persistenti su un gruppo di pazienti oncologici residenti in Campania, pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale di medicina “Journal Cellular Physiology”. E’ quanto sottolinea l’oncologo Antonio Giordano, presidente dello Sbarro Health Research Organization con sede in Philadelphia (Usa), attraverso una nota del suo legale Giovanni Siniscalchi. “Purtroppo tale studio – si ricorda nel comunicato – fu oggetto di pesanti ed ingiustificati attacchi pubblici da parte dei vertici regionali e dell’istituto zooprofilattico di Portici. Il professore Antonio Giordano, proseguendo il proficuo lavoro svolto negli anni da suo padre professor Giovan Giacomo Giordano, affronta da tempo questi delicati problemi come dimostrano le pubblicazioni “Campania terra di veleni”, “Monnezza di Stato”. Da alcuni mesi Giordano, assieme all’avvocato Giovanni Siniscalchi e ad altri esperti, coordina un gruppo di lavoro al Ministero della Salute, finalizzato a proporre e promuovere interventi di carattere sanitario in ambito ambientale con particolare riferimento al ciclo di alimentazione umana ed animale, all’antibiotico resistenza, al carico di rifiuti nel sistema ambientale, all’inquinamento delle acque, dei cibi, del suolo e dell’aria. “Ed infatti – prosegue il professore – l’impatto che l’inquinamento ambientale e le sostanze tossiche (diossine, Pcb, metalli pesanti, pesticidi ,ecc) possono avere sulla salute dell’uomo sono devastanti, poiche’ agiscono sui meccanismi che regolano l’espressione del Dna fin dal grembo materno (epigenetica) o come “interferenti endocrini”, cosi’ favorendo la comparsa non solo di tumori ma anche di aborti, malformazioni, allergie, obesita’, diabete, malattie neurovegetative (autismo, alzheimer), malattie cardiovascolari”. “A questo punto – conclude la nota – ci chiediamo: 1) chi risarcira’ i parenti delle vittime per le morti anche di bambini o per i molteplici danni epigenetici arrecati a migliaia di inconsapevoli cittadini campani? 2) Quale ruolo hanno svolto i rappresentanti politici nazionali e locali nel corso di questi lunghi anni di battaglie spesso inascoltate? E’ il caso ora di agire senza indugi: meglio tardi che mai”.

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Cronache

Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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