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Cronache

Inchiesta Venezia, assessore Boraso resta in carcere

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Il Tribunale del Riesame tiene la linea dura nell’inchiesta sulla presunta corruzione al Comune di Venezia. Resta in carcere il principale indagato, l’ex assessore alla mobilità Renato Boraso, che si è visto rigettare l’istanza di remissione in libertà, o concessione dei domiciliari, che il suo legale, Umberto Pauro, aveva motivate con la ragione che le dimissioni del politico dalla giunta di Ca’ Farsetti avrebbero fatto venir meno l’asserito rischio di reiterazione del reato. Dei cinque indagati sui sette che avevano inizialmente presentato ricorso – Francesco e Carlotta Gislon hanno rinunciato – solo due hanno messo a segno un punto a loro favore al termine dell’udienza presieduta dal giudice Lea Acampora (relatore Nicole Scarlato).

Ha ottenuto la scarcerazione, finendo ai domiciliari, in una casa a Mira (Venezia) l’imprenditore Fabrizio Ormenese, che per la Procura sarebbe stato ‘in affari’ con Boraso, mentre ha riavuto la libertà la funzionaria della Ive, la società immobiliare controllata dal Comune, Alessandra Bolognin. Istanze di revisione rigettate, e conferma dei domiciliari, per gli imprenditori Matteo Volpato, di Mestre, e Marco Rossini, di Mogliano Veneto. Nel corso dell’udienza, durata quattro ore, la pm Baccaglini ha depositato anche nuove carte dell’inchiesta; tra queste, il documento integrale di un colloquio intercettato tra Boraso e Ormenese durante un loro incontro nella sede dell’Ive. I difensori di tutti avevano contestato le accuse nel merito, negando che gli indagati avessero ricevuto mazzette, e sostenendo che l’inchiesta non avrebbe ancora chiarito a che titolo sarebbero state chieste o versate le somme che i sostituti Federica Baccaglini e Roberto Terzo configurano come corruzione.

Gli avvocati di Boraso, Umberto Pauro, e Ormenese, Simone Zancan, avevano contestato inoltre la validità delle intercettazioni sui cellulari con il malware trojan, che a loro avviso non potrebbero essere utilizzati tra il materiale captato dagli inquirenti. Quattro ore di confronto che hanno convinto i giudici del Riesame nell’accordare attenuazioni delle misure solo per Ormenese e Bolognin, non per gli altri. Le motivazioni saranno depositate a metà settembre. Domani, intanto, vi sarà un altro passaggio politico importante, con il consiglio comunale straordinario, a Mestre, al quale prenderà parte il sindaco Luigi Brugnaro, deciso a non mollare nonostante l’iscrizione nel registro degli indagati.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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