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Cronache

Inchiesta per molestie sessuali alla Scuola Ispettori della Guardia di Finanza, ufficiale indagato

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Nella Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza a L’Aquila è scoppiata una bufera mediatica e legale a seguito di un’inchiesta per presunte molestie sessuali. La vicenda, iniziata come un passaparola non tracciabile conosciuto in gergo come «Radio Scarpa», si è diffusa rapidamente tra gli allievi e il personale della caserma, raggiungendo presto anche le chat interne.

Un ufficiale della Guardia di Finanza è stato accusato di aver molestato una giovane allieva al primo anno di corso, convocandola più volte nel suo ufficio per incontri riservati. La denuncia presentata dalla ragazza ha portato al trasferimento immediato del capitano incriminato in un’altra città, mentre la Procura militare e quella di L’Aquila hanno avviato le indagini.

Attualmente, l’ufficiale è iscritto nel registro degli indagati, e potranno essere presi provvedimenti più severi nei suoi confronti se emergeranno ulteriori prove o se sarà rinviato a giudizio. Nel frattempo, tre suoi colleghi, pur non essendo indagati, sono stati destinati ad altri incarichi a causa delle accuse di aver coperto le presunte molestie. Le chat su WhatsApp utilizzate dagli allievi e dal personale della scuola hanno rivelato che questi ufficiali erano a conoscenza dei fatti.

Vista la gravità delle accuse, il Comando generale della Guardia di Finanza ha disposto non solo il trasferimento del capitano indagato, ma anche quello dei tre ufficiali che potrebbero affrontare ulteriori provvedimenti disciplinari. La situazione ha causato notevole imbarazzo all’interno della Scuola ispettori, considerata uno dei fiori all’occhiello della Guardia di Finanza e simbolo del capoluogo abruzzese.

La vicenda è stata trattata con il massimo riserbo, ma ha comunque scosso profondamente l’ambiente della scuola. Lo stadio Gran Sasso, che ha ospitato la Partita del Cuore con la partecipazione di centinaia di allievi finanzieri in divisa, è stato uno scenario dove la tensione era palpabile.

Le indagini sono ancora all’inizio e vengono seguite dalla Procura militare di Roma, con la collaborazione di un altro nucleo investigativo. Gli investigatori hanno acquisito gli smartphone contenenti le chat incriminate, che potrebbero fornire ulteriori dettagli sugli episodi e sull’intera vicenda. L’ufficiale accusato e le altre persone coinvolte potrebbero essere interrogati nei prossimi giorni per chiarire meglio i fatti.

La Guardia di Finanza è determinata a fare luce su questa vicenda per garantire giustizia alla giovane vittima e ripristinare l’integrità della propria istituzione.

Questa inchiesta rappresenta un momento critico per la Guardia di Finanza, che deve affrontare non solo le accuse di molestie, ma anche le dinamiche interne di copertura e omertà che sono emerse. La risoluzione di questa vicenda sarà fondamentale per ristabilire la fiducia nell’istituzione e assicurare un ambiente sicuro e rispettoso per tutti gli allievi e il personale.

E’ sempre il caso di ricordare a chi ci legge che siamo nel campo delle indagini preliminari e che chiunque è da considerarsi innocente sino a sentenza definitiva perchè nel nostro Paese vige il principio di innocenza e non quello di colpevolezza. La colpevolezza la accertano i giudici e una sentenza è definitiva quando viene pronunciata in ultima istanza dalla Cassazione.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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