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Cronache

Impedimento medico, da stop fisico a mentale: ecco quando il Papa lascerà

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La definizione di ‘impedimento medico’, utilizzata da Papa Francesco per indicare la condizione nella quale darebbe corso alle dimissioni e alla rinuncia al suo mandato pastorale, può essere molto larga, includendo impedimenti di natura fisico-motoria e impedimenti di tipo neurologico.

A sottolinearlo è il presidente della Federazione degli ordini dei medici (Fnom), Filippo Anelli. Ma “se si correla questa indicazione data dal Papa con quanto da egli stesso specificato nell’intervista al quotidiano spagnolo Abc, riferendosi alla sua disabilità attuale, e cioè che ‘non si governa con il ginocchio ma con la testa’ – precisa Anelli – credo che il pontefice intenda riferirsi piuttosto ad un impedimento che possa compromettere la sua capacità decisionale”.

“Sottolineando che non si governa con il ginocchio ma con la testa, credo che l’intenzione del pontefice sia stata quella di indicare che finchè è in grado di prendere decisioni autonomamente non ci sarà sostanzialmente un impedimento. Probabilmente, dunque – afferma Anelli – per ‘impedimento’ il Papa intende una sua incapacità di intendere e volere, e quindi tutte quelle patologie che possono determinare una situazione di questo tipo”. E queste patologie possono essere tante: “Ad esempio – rileva – la conseguenza di fatti acuti come un ictus, che realmente può compromettere la capacità cognitiva e decisionale.

Oppure si può trattare di patologie croniche come la demenza, tuttavia non vedo questa eventualità come riferibile al Papa, che nella sua capacità di ragionamento mi pare eccellente. Quindi escluderei che possa riferirsi alla demenza, ma piuttosto a patologie di carattere acuto che possono effettivamente compromettere la capacità decisionale”. D’altronde, commenta, “ci sono ad esempio tanti medici disabili che svolgono la funzione di medico e questo significa che il vero impedimento, al quale penso che il Papa faccia riferimento, rimane quello dell’incapacità di intendere e volere”.

C’è poi un’altra categoria che è l’impedimento fisico ed a muoversi, che determinerebbe una limitazione oggettiva nell’azione pastorale. Ciò potrebbe essere provocato, prosegue il presidente Fnom, ad esempio da eventi come una paresi o uno scompenso cardiaco: “In questi casi non si tratterebbe di impedimenti veri e propri allo svolgimento della missione pastorale, perchè comunque si mantiene la capacità decisionale, ma sicuramente l’attività pastorale sarebbe ridotta e fortemente compromessa dalla disabilità che dovesse presentarsi”.

Si tratterebbe cioè di impedimenti nella capacità di muoversi e di agire, una riduzione di capacità e autonomia che, argomenta Anelli, “ha pesato, ad esempio, nella decisione di ritirarsi di Papa Benedetto XVI, che ha deciso sulla base di questo tipo di impedimento dal momento che continua ad avere un’ottima capacità cognitiva, ma ha lasciato perchè, in altre parole, il suo corpo non ce la faceva più”. In questo caso, cioè, “la disabilità fisica è diventata ‘l’impedimento’. Nel caso di Papa Francesco però – conclude Anelli – ritengo che con tale termine intendesse tutt’altro”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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