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Cronache

Ilaria Cucchi: abbiamo venduto la casa di Stefano, spese diventate insostenibili

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La casa di Stefano Cucchi a Morena, quartiere nell’estrema periferia a sud-est di Roma, è stata venduta. Si tratta dell’abitazione che i genitori del geometra romano, morto il 22 ottobre 2009 a sei giorni dall’arresto, gli comprarono per aiutarlo a conquistarsi un’autonomia e a rifarsi una vita. Ora quell’abitazione, finita anche nelle carte processuali, appartiene ad una giovane coppia. “Ci hanno detto che erano fieri di aver comprato la casa di Stefano Cucchi, erano emozionati. Stefano non era certo un eroe. Era un essere umano. Era mio fratello. Ora il suo nome significa qualcosa di importante”, afferma la sorella Ilaria. E’ lei, figura centrale nella battaglia per ottenere giustizia nel caso Cucchi, a raccontare la storia della casa di Morena: “I miei genitori l’avevano comprata per Stefano. Era nel programma consigliato dagli operatori del Ceis”, il centro di Don Picchi contro le dipendenze frequentato da Cucchi. “A loro lui aveva scritto la notte del 21 ottobre 2009. Poche ore prima di morire. Aveva raccolto tutte le sue ultime energie per chiedere loro aiuto”, ricorda la sorella postando sui social la foto della missiva indirizzata a un tale Francesco, “i cui caratteri esprimono drammaticamente il suo dolore ma anche la sua disperata voglia di vivere nonostante le gravissime lesioni infertegli dopo il suo arresto”. Il motivo della vendita Ilaria Cucchi lo spiega senza mezzi termini: “Non riuscivamo piu’ a far fronte alle spese. Questi 11 anni li abbiamo pagati cari, io e mio padre abbiamo perso il lavoro, lui si e’ anche ammalato come mia madre. E’ stato un duro colpo, vendere la casa e’ stato come lasciarlo andare. Il dolore non si ferma”. “Mamma e papa’ hanno continuato a pagarne il mutuo fino a che hanno potuto. Per fare questo sono rimasti indietro con le rate di casa loro. Non era possibile andare avanti oltre ed allora ho deciso di vendere la casa”, scrive Ilaria su Facebook. Si tratta della stessa abitazione in cui la famiglia trovo’ della droga: “Mio padre e’ una persona talmente per bene e onesta che a pochi giorni dalla morte di Stefano ha denunciato suo figlio per aver trovato un quantitativo di droga nella sua abitazione di Morena. Questa e’ la nostra famiglia”, rivendicava Ilaria nel 2019. Oggi lei stessa confessa: “Non amavo, quella casa, perche’ era il teatro del nostro fallimento. E poi, quando vi sono entrata dopo la sua morte, vi ho visto, appesa sulla parete e ben visibile, una grande fotografia con il mio volto. Quattro giorni fa l’abbiamo venduta. Un momento tanto triste. Non puo’ essere una consolazione ma mi rasserena il fatto che la sua casa appartenga a due giovani che quel significato sanno cogliere”.

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Tentano di spacciare euro falsi, Carabinieri denunciano quattro ragazzi

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Hanno provato a spendere banconote false, un po’ come nel film “La banda degli onesti”, ma rispetto agli attempati interpreti della pellicola del 1956 Totò, Peppino De Filippo e Giacomo Furia, erano molto più giovani e alla fine sono stati anche scoperti e denunciati. È accaduto a San Felice a Cancello, nel Casertano, dove quattro ragazzi, tre minori di 16 e 17 anni e un 24enne sono stati bloccati mentre provavano a spendere banconote da 50 euro che erano vistosamente false. Più negozianti, che si erano rifiutati di accettare le banconote contraffatte, hanno chiamato i carabinieri, che si sono messi sulle tracce dei truffatori; questi ultimi, di fronte ai sospetti e ai rifiuti degli esercenti, non hanno desistito, passando da un negozio all’altro, fin quando non sono stati fermati a bordo della loro Panda in piazza Castra Marcelli. I carabinieri hanno perquisito i quattro, trovando e sequestrando loro sei banconote false da 50 euro e un’ulteriore somma di 720 euro formata da banconote di vario taglio ma non contraffatte, guadagnate probabilmente mediante lo spaccio di altri euro falsificati. I quattro ragazzi sono stati denunciati per il reato di spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate.

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Cronache

Scontro tra auto, muore bimbo di 8 anni gravissimo fratello di 4

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Un bambino di 8 anni è morto nello scontro tra due auto su una strada vicino al cimitero di Oleggio (NOVARA), il fratello di 4 anni è stato portato in ospedale di NOVARA in codice rosso. Ferita anche la nonna due bambini, che era alla guida: è stata portata in codice giallo all’ospedale di Borgomanero (NOVARA. Lievi ferite per le due persone a bordo dell’altra auto.

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Cronache

Maltempo sull’Italia: pioggia, neve, vento a 150 km e onde di 8 metri

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Il freddo con il termometro sceso sotto lo zero, la neve e le raffiche di vento che hanno raggiunto i 150 chilometri all’ora e causato mareggiate con onde alte 8 metri stanno sferzando buona parte dell’Italia nelle ultime ore. Ma non durerà ancora molto, nel fine settimana infatti è atteso un miglioramento. Nelle province toscane è stata una notte di interventi quella appena trascorsa, con raffiche di Libeccio fino a 150km/h sui crinali dell’Appennino Tosco-Emiliano e fino a 63 nodi sulla costa livornese, e onde a Gorgona di 8 metri e di 6 all’Elba. Strade allagate a causa della pioggia nel Pistoiese, tra le aree più colpite e dove si sono registrati anche black out. Tanti gli interventi per alberi e rami caduti a causa del vento che ha scoperchiato anche due stabili in provincia di Lucca, a Montecarlo e Borgo a Mozzano, con 22 evacuati.

Stop per il vento ai traghetti per l’Elba e Capraia, rallentata in generale l’operatività del porto di Livorno. Stop anche alla linea ferroviaria Faentina per circa due ore stamani dalle 6 alle 8.15 per rami caduti in prossimità dei binari. Intanto “i tecnici Enel stanno intervenendo per risolvere le circa 3.000 utenze senza corrente tra Massa Carrara, Lucca, Prato, Pistoia, Firenze e Livorno, oltre agli interventi in corso per cadute di alberi e allagamenti localizzati” scrive sui social il governatore toscano Eugenio Giani.

Il maltempo rende anche oggi molto difficili i collegamenti marittimi nel golfo di Napoli dove, da stanotte, soffia un vento forte di Ponente. Fermi dunque nei porti tutti gli aliscafi e cancellate le relative corse programmate da Napoli Molo Beverello da e per i porti di Forio, Casamicciola, Ischia Porto e Procida così come quelli da Pozzuoli per Procida. Le due isole restano attualmente collegate solo da pochi collegamenti operati coi traghetti. L’Alto Adige questa mattina si è svegliato imbiancato. In val Ridanna sono caduti 20 centimetri di neve, nelle altri valli (da Resia fino in Pusteria) tra i 10 e i 15 centimetri. Una ‘spolverata’ di neve, inconsueta per questo periodo della stagione, è arrivata anche a Bolzano.

La neve è arrivata anche su buona parte della Lombardia e ha coinvolto anche a basse quote le province di Sondrio, Varese, Lecco, Como, Milano, Brescia e Bergamo. A Milano città, dopo il nevischio di ieri sera, oggi spende il sole. In Valtellina e Valchiavenna sono scesi tra i 15 e i 25 centimetri di neve. Tutti innevati e percorribili in auto solo con le catene montate i passi alpini rimasti aperti. Anche in Valchiavenna oggi è tornato il bel tempo ma c’è già un’allerta gialla della Protezione civile per vento forte. Danni e disagi nella notte a causa del vento che ha soffiato forte nelle Marche, causando in particolare la caduta di alberi su strade e problemi a linee elettriche.

Nottata di burrasca sulla costa spezzina con venti oltre i 100 km/h che hanno obbligato i Vigili del Fuoco a un superlavoro per gestire crolli di piante, tetti scoperchiati e cornicioni pericolanti oltre a un container finito in mare. Il forte peggioramento delle condizioni meteo a Taranto, che dalle prime ore della giornata è sferzata da violente raffiche di vento superiori ai 60 km/h ha indotto il sindaco, Rinaldo Melucci, a firmare un’ordinanza per la chiusura immediata di giardini, parchi e cimiteri, a rinviare le iniziative per il Natale e ad attivare il Centro Operativo Comunale, l’organo di gestione delle emergenze. L’accensione delle luminarie e l’inaugurazione della pista di pattinaggio sul ghiaccio sono state rinviate a domani.

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