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Cronache

Il processo a Giovanni Toti inizierà il 5 novembre

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Giovanni Toti è stato rinviato a giudizio. La giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha accolto la richiesta di giudizio immediato della procura per l’ex presidente della Regione Liguria e anche per l’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini e l’imprenditore portuale Aldo Spinelli. Quest’ultimo libero dopo 90 giorni ma con una interdittiva di un anno. Il processo inizierà il 5 novembre. Una data a cavallo tra le elezioni: la Regione e la Corte d’appello hanno trovato un accordo indicando il 27 e 28 ottobre, ma si aspetta il via libera del Governo che potrebbe invece optare per un election day il 17 e lunedì 18 novembre quando alle urne andranno l’Emilia Romagna e l’Umbria.

A Toti vengono contestati la corruzione e il finanziamento illecito mentre a Signorini e Spinelli la sola corruzione. Il collegio giudicante (composto dai giudici Roberto Cascini, Riccardo Crucioli e Valentina Vinelli) è stato assegnato automaticamente in base a una tabella stabilita con un sistema informatico. Nel decreto che dispone il giudizio la giudice spiega che “la prova di responsabilità degli indagati appare evidente” sulla base delle informative allegate dalla guardia di finanza, coordinata dai pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde, le decine di intercettazioni e le testimonianze di 35 persone. Tra le ultime persone sentite dagli investigatori anche Simonetta Cenci, architetto ed ex assessore comunale all’Urbanistica.

Le difese avranno tempo fino al 15 settembre per decidere se scegliere un rito alternativo come l’abbreviato o il patteggiamento, o il rito ordinario. I legali di Toti e Spinelli (gli avvocati Stefano Savi, Andrea Vernazza e Sandro Vaccaro) hanno già detto di volere il rito ordinario mentre i difensori di Signorini (i legali Enrico e Mario Scopesi) starebbero valutando l’ipotesi di un rito alternativo. Le accuse per cui i tre vanno a processo riguardano la pratica di spiaggia di Punta dell’Olmo, che Spinelli voleva fare diventare da pubblica a privata, le pubblicità elettorali pagate da Esselunga in cambio della velocizzazione delle pratiche per l’apertura di nuovi supermercati. E poi, le pressioni per il rinnovo della concessione di 30 anni del Terminale Rinfuse, il tombamento di Calata Bettolo. Favori e pratiche ripagate, secondo l’accusa, con soldi al Comitato di Giovanni Toti e soggiorni e regali di lusso per Signorini. “Pratiche per l’interesse pubblico – ha sempre sostenuto Toti – con pagamenti tutti tracciati”. Nel frattempo torna libero, dopo tre mesi passati agli arresti domiciliari, l’imprenditore portuale Aldo Spinelli.

“Finalmente la buona notizia è arrivata. I nostri avvocati chiariranno tutto quello che avete scritto e detto”, il suo primo commento. Il gip ha però disposto l’interdittiva per Spinelli senior per 12 mesi. C’è la possibilità “tutt’altro che astratta che continui a occuparsi degli interessi imprenditoriali, mettendo in opera nuovamente il meccanismo corruttivo ben collaudato e sistematico”. Per questo i pm avevano dato il via libera alla libertà ma vincolata al divieto di occuparsi delle aziende: il loro parere favorevole infatti è arrivato dopo che Spinelli aveva ceduto, tramite donazione, l’usufrutto delle sue quote di maggioranza della holding al figlio Roberto (anche lui indagato e sottoposto a interdittiva) mentre a capo della Spininvest è andato l’ex numero due del Csm David Ermini che, per aver assunto questa carica, si è dimesso dalla direzione del Pd.

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Cronache

Strage in famiglia: 17enne rivede i nonni in carcere

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A distanza di poco più di due settimane dalla strage di Paderno Dugnano, nel Milanese, avvenuta nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre, il 17enne, che ha ucciso a coltellate padre, madre e fratello di 12 anni, oggi ha incontrato nel carcere minorile Beccaria i nonni. Nonni che da giorni avevano chiesto di vederlo perché, comunque, malgrado ciò che è successo e che resta senza una vera spiegazione, hanno deciso di non abbandonare il nipote e di “sostenerlo”. Cinque giorni fa il Tribunale per i minorenni di Milano aveva autorizzato, su richiesta della difesa, il colloquio, dopo che sia il 17enne che i nonni, così come gli altri familiari, avevano manifestato la loro disponibilità. I nonni, ma allo stesso modo gli zii del ragazzo, hanno più volte ripetuto, infatti, che vogliono rimanergli vicino e vogliono aiutarlo nel suo percorso giudiziario. E oggi si è trattato ovviamente, da quanto si è saputo, di un incontro toccante, fatto di lacrime, parole e silenzi.

“Volevo proprio cancellare tutta la mia vita di prima”, aveva messo a verbale, interrogato, il ragazzo parlando di un suo “malessere” che durava da tempo, ma che si era acuito in estate, e dicendo di sentirsi “estraneo” rispetto al mondo. E aveva spiegato, però, che non ce l’aveva con la sua famiglia nello specifico e non aveva, dunque, fornito un movente preciso per la strage. La difesa, con legale Amedeo Rizza, intanto, punta su una consulenza psichiatrica affidata ad un esperto per una successiva richiesta di perizia, affinché venga accertato se al momento dei fatti il giovane avesse o meno un vizio di mente. Per la difesa, inoltre, non può reggere nel procedimento l’aggravante della premeditazione, contestata, invece, dalla procuratrice facente funzione per i minori di Milano, Sabrina Ditaranto, e dalla pm Elisa Salatino nell’accusa di triplice omicidio. Aggravante riconosciuta dalla gip Laura Pietrasanta nella misura cautelare.

Il ragazzo, dopo l’incontro con i nonni di oggi, è stato poi trasferito, da quanto si è saputo, dal carcere minorile Beccaria di Milano a quello di Firenze.

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Maltempo: temporali e forti venti, allerta gialla in 10 regioni

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Una vasta perturbazione, attualmente centrata sull’area balcanica, determinerà un graduale inasprimento delle condizioni di maltempo sull’Italia, con precipitazioni sparse sul territorio, specie settori adriatici, più diffuse e persistenti su Emilia-Romagna e Marche. Inoltre, la formazione di un’aera di bassa pressione sul basso Tirreno genererà una intensificazione dei venti nord-orientali sui settori adriatici centro-settentrionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna e Marche, dalla mattinata, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Abruzzo e Molise, specie settori costieri, e su Campania, Puglia e Basilicata. Tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, dal primo mattino di domani, venti da forti a burrasca nord-orientali, su Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche, specie su settori costieri e appenninici, con mareggiate sulle coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani allerta gialla su parte di Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, sugli interi territori di Molise, Basilicata e Puglia, su parte di Campania e Sardegna.

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Auto contro scooter, omicidio volontario dopo una lite

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Un incontro, questa volta casuale. Gli animi che si scaldano, ancora, per quella relazione sentimentale con sua sorella che proprio non gli andava giù. Il finestrino della sua auto frantumato con un martelletto, la rabbia che monta e l’inseguimento dello scooter a bordo del quale viaggiavano i due rivali. Infine la tragedia provocata da una collisione, a quanto pare voluta, che trasforma un diciannovenne nell’assassino di un ventenne. E’ il drammatico epilogo di una lite che andava avanti da qualche mese, caratterizzata anche da altri episodi su cui adesso si sta cercando di fare luce, la morte di Corrado Finale, speronato mentre era in fuga su uno scooter con un altro giovane che, per fortuna, è rimasto solo ferito. Contrariamente a quanto si era pensato in un primo momento non si è trattato di un incidente, uno dei tanti che funestano i weekend, ma di un atto voluto, deliberato, finalizzato a punire quei giovani suoi rivali.

E così ha trasformato la Fiat 500 in un ariete, facendo carambolare a terra i ragazzi che prima finiscono con lo scooter contro un palo e poi su una fioriera. Le condizioni di Corrado, disarcionato dal Beverly, sono sembrate subito molto gravi. E, purtroppo, il suo decesso è sopraggiunto poco dopo, per le gravi ferite riportate. Sarà l’esame autoptico disposto dalla Procura di Napoli Nord, a fornire l’esatta causa della morte. L’altro centauro, il ragazzino protagonista dell’osteggiata liaison amorosa, invece se l’è cavata: la sua prognosi è di 30 giorni, ma è vivo. E’ stato proprio lui a raccontare ai carabinieri la dinamica dell’accaduto (peraltro confermata dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite dagli investigatori), insieme con il movente: una relazione sentimentale contrastata con la sorella del 19enne fermato il quale, dopo l’incidente, si è allontanato senza prestare soccorso alcuno.

Solo successivamente si è consegnato in caserma accompagnato dall’avvocato. Ieri, l’investitore, che viaggiava su una Fiat 500, al termine dell’interrogatorio è stato sottoposto a fermo, non per omicidio stradale, come sembrava logico in un primo momento, ma per i ben più gravi reati di omicidio volontario e tentato omicidio. Nell’auto c’era anche la sorella la quale ha confermato la lite che da mesi andava avanti tra il fratello e il fidanzatino. In caserma, davanti al pm, sono stati convocati e ascoltati anche alcuni parenti del sopravvissuto. Uno ha fatto riferimento a un grave episodio risalente a qualche settimana fa, quando è stata lanciata una bottiglia incendiaria contro il portone della sua abitazione. Un episodio inquietante ma non denunciato. Secondo questa persona sarebbe stato proprio quel giovane fermato l’autore del gesto intimidatorio, ma lui, che ha reso dichiarazioni parzialmente confessorie, ha smentito di avere compiuto quell’attentato. Sequestrati per le perizie la vettura, il parafango bianco di una Fiat 500 trovato su via del Mare, teatro dell’incidente, e lo scooter sul quale viaggiava la vittima.

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